CITAZIONE (lagunaloire @ 18/11/2012, 21:08)
CITAZIONE (Fanciullo Orsù @ 18/11/2012, 21:00)
A volte, per un fatto anche puramente culturale, mi è comunque interessante attingere a cose che fai fruttare per mezzo delle tue preferenze.
Prima o poi riuscirò a assorbire questa tua qualità.
Ce l'hai pure tu, ma il problema è che la si vuole "imparare" oppure si vorrebbe "autoimporsela", invece è una roba che c'hai e che ci devi togliere un po' di polvere, è una cosa che ce l'hanno un po' tutti, ma richiede un certo prezzo di fatica e di attenzione, quello di recuperarla, e non ti da lo stesso tipo di soddisfazioni di altre cose, per cui tendi anche a sottovalutarla e a riabissarla, per cui occorre anche il rendersi conto che è una cosa di un altro parametro, ed è pure per questo che non è ottenibile con i mezzi e la facilità degli altri gusti (che sono perlopiù automatici).
CITAZIONE (lagunaloire @ 18/11/2012, 21:08)
Mi ricordo fiffo (o anche KJ, ma lui è a parte) quando rimase desolato dal fatto che odiassi i manga, anche quelli più assurdi, nonostante amassi il no-sense e il surreale.
Ho provato desolazioni di questo tipo con alcune persone, come se "mi spiacesse per loro che, dal mio punto di vista, si impedissero con una sorta di rifiuto di gustarsi cose di cui in breve sarebbero potuti diventare dei ghiotti degustatori".
Il problema è che è proprio il nostro punto di vista, ed anche il nostro punto di vista è figlio dei nostri gusti. Da me questa viene chiamata "carità pelosa", si è armati di buone intenzioni, ma in realtà si desidera un po' di manipolare gli altri. Gli altri non possono essere "aiutati", ma aiutati ad aiutarsi.
Gli si può dare un'indicazione il più semplice possibile e il meno possibile inquinata dai propri giudizi; e poi, è una questione loro.
CITAZIONE
Oppure le moltissime persone che in università rimangono scioccate quando si rendono conto che non solo amo il calcio, ma che ho in testa una enciclopedia calcistica, nonostante magari per 6 mesi mi hanno sentito parlare solo di racconti di autori assurdi, di geografia, o di qualunque altra cosa. E così via.
Noi non siamo unitari, siamo una legione di interessi e non solo, di personalità e caratteri legati a questi interessi, e li puoi persino riconoscere dagli atteggiamenti esteriori, le espressioni facciali e le sensazioni corporee.
Per cui, la coerenza e l'unione di interessi sono spesso illusioni di qualcosa che non siamo, dei muri che c'impediscono delle occasioni ma non di essere la plurarità frustrata che anela a quelle occasioni.
Il resto è snobbismo e atteggiamento prevenuto verso il calcio, come esiste verso i fumetti (e tu un po' lo rappresenti), o verso certi generi di musica (e lo rappresento un po' io) o verso le religioni, il sesso, il vegetarianesimo... si ha un'ansia di dimostrare che le cose che non ci piacciono sono stupide e inutili, ma se non ci piacciono lasciamole dove stanno no?
C'era una favola tibetana in cui due monaci che si dirigevano verso l'Himalaya stavano per attraversare un corso d'acqua, quando una femmina aveva paura di bagnarsi e chiese loro di aiutarla.
Uno dei due la prese in braccio e la portò dall'altra sponda del fiumiciattolo. Qualche ora dopo, il suo compagno gli rimproverò di aver avuto contatto con una donna, e quello gli rispose:"io me la sono tolta dalle spalle tre ore fa... ma noto che tu la stai ancora portando!"