Tratta dall'album Nelson (2010), l'undicesima canzone dell'album:
CITAZIONE
Sotto la luna bruna Sotto la luna, sotto la luna bruna... Luna velata, affumicata... Sotto la luna, sotto la luna bruna... Come un merluzzo di Shanghai!
Sotto la luna, sotto la luna bruna... Luna accaldata, luna sudata... Sotto la luna, sotto la luna bruna... Come un veliero di Shanghai!
Sotto la luna, sotto la luna bruna... Luna gelata, sofisticata... Sotto la luna, sotto la luna bruna... Come un merluzzo di Shanghai!
Ahhahahah ma questo è uno sgangherato blues! Ottimo! Grande Conte!
Tratta dall'album Psiche (2008), la quindicesima e ultima canzone dell'album:
CITAZIONE
Berlino Piove a Berlino una pioggia spagnola e sulle scarpe nuove di pioggia e pensieri incantati, affascinanti prove di sogno e di luce, deliranti, esilaranti, vuoti e deliranti, sì...
E piove sul Buddha di giada che sorride e sorride in pace, la piramide d'avorio che s'inonderà di luce. Da un gesto randagio una carezza scende adagio...
Questa è molto molto jazz. Il testo però non mi convince molto, mi pare che si faccia il verso da solo.
Tratta dall'album Elegia (2004), la tredicesima e ultima canzone dell'album:
CITAZIONE
La vecchia giacca nuova Ho comprato una giacca nuova e per la strada nessuno fa: "Guarda guarda che giacca nuova sulle spalle di quello là!". La folla anonima che rende anonimi, quasi invisibili, così cosà...
Ripropongo la giacca nuova e per la strada la gente fa: "Guarda guarda che giacca nuova, sembra la fodera di un sofà!". Basta resistere, basta ripetere, fissare un codice, così si fa!
Ho portato la giacca nuova per tanti anni e la gente fa: "Vedi vedi che giacca nuova, forse è uno del varietà". Più che carezze vuole certezze, il mondo vuole chissà chissà...
Sì, ma io con la giacca nuova non lavoro nel varietà, sono uno con la giacca nuova, questa è l'unica verità. Così si offendono e si rivoltano e ti sgambettano, sarà sarà... Poi dopo un attimo si ricompongono dimenticandoti, la strada va...
Tratta dall'album Una faccia in prestito (1995), la sedicesima canzone dell'album:
CITAZIONE
Architetture lontane Avvenne per caso in una stradina moderna, sotto la pioggia, gli ombrelli che fanno zum, zum, zum, e l'universo fa bum, bum, bum. Lui, una canzone francese. Lei, una rossa risata irlandese. Piovvero languidi giorni, piovvero languidi giorni. Sì, ma io dov'ero andato? Tutto mi sarei guardato e ne avrei scritto anche meglio di così.
Lui era un loden portato da una dolcezza senza rimpianti, da studi classici ardenti, la pipa morsa tra i denti. Lei era un cavallo, un gatto, un'ondata di mare nordico al sole, vestita come uno vuole, vestita come uno vuole.
Due belle gambe, lei e un po' di fumo azzurro, lui, col permesso degli dei. Gli dei dei bei sonni, gli dei dei begli anni, gli dei dell'amore rosso, del fuoco nelle sottane, architetture lontane!
La vecchia canzone francese contro una rossa risata irlandese: gli ombrelli che fanno zum, zum, zum e l'universo fa bum, bum, bum!
Tratta dall'album Razmataz (2000), la sedicesima canzone dell'album:
CITAZIONE
Pasta "diva" Pasta diva! Pasta diva! Hai del sol il bel calor del mare, il sole, il sale, la lussuria al pomodoro al fuoco rosso del Vesuvio, al fuoco verde del basilico, lo sai, lo sai, lo sai, lo sai, tu, Pasta diva! Sai che Parigi proverà la bella Napoli di qua...
Fosti diva! Fosti diva! Eri la divina tra le stelle, il palcoscenico traballa sotto li peso dei talento e del silenzio del tuo fascino, Lo sai, lo sai, lo sai, lo sai, lo sai, lo sai, lo sai, tu... Fosti diva, ritorna diva ancora per noi: la bella diva che tu sei!
Tratta dall'album 900 (1992), l'undicesima canzone dell'album:
CITAZIONE
Chiamami adesso Chiamami adesso, sì, lo so che prima era... era più facile, ma è adesso che ho bisogno, io, di farmi trovare, farmi trovare qui. Chiamami adesso che è più buono il mio cuor.
Dammi il tempo che tempo non sia... Dammi un sogno che sonno non dia...
Chiamami adesso che non ho più niente da dire, ma voglio parlare lo stesso insieme a te, voglio provare io a descrivermi. Chiamami adesso che ho bisogno di te.
Chiuso con una delle più belle canzoni di Paolo Conte, sia come musica sia come testo, è un vero gioiello!
Dall'album Aguaplano (1987) una canzone che mi piace veramente moltissimo, una bella storia malinconica, davvero una canzone notevole:
CITAZIONE
Jimmy, ballando Jimmy, non credi che possiamo offrici un pranzo da pascià a questo punto della nostra vita... vento d'autunno, quindi entriamo qua! Jimmy, non so se sei d'accordo, abbiam mangiato una bontà, e caso mai possiamo farci anche un bel giro con quelle due, ma ci vedi tu fin là?
Jimmy, ballando, ballando con due cinesi io e te, gente diversa da noi, è strano sai guardare in faccia Shangaj! Jimmy, è sembrato educato il nostro invito, chissà, ma la miopia è così, è così, così... con due cinesi siam qui!
Jimmy, non pensare, zitto che il nemico ci ascolta. Jimmy, non giurare con te stesso: è l'ultima volta. ne abbiam viste tante di regine andare sull'altro marciapiede, al sole e noi nell'ombra: ombra e sole, è sempre così...
Jimmy, ridendo e scherzando, non vorrei dire, però... ci meritiamo di più, di più, di più, di più... ah Jimmy, di più!
EDIT: sostituito il link con uno funzionante.
Morto Jimmy Villotti, il personaggio citato nella canzone. Ecco qui una mirabile performance dal vivo: