La serie B

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view post Posted on 26/9/2013, 12:50     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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CITAZIONE (lagunaloire @ 25/9/2013, 13:09) 
(Maifredi, che lui è da anni che ci prova

E finalmente ha la panchina!!
Il Brescia a Maifredi - Corioni: «Per ora»

GRANDE! Ce l'hai fatta, a forza di criticare e mettere zizzania! Mi ricordo ancora quando puntò troppo in alto, alla Juve:
Video
(La chiusa di Mughini pare un discorso funebre)

Intanto guardate qua: non basta rovinare una squadra e un ambiente, ma devono anche fare dichiarazioni:
«Vicenda gestita male: ora dovrebbe lasciare pure Iaconi»
I TIFOSI. La presa di posizione degli ultras Brescia 1911 [La PRESA DI POSIZIONE :rotfl: ]
Tra i tifosi prevale la delusione, ma anche lo scoramento, la rabbia, la frustrazione [...].
«Dopo Giampaolo, adesso si deve dimettere il direttore sportivo Iaconi per coerenza - dice Diego Piccinelli, il portavoce del gruppo che al «Rigamonti» tifa dalla gradinata -. Giampaolo ha sicuramente sbagliato i tempi e i modi dele sue dimissioni, ma Iaconi l´ha voluto a tutti i costi e imposto a scapito di un allenatore come Calori, amato dalla piazza e che aveva ottenuto buonissimi risultati».
Piccinelli ammette che «sì, l´avventura di Giampaolo al Brescia è partita in salita, già all´inizio c´era scarsa fiducia nei suoi confronti. Come gruppo, pur essendo dispiaciutissimi per la mancata conferma di Calori, abbiamo seguito con interesse il lavoro di Giampaolo, anche perchè dietro c´era un progetto di due anni che riguardava pure il settore giovanile. Tanto che, dal nostro gruppo, non si è mai levato un coro contro questo allenatore».
Per Piccinelli il prematuro epilogo dell´era Giampaolo «è un fallimento sotto tutti i punti di vista, non solo da quello tecnico. E non sorprende che, ancora una volta, questa società ancora una volta abbia dimostrato, nella gestione di tutta la vicenda, il peggio che si potesse dimostrare. Dunque, oltre a Giampaolo, a dimettersi dovrebbe essere chi l´ha voluto a tutti i costi, cioè il direttore sportivo Iaconi», la conclusione del portavoce del gruppo Brescia 1911.



Io non so proprio, prima o poi mi troveranno morto soffocato dalle risate. :rotfl:
 
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view post Posted on 15/11/2013, 22:17     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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Ahahahahaah guardate che tiramolla di accuse tra un allenatore incapace e codardo e una stampa lecchina e codarda, che si lancia a frasi inconcepibili come quella secondo cui la rosa del Brescia dovrebbe meritare la serie A perché è una squadra allestita per vincere :rotfl:

Corioni al rilancio «Brescia, cancella il caos Giampaolo»
«L´ex tecnico continua a dire cose che non sono vere Era contentissimo della rosa, allestita per vincere Mai tanti infortuni: deve aver sbagliato qualcosa»
Le macerie del Brescia sono lì, sotto gli occhi di tutti. Pochi punti, tanti infortunati, il morale sotto i tacchi. La sfida di domani a Padova: un crocevia-salvezza. E l´amarezza accentuata, di tanto in tanto, dalle dichiarazioni di chi era chiamato a trasformare il cantiere in una bella casa (era stato assunto per questo, aveva accettato sorridendo l´incarico) e invece da un paio di mesi se ne sta al mare, a leggere libri e fumare sigari in serenità, commentando da lontano col distacco dello spettatore del naufragio di lucreziana memoria.
Marco Giampaolo è tornato sul suo caso rilasciando un´intervista a Gianni Mura di «Repubblica». I concetti fondamentali: incontrare gli ultras dopo la sconfitta col Crotone è stato «un´umiliazione assurda»; non è scappato, avendo anche mandato subito «un messaggio a Zambelli, il capitano»; aveva scelto Brescia solo perché non poteva «dire di no al direttore sportivo Iaconi». Come a dire che altrimenti non avrebbe preso in considerazione l´idea. Evidente la mancanza di rispetto per una piazza che è stata cara a campioni quali Baggio & Guardiola [MA CHE CAZZO C'ENTRA :rotfl:]. Invece Giampaolo ha accettato, per un debito di riconoscenza, una rosa «adeguata a quello che m´aveva chiesto Corioni: il primo anno salvezza tranquilla e valorizzare molti giovani, il secondo anno puntare alla promozione».
Il problema è che, a distanza di 2 mesi, questi concetti giampaoleschi cozzano con la realtà: il mercato del Brescia è stato fatto di giocatori esperti (Paci, Di Cesare, Freddi, Oduamadi...) e non di giovani da valorizzare; di quel messaggio a Zambelli sembra non esservi traccia. Tanto che ieri, allo stadio Rigamonti, dove la squadra si allenava a porte chiuse, più d´uno mormorava che Giampaolo «con i suoi comportamenti ci ha rovinato la stagione» [ :rotfl: ]. Per questo se ne parla ancora, e qui se ne scrive, a quasi 2 mesi dal suo addio. Perché la squadra non si è ancora scrollata di dosso l´incubo dei quei giorni assurdi e dunque Gino Corioni, ieri, ha voluto fare un discorso chiaro ai giocatori per scuoterli e convincerli a voltare pagina.
«I giocatori lo sanno: non è mica finito nulla - assicura il presidente del Brescia -. Giovedì mattina ho voluto parlare con la squadra: siamo in ritardo, ma c´è tutto un campionato da giocare! Dobbiamo risollevarci, ricostruirci dopo quello che è successo un mese fa. Un caos da cancellare».
Perché il nuovo allenatore, Cristiano Bergodi, si ritrova sempre senza 6-7-8 giocatori? Corioni, per la prima volta, fa risalire dichiaratamente il problema alla gestione-Giampaolo [ :rotfl:]: «In mezzo secolo di calcio non ho mai visto tanti infortuni in una squadra. Non è normale. I casi sono due: o il Brescia è vittima di una maledizione, o in estate l´ex allenatore ha sbagliato qualcosa a livello di preparazione. Probabilmente non è stato equilibrato, sul campo e non solo». [E' da anni che il Brescia ha la scusa degli infortuni per giustificare i suoi innumerevoli buchi nell'acqua]
Corioni rifà una volta per tutte il riassunto delle puntate precedenti: «Non è vero che il giorno dopo la sconfitta con il Crotone, il 22 settembre, Giampaolo era facilmente rintracciabile. Io l´ho chiamato e gli ho inviato messaggi in serata: nessuna risposta. Poi ho mandato il suo vice in panchina col Carpi e l´ho aspettato come non avevo fatto con nessun altro allenatore prima. Speravo tornasse. Perché non è vero che Giampaolo fosse mal voluto. Anzi: all´inizio era ben voluto da tutti. Evidentemente poi aveva capito di non avere la squadra in pugno. Ma non volevo credere in quella sua scenata finale, che ci è costata senz´altro qualche punto. E adesso dice che gli avevo chiesto la salvezza! Invece gli avevo detto: la salvezza è l´obiettivo minimo, ma noi siamo il Brescia; i playoff me li eviterei, li perdiamo quasi sempre; proviamo a salire direttamente in A [... e l'anno prossimo a piazzarci in zona Champions magari]. E, in ogni caso, pensiamo a far bene. Giampaolo era contentissimo della rosa. Dice cose non vere. Peccato. Ha mancato di rispetto a Brescia». [...]
 
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view post Posted on 24/12/2013, 15:25     +1   -1
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Maifredi è diventato un dietologo, in questo buffo articolo della Gazzetta dello Sport. Stranissima anche la storia di Felipe Sodinha

La strana coppia L’airone e il ciccio E’ show a Brescia
Caracciolo segna, Sodinha fa spettacolo Il rilancio è iniziato: ma che fatica a tavola...
Niente bibite gassate, alla faccia del soprannome. Niente pane. Niente condimenti, niente panna, niente alcolici. Soprattutto niente dolci. A metà luglio Diogo Felipe Monteiro, oppure Sodinha e basta, ha festeggiato il compleanno numero 25 con un piatto di pasta al sugo al posto della torta. Era tornato dal Brasile come se fosse stato in vacanza da Pantagruel, il gigante mangiatutto della letteratura: maglietta hip hop e, sotto, una pancia che fa salvagente. Però che giocatore. Con Sodinha i chili contano ma i piedi cantano: il presidente Gino Corioni gli ha messo in mano il Brescia - «è il giocatore più forte che abbiamo», dice periodicamente pur sapendo che questa è la squadra di Andrea Caracciolo – e Gigi Maifredi per lui è diventato dietologo. Si racconta di cene di squadra con i due seduti a fianco. Maifredi studia i piatti in arrivo e dirige il traffico come i vigili: se il cibo è sano passa, altrimenti paletta alzata. Felipe, se è il caso, salta un turno e aumenta l’appetito.
Gli opposti si attraggono Sabato Sodinha ha segnato al Varese il primo gol in B: dribbling su Bressan e appoggio col destro, che usa solo quando non ne può fare a meno. Un evento perché Sodinha fa tutto bene ma non segna praticamente mai, al punto che Caracciolo in passato si è offerto di «passargli» un rigore per farlo sbloccare. Non è servito. L’esultanza di Sodinha contro il Varese però è stata una citazione: braccia aperte a imitare Caracciolo quando fa l’Airone. A fine partita girava una battuta: «Più che un airone, sembrava uno struzzo». Cattiva ma efficace. L’airone e lo struzzo, però, sono potenzialmente la coppia d’attacco più forte della B e giovedì a Castellammare saranno ancora insieme. Il lungo e il corto, come si usava una volta. Caracciolo sa concludere, chiudere l’uno-due e aprire spazi, mentre Sodinha è quello che prende calci e restituisce assist: il Brescia si appoggia a lui in cerca di un’idea e Sodinha magari non corre troppo però non perde mai palla e sa come si dribbla. Caracciolo ha segnato 118 gol con il Brescia e lui uno, Caracciolo a 32 anni ha ancora il fisico e lui a 25 viene da operazioni multiple alle ginocchia, Caracciolo vuole la musica di Rocky prima delle partite e lui ha i tatuaggi da rapper, come le sette lettere del suo nome tatuate ognuna sulla falange di un dito: «Così quando mi sveglio mi guardo le mani allo specchio e mi ricordo chi sono».
[...] Prima dell’ultima domanda è passato Vitor Saba, lo ha abbracciato e gli ha dato un bacio sulla guancia. Sono amicissimi, anche se Saba è un brasiliano sofisticato: stessa nazionalità di Felipe ma carattere più introverso e fisico da smilzo, un po’ alla Caracciolo. Sodinha gli ha sorriso e ha chiesto ai giornalisti di fare in fretta: «Dai, che devo andare a mangiare». Come Danut Lupu, mitico romeno con faccia da pugile che a Brescia mangiava in un tavolo a parte per non essere tentato dalle calorie servite ai compagni più magri. Invece pare che per Sodinha, dopo un tentativo di dieta a zona, ora siano vietati solo i carboidrati ma non si facciano eccezioni neanche per il rinfresco di Natale. Maifredi, nel dubbio, vigila.
 
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view post Posted on 1/1/2014, 17:06     +1   -1
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«Vogliamo prendere il Brescia» Corioni ha trovato il compratore
La riunione fiume di Ospitaletto per la cessione del Brescia si è conclusa con la volontà di chiudere in fretta la trattativa da parte della Mapi Group, società slovena guidata dall´imprenditore milanese Giampietro Manenti. I potenziali compratori si sono detti interessati a rilevare la maggioranza del Brescia Calcio ed arrivare presto alla firma. Parole che fanno sbilanciare il presidente Gino Corioni: «Penso che questa sia la volta buona che cedo il Brescia». Nuovo incontro il 7 gennaio.

Non se ne farà niente come sempre, è un baioccone.
 
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view post Posted on 3/1/2014, 19:09     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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AAAHAHAHAHAH quel baioccone lì ha detto che c'erano pronti 100 mln e in 3 anni il Brescia sarebbe arrivato in Europa. Pazzesco.
Il presidente di un'altra squadra ha contattato i media e Corioni dicendo che il tizio è un baioccone e adesso Corioni non vuole più vendere. Intanto c'è l'ennesima intervista a questo genio della demenza che si difende con frasi assurde. E' l'apice del baioccanesimo:

Giampietro Manenti gran baioccone
Giampietro Manenti, 44 anni, è l´amministratore delegato di Mapi Group, la società di servizi e consulenze con sede a Nova Gorica che tratta l´acquisto del Brescia. [...]
Mapi sembrava a un passo dall´acquisto delle Cartiere Pigna. Poi non s´è più fatto nulla. Il presidente di Pigna, Jannone, sostiene che alla fine i soldi di Mapi non ci fossero.
Invece c´erano. Depositati da un notaio, fino al 19 settembre. Ma non sono mai stati ritirati, quei soldi. Eppure erano lì. E il giorno dopo è arrivata un´ipotesi di accordo sui contratti di solidarietà alla Pigna.
Nulla di fatto anche sul fronte Pro Vercelli, club accostato a Mapi prima del Brescia: come mai?
Semplice: il prezzo della Pro Vercelli era troppo alto. L´abbiamo considerato esagerato e abbiamo abbandonato subito. Non abbiamo neanche fatto un´offerta. Io peraltro sono andato a un paio di incontri, non di più. Ho presenziato 2 volte, mi pare.
Con il Brescia andrà diversamente?
Ritengo di sì. La situazione è molto diversa. Con il Brescia un´intesa già c´è. Ma ripeto: non abbiamo ancora concluso.
Mapi Group esiste da pochi mesi: come nasce?
Mapi ha iniziato a esistere per acquistare le Cartiere Pigna. Poi la cosa non è andata a buon fine. Ma guardiamo a diversi ambiti per portare investimenti e lavoro in Italia. Partecipazioni anche in altre realtà bresciane. Non solo nel Brescia.
Incuriosisce il capitale sociale così esiguo: appena 7500 euro. [ :rotfl: ]
Ho sentito e letto delle perplessità sul nostro capitale sociale. Una barzelletta. Tutti sanno che si può avere un capitale sociale basso, ma anche un´attività di alto profilo.
Mapi Group acquista per conto suo o ha legami con Gazprom?
Mapi Group acquista il Brescia da sé.
Ma chi sono i potenziali investitori dell´Est legati a Mapi Group?
A queste domande, ripeto, potremo rispondere soltanto ad acquisto effettuato. Non prima. Una volta acquistato il Brescia, saprete tutto. [ :rotfl: ma perché, è una cosa troppo losca]
Chi è Giampietro Manenti?
Sono nato nel 1969 a Bollate, provincia di Milano. Origini bergamasche. Ho studiato agricoltura, vengo dal mondo agricolo. Ho lavorato per Eni e Montedison. Ho un passato nel Gruppo Ligresti. Ho lavorato per Isagro Spa, realtà legata al mondo di Ubi Banco di Brescia.
Lo sponsor del Brescia Calcio.
Ho fatto esperienza all´estero fin dal ´90/91, quando Montedison mi ha spedito a Est: Polonia, Ucraina. Lì ho intessuto rapporti con realtà importanti. Con Mapi ora voglio ricreare posti di lavoro in Italia.
Il 7 gennaio incontrerà il presidente Corioni per chiudere l´affare al cospetto del Banco di Brescia?
Non lo so. Nel senso che ne parliamo dal 7 in poi. Magari potremmo incontrarci il 9. Cambia poco: le nostre intenzioni sono chiare. E i fatti parleranno.


L´assalto alla Pro Vercelli «Tante parole, zero soldi»
[...] Diversa, come nel caso di Giorgio Jannone per le Cartiere Pigna, la versione dell´amministratore delegato della Pro Vercelli, Fabrizio Rizzi.
«Manenri - ricorda Rizzi - a marzo ci aveva contattato qualificandosi come rappresentante di alcune società, russe e non solo. Si era detto disponibile all´acquisto ancora prima di guardare i registri contabili. Aveva parlato di progetti, di obiettivi, di salvezza. Anche se la squadra già navigava in cattive acque». Poi è retrocessa in Lega Pro. «Manenti diceva che la Pro Vercelli gli interessa comunque più dell´Empoli per via della sua storia. Poi però, quando si è trattato di arrivare al dunque, non se n´è fatto nulla. Niente soldi, niente compravendita. Forse Manenti ha cambiato idea. Non so. Oggi dice che il prezzo era troppo alto? Non si ricorda qualche dettaglio, evidentemente».
Rizzi segue la vicenda Brescia con particolare interesse: «Ho mamma e zii di origini bresciane, oltre a tanti amici bresciani. Auguro al presidente Corioni, se vuole vendere, di trovare una nuova proprietà sana. Magari fra gli imprenditori locali di una provincia così importante».


Madonna, questo vince il Baiocco d'oro DaDaStronzo 2013. Che ovviamente non esiste, come i suoi soldi. Guardate che faccia da baioccone:
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view post Posted on 12/1/2014, 13:00     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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Costui è proprio "The king of the Baioccaini":
Il Brescia cambierà padrone? Corioni dubita, Manenti sicuro
Il presidente preoccupato: «Da 1 a 100 ci credo zero». Il titolare di Mapi: «Io ci credo 100» Cavagna, da tempo al fianco del club: «Io e Saleri avevamo provato sul serio ad acquistare»
Si fa? No. Anzi sì. La verità, al momento, è forse.
Forse il Brescia passerà da Gino Corioni a Giampietro Manenti. Forse metterà le insegne di Mapi Group (e dei suoi al momento sconosciuti investitori). O forse no. Dipende dall´appuntamento decisivo. Dipende, soprattutto, dai soldi che il presidente uscente aspetta dall´imprenditore acquirente. Non dalla cifra, già pattuita sui 43 milioni di euro. Somma non indifferente, di questi tempi. Intanto una cosa è certa: gli umori delle parti in causa sono profondamente differenti.
Basta chiedere: quanto ci credete? Momenti diversi, telefonate diverse. Risposte diversissime. Se Manenti, amministratore delegato e socio fondatore di Mapi (che ha sede a Nova Gorica), dice di essere «ottimista a 100», Corioni dà esattamente la risposta opposta. «Quanto ci credo da 1 a 100? Zero».
Non è pretattica. Il pessimismo del «pres» nasce da qualche motivo preciso: gli slittamenti di alcuni appuntamenti; i mancati acquisti di Manenti nel 2013 (aveva trattato le Cartiere Pigna e la Pro Vercelli). Senza dimenticare le prese di posizione di Luca Saleri (vice presidente) e Luca Baraldi (consulente) che si sono chiamati fuori dall´operazione: «Non c´entriamo nulla».
Corioni, rispetto a qualche giorno fa, spiega di aver ristabilito i contatti con Manenti. «Lo cercavo e mi ha risposto, sì. Si è fatto vivo, ha detto tutto. Sono un po´ perplesso: Manenti continua a spostare il prossimo incontro. Vediamo cosa succede. Saleri e gli altri imprenditori bresciani sanno da una vita che devo vendere, che non ce la faccio più. E i nostri industriali sanno che potrebbero fare felici gli operai che li hanno reso ricchi, se si prendessero a cuore la squadra della città. Invece i miei giocatori sono tutti in vendita, finché le cose non cambiano. Chi compra il Brescia o entra in società, se mi aiuta, in pochi anni recupera l´investimento e guadagna il doppio. Un´intesa con Manenti c´è, ma il Brescia deve ancora comprarlo. Quanto ci credo da 1 a 100? Zero. Finché non vedo». [...]
Intanto c´è chi attende con particolare interesse. Livio Cavagna non è soltanto «creditore di Corioni». L´imprenditore lumezzanese è anche «tifoso appassionato della squadra della città. Io e Saleri ci abbiamo provato sul serio, ad acquistare il Brescia». Formando innanzitutto una piattoforma, la SC Brescia Partecipazioni, per sostenere Corioni. Era il 2007. «Luca ha aderito alla mia proposta. Siamo stati gli unici. Abbiamo contattato personaggi potenti: nessuno ha accettato. Non serviva neanche anticipare soldi: sarebbe bastato il loro nome influente. Molti temevano le pressioni della piazza. Noi siamo animati dalla passione. E quando sbagli, se dici tutto sinceramente alla gente, vieni capito e puoi lavorare. Il Brescia è in vendita. Cosa dico a Corioni? Io lo sento tutti i giorni. Gli ho dato e sto dando una mano. Non è solo una questione di denaro. Adesso comunque c´è una trattativa societaria che va avanti da due mesi». [...]

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«Prometto rinforzi»
Giampietro Manenti non è un seguace del romanticismo. Non è nemmeno sfiorato dalla tempesta del dubbio. Parla come se il Brescia fosse già in mani sue e di Mapi Group, la società con sede in Slovenia di cui è amministratore delegato.
Manenti, percentuale di riuscita dell´affare da 0 a 100?
Direi 100. La trattativa sta procedendo. Io non mi tiro indietro.
Corioni la pensa alla maniera opposta e dice zero.
Non vedo perchè questo affare non si debba fare. Non ci sono i presupposti perchè tutto vada male.
I presupposti no, i precedenti sì.
Questa è una trattativa differente rispetto a quella condotta per le Cartiere Pigna. Noi avevamo depositato i soldi nello studio del notaio Angelo Busani, a Milano. C´è un documento che certifica quello che sto dicendo. È tutto chiaro.
Anche la Pro Vercelli...
In quel caso trattavamo per conto terzi. Noi preferiamo fare per conto nostro. Come per le Cartiere Pigna, come per il Brescia Calcio.
Quanto tempo si dà per chiudere, in un senso o nell´altro?
Per me in 3-4 giorni al massimo si può fare il passaggio delle consegne. Ma resta fisso il limite del 15 gennaio, stabilito il 30 dicembre.
C´è ancora una settimana, mica un´eternità. Cosa manca?
Sono documenti che abbiamo richiesto noi alla parte venditrice per garantire delle posizioni.
I 43 milioni necessari per acquistare il Brescia sono già a disposizione?
Sì, lo sono. Stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli, c´è il parere positivo di tutti gli istituti di credito, una volta acquistato il Brescia vogliamo affrontare l´anno in tranquillità. Stiamo lavorando da un mese a questa trattativa. Io sono sicuro che il Brescia sarà di Mapi Group in pochi giorni. Ci sono i tempi burocratici.
Ma il calciomercato mica aspetta i tempi burocratici. Abbiamo professionisti che ci affiancheranno sul mercato. Dunque, via tutto lo staff attuale? Sarà una rivoluzione?
Nessuna rivoluzione. Abbiamo fiducia in chi sta già lavorando, opereremo solo qualche inserimento.
Il suo gruppo ha già le idee chiare su cosa fare?
Non si vende nessuno, inseriremo uno-due elementi per puntare alla promozione diretta.
Ecco la sparata. Possibile?
Questa diffidenza, se permette, dà noia. Stiamo conducendo la trattativa in modo serio, con professionisti affidabili.
Anche i dubbi, se permette, sono legittimi. Ha già fissato il prossimo faccia a faccia con Corioni?
Prima si incontreranno gli avvocati. Ma siamo ai dettagli, ai tecnicismi.
[...] E se le cose andassero oltre il 15 gennaio?
Parteciperemmo comunque alla campagna acquisti. Se non c´è ripensamento da parte di Corioni, concluderemo. E non vedo perchè non debba accettare. Il progetto va oltre l´acquisizione.
Si sente già il padrone del Brescia?
A mio figlio Mattia ho già preso la divisa del Brescia e pure lo zainetto.

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Ha la faccia da cow-boy cattivo dei western di Sergio Leone.
 
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view post Posted on 12/1/2014, 14:34     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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Prosegue questa commedia del delirio:

Brescia-Mapi avanti a distanza Ma i soldi non si vedono ancora
Corioni e Ubi Banca aspettavano il versamento nella giornata di ieri, ma niente di fatto Manenti convinto di chiudere entro il 15: «Vedrete che mercoledì firmerò con Corioni»
[...]
Giampietro Manenti, amministratore delegato di Mapi Group, l´uomo che ha offerto 43 milioni di euro, risponde ai requisiti di affidabilità richiesti da Corioni e dalla stragrande maggioranza dei tifosi?
Intanto le parti continuano a trattare a distanza. Ieri nessun colloquio fra il presidente del Brescia e l´amministratore delegato di Mapi Group. Ma Corioni e Ubi Banca, non solo sponsor ma anche intermediario in questa trattativa (deve ricevere i soldi promessi dall´acquirente e girarli a chi vende), aspettavano che Manenti mostrasse finalmente che la liquidità sbandierata («100 milioni pronti subito per la squadra», le parole dell´ad di Mapi il 30 dicembre alla Saniplast) diventasse finalmente realtà.
Niente di tutto questo. Per buona parte della giornata di ieri Manenti è rimasto blindato nella casa di famiglia, a Milano, a causa dell´influenza.
E passerà tutto il week end a curare la febbre e il forte raffreddore. «Ma da lunedì tornerò attivo - assicura l´amministratore delegato di Mapi Group -. Intanto aprirò immediatamente i conti bancari, poi mercoledì 15 mi incontrerò con Corioni per chiudere la trattativa. Rispetteremo i tempi stabiliti».
Tutto fatto, dunque? La volontà di Corioni di cedere il Brescia è assodata, l´offerta di Mapi Group pure. Mancano i soldi da parte di chi acquista: dettaglio non da poco.
A questo punto è lecita un´altra domanda: il termine di mercoledì 15 gennaio, fissato da Manenti il 30 dicembre alla Saniplast, sarà davvero l´ultimo? O ci sarà un altro rinvio? O al 15, comunque vada, la vicenda sarà conclusa?
I soldi necessari per acquistare il Brescia erano stati promessi in un primo tempo per il 27 dicembre, poi il 30, giorno della riunione fiume a Ospitaletto terminato con la stretta di mano tra Corioni e Manenti a uso e consumo di fotografi, telecamere e giornalisti. Poi nuovo rinvio al 7 gennaio. Ed ecco che mercoledì 15, subito evocato da Manenti come termine per la chiusura, diventa lo spartiacque.
Lunedì, a detta di Manenti, parte la fase finale dell´operazione: «Aprirò i conti bancari all´Ubi, che dal canto suo ha già concluso le indagini sul mio conto, obbligatorie quando si tratta come in questo caso, di una transazione internazionale». [...]
 
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Adesso dal 15 si passa al 20. Io spero che il Brescia sia comprato da questo faccendiere baioccone.

Manenti: «Compro entro il 20» Corioni: «Io aspetto e spero»
L´amministratore delegato è sicuro di acquistare il club biancazzurro: «Il 15, il 16 o nei prossimi giorni sarà tutto fatto e io diventerò presidente»
Poteva essere ieri, il giorno decisivo. Sarà oggi, domani, dopodomani o al più tardi entro il 20, è sicuro Giampietro Manenti. Fase cruciale per il possibile cambio di proprietà del Brescia. Ieri sera c´è stato un colloquio fra il presidente Gino Corioni e l´amministratore delegato di Mapi Group. «Mi ha assicurato che sta completando la documentazione per depositare i soldi sui conti bancari: io resto in attesa - dice il presidente -. Scettico come prima, finché non vedo. Anche se spero. Intanto però mica possiamo stare fermi. L´attività del club deve proseguire». [...]
«Io sono convinto di farcela e di chiudere tutto - spiega Manenti -. Il 15 o il 16. Avevo detto al massimo per il 30, ma voglio definire entro il 20. Per me è tutto fatto. Purtroppo lunedì non è stato possibile effettuare i pagamenti sui conti: la banca ucraina di riferimento mi ha chiesto un rinvio. Uno slittamento dovuto al fatto che in Ucraina le feste per il Natale ortodosso si sono prolungate e probabilmente anche le operazione bancarie hanno subìto un rallentamento. Nelle prossime ore la mia documentazione sarà completa. Ho esaminato quella del Brescia: a posto».
I conti all´Ubi Banca dovrebbero essere due (di transito e di scopo) perché, chiarisce Manenti, «su uno voglio inoltrare il grosso dell´importo pattuito per acquistare il Brescia, mentre sull´altro lasceremo in stand-by una somma a garanzia mia. Avrò tempo qualche mese per verificare che tutto sia a posto nei conti del Brescia. Dopodiché, se così non sarà e il danno per Mapi sarà effettivamente rilevante, non di poco conto, potrò riprendere quella somma a mia garanzia. Il Brescia resterà comunque mio. Non ricordo se sul contratto siano 3 o 6, i mesi». Dovrebbero essere 3. «Io avevo chiesto un anno di tempo... Giustamente Corioni ha chiesto che il periodo di verifica fosse minore». [...]


Ahahahahah la scusa delle ferie ortodosse pare quelle palle che sparano le finte troie dell'est di Piero il Porco per farsi mandare soldi dagli italiani boccaloni come me :rotfl:
 
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Scusate ma io voglio seguire tutta quest'odissea, in modo di avere 2-3 pagine esilaranti da leggere in un futuro prossimo, e a imperitura memoria dei baiocconi coatti:


Brescia-Mapi alla prova verità Dopo le carte ora servono i soldi
In Saniplast viavai di commercialisti per controllare debiti e crediti dell´attuale gestione Corioni aspetta milioni e garanzie per il 20: in caso contrario si smarcherà dall´operazione
L´alba di domani. O il tramonto di ieri. Il presente del Brescia si gioca fra due fuochi di speranze e timori. Giampietro Manenti vuole entrare, possibilmente senza scottarsi. Gino Corioni vuole uscirne, ma teme di ritrovarsi col cerino in mano.
La partita è iniziata da tempo: 3 mesi di trattativa, 2 settimane di matrimonio virtuale. Niente che possa valere in prospettiva, se il patto stipulato non si concretizza nell´unico modo plausibile: con i soldi, con le garanzie. Manenti vuole, Corioni spera. Manenti è fiducioso, Corioni scettico. Entrambi sembrano concordare, adesso, nello slittamento del termine ultimo: doveva essere il 15 gennaio, si è spostato al 20. Dopodiché Manenti proseguirebbe pure a trattare, mentre Corioni teme che il discorso avviato si sfilacci in lungaggini. Il che sarebbe deleterio per il mercato (quello invernale chiude il 31), per le scadenze (da rispettare, fra stipendi e adempimenti vari). [...]
Possibile che si faccia tutto solo ora e per questo i giorni passino? È altrettanto vero che un passaggio di proprietà non è una passeggiata.
Fidejussioni e soldi non hanno fatto la loro comparsa, finora. Manenti però conta di riempire i conti all´Ubi Banca, depositare i milioni (forse 15 subito) e prima ancora fornire le garanzie internazionali a riprova delle sue buone intenzioni. Le festività per il Natale ortodosso sono ormai passate e l´istituto di credito ucraiano, secondo Manenti, può essersi dunque rimesso in moto a dovere.
[...] Intanto manifesta propositi ambiziosi: dalla promozione al progetto-stadio, dal coinvolgimento di Roberto Baggio al desiderio di un´organizzazione stile Juventus o Milan. L´altra sera ha però vissuto una disavventura in città, mentre guidava la sua auto con targa straniera, ritrovandosi fermato per strada (da due agenti in borghese) e accompagnato in Questura (da due volanti della Polizia) per la notifica di un provvedimento della Procura di Milano, riguardante il presunto mancato pagamento degli alimenti per i figli, su richiesta dell´ex moglie.
[...]

Madonna, ma cos'è questa storia dell'auto fermata e del mancato pagamento degli alimenti ai figli? Ma è proprio un disgraziato, per me a sto punto o è matto o gode ad essere preso per il culo :rotfl:


«Posso aspettare altri 5 giorni
Gino Corioni, 76 anni, presidente del Brescia. Dopo quasi 5 lustri vuole passare la mano. Spera di farlo quanto prima. Ma non intende aspettare a lungo.
«È chiaro che questa trattativa con Mapi prima o poi deve finire - dice l´imprenditore ospitalettese -. È vero che io non me la sento più di continuare e l´ho detto e l´ho ripetuto negli ultimi anni. Ma non si può restare fermi a lungo. Io sono pronto a ripartire, non sto fermo e non starò fermo. Certo, aspetto sempre buone notizie. Lo sapete cosa penso: se arrivano i soldi, io vendo».
[...]

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Corioni: «Conto aperto? Rimango in attesa»
«Se arrivano a destinazione i soldi concordati, la cessione è cosa fatta Altrimenti io sono sempre qui per trattare, ma devo andare avanti»
I fatti. Adesso contano soltanto quelli.
La trattativa per il cambio di proprietà del Brescia è alla stretta finale. [...]
Ieri le indiscrezioni si sono inseguite fin dalla mattinata, sulle mosse dell´imprenditore nato a Bollate e originario di Cividate al Piano. Il conto bancario non c´è, anzi è aperto in Croazia. No, è aperto qui, però manca un documento. Quisquilie. Questioni formali. Il conto c´è, ma è come se ci fosse fin da quando Ubi Banca ha lasciato una porta aperta.
L´istituto di credito sponsor nonché creditore del Brescia attende gli eventi. Quella porta è aperta da mesi e in particolare dal 30 dicembre, giorno della stretta di mano sotto i riflettori fra Manenti e Corioni. Ma il conto non esiste nella sostanza, finché non viene riempito da Manenti quanto basta per Corioni a sancire il passaggio della gestione.
[...] Bonifici e conti correnti: logicamente bisogna passare da questa strada, se si tratta di acquistare un club per una somma pari a 43 milioni di euro, fra valore complessivo e debiti da ripianare. Manenti lo ripete da giorni: è sicuro di chiudere l´operazione in tempi brevi. «Sono pronto, è tutto fatto, ormai ci siamo, dalla prossima settimana sarò il nuovo presidente del Brescia», diceva anche ieri alle persone vicine.
[...]


LA NORD INVITA MANENTI
Questa sera la curva Nord del Brescia organizza la sua riunione sulla trattativa societaria per il cambio di proprietà.
L´idea degli ultras è quella di avere ospite Giampietro Manenti, l´acquirente del club, che promette di diventare entro breve il nuovo proprietario e il presidente del Brescia. «Lo aspettiamo in riunione se accetta l´invito - scrive sulla propria pagina Facebook il portavoce dei supporter della Curva Nord, Enzo Ghidesi -. È nostro dovere capire. Non ci schiereremo certamente con nessuno fino a prova contraria». Inizio alle 21.30 al Bar Leonessa in via Collebeato 1, in città. Da capire se Manenti ci sarà o magari rinvierà l´appuntamento con i tifosi a un´altra occasione. Nei suoi auspici, da presidente.

No incredibile :rotfl: In questa commedia mancavano solo loro. Dovevamo andarci io e Domenico come portavoce di Manenti e prendere due schiaffoni a testa.


Brescia-Mapi, momento chiave Manenti assicura: «Soldi pronti»
«Denaro in arrivo sui conti, anche se non conosco i tempi bancari e non mi pongo termini» Ma c´è un nodo da sciogliere: le garanzie per i debiti accumulati dalla gestione di Corioni
Ieri la svolta non c´è stata. Altre parole, altre promesse.
La svolta ci sarà oggi, dichiara Giampietro Manenti. Però poi lo stesso Manenti aggiunge che quei soldi, necessari ad acquistare il Brescia, potrebbero arrivare sui conti bancari anche lunedì. O martedì. O più avanti: «Non mi pongo termini, perché termini non ce ne sono», sostiene l´amministratore delegato di Mapi Group. Che ha spostato dal 15 al 20 il tempo massimo per la trattativa «così da mettere fretta a tutti». Ed è chiaro che Gino Corioni, per quanto sia disposto a vendere oggi come in qualsiasi momento in cambio di 40 milioni di euro, non potrà aspettare all´infinito. [...]
«Il documento che mancava è arrivato e i conti di Ubi Banca sono operativi da questo venerdì - dice Manenti -. Io ho i soldi a disposizione e quindi i conti dovrebbero riempirsi subito. O lunedì: non conosco bene i tempi tecnici delle banche, forse uno o due giorni per i trasferimenti internazionali». Normalmente può bastare un quarto d´ora; possono esserci però rallentamenti in caso di verifica ulteriore per versamenti dall´estero; si dovrebbe comunque vedere fin da subito la partenza del bonifico. «Ora avverto il presidente. Farò un pagamento unico. Poi però mica finisce lì: dovremo andare da un notaio, come per Pigna. Tocco ferro. In quel caso l´affare sfumò perché poi i miei soldi depositati non furono ritirati». Le Cartiere Pigna, che hanno qualcosa in comune con il Brescia attuale e con la Pro Vercelli che stava retrocedendo (altra possibilità sfiorata da Manenti nei mesi scorsi): si tratta di aziende in difficoltà, desiderose di passare la mano per uscire da una situazione pesante.
Ieri sera Manenti ha declinato un invito dei tifosi della curva Nord. «Mi spiace, non potevo partecipare alla loro riunione: ero impegnato in altri appuntamenti. Ci saranno altre occasioni», assicura Manenti. Nella speranza di non rivivere disavventure come quelle di lunedì sera, accompagnato in Questura per la notifica di un atto relativo al mancato pagamento degli alimenti ai figli. «Una cavolata, un atto che risale al 2011... Quante mogli ho avuto? Troppe per ricordarle tutte. I figli sono 3: Roberto e Claudia di 16 e 15 anni, Mattia di 4».
[...]

No ma vantarsi delle troppe mogli :rotfl:
Cioè ma quest'uomo è un furfante, è proprio una persona con la faccia come il culo.
 
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Brescia, il futuro è in banca? Adesso conta l´agenda di Ubi
Ancora nessuna traccia dei soldi promessi da Manenti (Mapi): la scadenza è martedì L´istituto di credito pensa a un piano «B» con gli industriali bresciani: presto un incontro?
E se Ubi Banca fosse sempre più coinvolta direttamente? Se il suo ruolo non si esaurisse in questa trattativa con Mapi Group ma diventasse sempre più importante nella gestione del Brescia, soprattutto se tutto saltasse e Mapi si defilasse? E se la guidasse direttamente sul modello di Unicredit con la Roma?
È un´ipotesi, d´accordo, ma gli ultimi fatti sembrano suffragarla. [...]
È stata Ubi Banca a seguire, passo dopo passo, le procedure per l´apertura dei conti sui quali Manenti dovrebbe depositare i soldi che servono per rilevare il Brescia da Corioni. Soldi che ieri non erano ancora arrivati, bloccati in Germania o in Austria: «Ma i bonifici sono partiti», assicura Manenti, sempre più sicuro che lunedì o al massimo martedì la vicenda si concluderà e la società sarà sua.
E qui entra di nuovo in gioco Ubi. E fa sapere che oltre martedì non si andrà: se per quel giorno non ci saranno i soldi, scatterà il piano «B». Ovvero: l´istituto di credito sponsor del Brescia chiamerà a raccolta gli industriali bresciani per chiedere loro la disponibilità a dare una mano a Corioni. [...]
Dal canto suo Corioni non sembra disposto ad aspettare ancora molto: «La vita deve andare avanti e pure il Brescia - il commento del presidente -. In questo momento stiamo lavorando come se questa trattativa non ci fosse più, ma allo stesso tempo aspettiamo i soldi di Manenti. Però non possiamo più stare fermi».
L´aspirante acquirente del Brescia continua a ostentare sicurezza: «I bonifici sono partiti - assicura l´amministratore delegato di Mapi Group -, se non sono ancora arrivati a destinazione è solo per i tempi tenici bancari, anche se sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla celerità con cui sono stato assistito dagli istituti di credito. Resto fiducioso al 100 per cento che la trattativa si chiuda».
Basta depositare la cifra pattuita: «Che non è di 43 milioni - assicura Manenti -. Chariremo tutto. Comunque, l´arrivo dei soldi sarebbe solo la prima metà dell´opera. Lunedì conto di avere i soldi sui conti Ubi. Poi c´è il passaggio di proprietà. E per quello ci incontreremo con Corioni il giorno dopo. Vorrei chiudere entro i tempi stabiliti, di avere un Brescia con il sottoscritto presidente e la competenza di Corioni al servizio della società. Non ho cambiato idea: Corioni deve restare. E ribadisco che uno o due giocatori li prenderemo, anche se la squadra è competitiva per andare in A già così».
Non resta che lasciar passare il fine settimana.


«In questo momento altro a cui pensare»
Marco Bonometti è un appassionato di sport. Con le Officine Meccaniche Rezzatesi, di cui è presidente e amministratore delegato, sponsorizza l´An Brescia di pallanuoto e la sciatrice Daniela Merighetti.
[...] Ora, da numero uno degli industriali bresciani, segue passo dopo passo la trattativa tra Gino Corioni e Giampietro Manenti di Mapi Group per il passaggio di proprietà del Brescia. Anche se il calcio - e lo ammette senza problemi - non è tra le sue passioni principali.
Presidente Bonometti, che idea si è fatto della trattativa per la cessione del Brescia?
La seguo con estremo interesse, il Brescia Calcio fa parte del patrimonio della città. Noi industriali siamo spettatori della trattativa in corso tra Corioni e Mapi Group, aspettiamo di vedere la conclusione.
La sensazione?
Purtroppo sono passati tanti giorni e non si vede l´uscita. [...]
Ma di fronte a una situazione così difficile gli industriali bresciani non sarebbero disposti a intervenire?
Lo abbiamo già fatto, almeno l´ho fatto io personalmente.
Quando?
Prima di Natale. Ho sondato la possibilità di trovare imprenditori interessati a entrare nel Brescia ed, eventualmente, a impegnarsi in prima persona.
È stato sollecitato da qualcuno? Da Corioni? Da Ubi Banca?
È stata una mia iniziativa, sentivo la responsabilità nei confronti della città.
Il risultato, a quanto pare, non è stato positivo. I motivi?
È il momento che non è favorevole. [...]
Gli industrali bresciani, dunque, non risponderebbero a un appello per aiutare Corioni e il Brescia? Anche se questo venisse da Ubi Banca?
L´industria sta attraversando un momento difficile, non possiamo aggiungere difficoltà a difficoltà. Bisogna pensare ad altro, in questo momento.
[...]
Si parla di un nuovo incontro in Aib promosso da Ubi Banca per i prossimi giorni.
Noi industriali bresciani al momento siamo solo spettatori.
 
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view post Posted on 19/1/2014, 18:52     +1   -1
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Ahahahahaha ma è proprio uno screanzato, guardate cosa s'inventa adesso:

Brescia, non servono solo i soldi: spunta l´ostacolo dei documenti
Manenti: «Girerò l´importo dal mio conto a Corioni dopo aver ricevuto le carte che mancano» Corioni: «Non mi risulta e non so a cosa Manenti si riferisca. Versi i contanti e poi chiudiamo»
Ma bastano i soldi? In realtà, l´importo che Giampietro Manenti assicura essere in viaggio da venerdì è una condizione necessaria, ma non sufficiente, per l´acquisto del Brescia. Una questione che in dirittura d´arrivo solleva non Gino Corioni, ma lo stesso Manenti.
«I soldi necessari ad acquistare il Brescia verranno girati dal mio conto a Corioni dopo che avrò avuto i documenti che mancano», spiega Manenti.
La documentazione del Brescia pareva essere completa, fino a ieri, per l´amministratore delegato di Mapi Group. Che spiega però di non essersene occupato personalmente («è cosa dei miei professionisti») e non lo considera comunque un problema irrisolvibile («Basta che Corioni fornisca la serie di carte che mancano e siamo a posto»).
Un problema però c´è: Corioni sostiene di non sapere di cosa stia parlando Manenti.
«Non mi risulta - dice il patron biancazzurro -. Non so a cosa si riferisca Manenti. Io sono qui che aspetto i soldi per concludere l´affare. Manenti mi ha detto di avere fiducia e io aspetto il contante».
Se la documentazione mancante coincide con le dimissioni scritte del collegio sindacale e del consiglio di amministrazione in carica, si tratta di qualcosa di cui Corioni non vorrebbe sentir parlare. Né voleva saperne la Cartiere Pigna Spa l´anno scorso. Ogni società, del resto, deve avere un consiglio di amministrazione e un collegio sindacale in carica: se il Brescia facesse dimettere gli organi di amministrazione e di controllo, per far posto a persone gradite alla gestione entrante prima dell´effettivo passaggio di proprietà, si creerebbe una situazione di «vacatio». Per Corioni, un rischio da evitare.
[...]
Dopodiché, qualora l´operazione sfumasse, nessuna sorpresa se scatterà il piano «B». Una soluzione alternativa per il futuro del Brescia: l´ennesimo tentativo di far coagulare una cordata di imprenditori bresciani intorno alla squadra della città, necessariamente con la benedizione di Ubi Banca (che del Brescia è principale creditore, oltre che principale sponsor). E una prima riunione potrebbe avvenire nella sede di Aib già nei prossimi giorni.

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«La provvista c´è se è tutto a posto»
Giampietro Manenti è entusiasta, ragiona da presidente del Brescia, ma precisa che i soldi previsti in arrivo non basterebbero comunque a chiudere la questione dell´acquisto del club, con buona pace di Corioni.
«Non può bastare un bonifico a concludere l´operazione - precisa l´amministratore delegato di Mapi Group -. Ci saranno altre questioni formali da sbrigare. Ma la mia volontà c´è, i soldi anche, quindi ci siamo».
Cosa può succedere lunedì?
Arrivano i soldi, la banca li vede, io li giro al Brescia e posso diventare presidente.
Il passaggio è automatico? Un bonifico al Brescia ed è tutto a posto?
No, il bonifico arriva sul mio conto, poi io lo giro alla proprietà attuale per rilevare il club a una condizione.
Quale?
Prima servono le ultime carte.
Chi le deve dare?
Il Brescia a me.
Ma la documentazione del Brescia non era a posto?
Non ancora, non del tutto. Manca una serie di documenti.
Quali?
Non lo so neanch´io [ :haha: ], se ne occupano i miei professionisti. Ma non dovrebbe essere un ostacolo insormontabile.
[...] Quindi lunedì gli accrediti sul conto saranno visibili?
Lunedì o martedì. Questione di tempi tecnici. Ma i soldi, ripeto, ci sono. Il bonifico è stato effettuato. La provvista c´è. Così si conclude la fase 2 della trattativa, dopo quella 1 terminata il 30 dicembre con l´intesa alla Saniplast.
E la fase 3?
Concide con la verifica dei documenti e con le ultime formalità da espletare alla presenza di un notaio. [...]
L´importo è di 43 milioni di euro?
Preferisco non dare cifre esatte. È sicuramente un importo congruo, dal mio punto di vista.
Manenti, sono giorni intensi anche fuori dalla trattativa. Prima le viene notificato un atto relativo al mancato pagamento di alimenti per i figli, poi spunta una denuncia per estorsione che risalirebbe al 2004.
Nel primo caso niente che mi stupisca, una cavolata che risale al 2011. Nel secondo caso, una vicenda che non mi risulta e vecchissima a prescindere.
Il suo stato d´animo?
Sono tranquillo. E fiducioso. Ormai ci siamo.
Sta per iniziare una nuova era per il Brescia?
Ne sono convinto. Non vedo l´ora di prendere in mano il club e mettermi al lavoro per centrare obiettivi importanti. E giovedì prossimo, a trattativa ultimata, conto di essere ospite dei tifosi della Curva Nord per presentarmi da presidente del Brescia.


Ma cos'è adesso questa cosa dell'estorsione, ma stiamo scherzando? :rotfl:
Ma quest'uomo è loschissimo!!
 
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view post Posted on 21/1/2014, 00:38     +1   -1
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DAI CHE CI SIAMO AL GRANDE BLUFF, domani giornata storica:

Brescia-Mapi, carte in tavola E´ l´ora di chiudere la partita
I soldi, i documenti e le garanzie richieste da Corioni a Manenti sono i nodi da sciogliere Dopodiché la compravendita si dovrebbe definire negli uffici milanesi di Ubi Banca
Carte in tavola. Soldi, documenti, garanzie. È il giorno della verità per il passaggio di proprietà del Brescia. Il momento in cui si dovrebbe capire (il condizionale è d´obbligo) chi ci è e chi ci fa. Se Gino Corioni, il presidente biancazzurro, e Giampietro Manenti, l´amministratore delegato della Mapi Group di Nova Gorica, trovano davvero il modo di concludere questa compravendita condotta sotto i riflettori da tre settimane esatte. Oppure no.
Manenti dice di sì. Corioni pure. Manenti però chiede altri documenti che mancherebbero. E Corioni sostiene di non sapere a quali documenti alluda Manenti.
Se si tratta della richiesta di dimissioni per iscritto di consiglio di amministrazione e collegio sindacale, Corioni non può accontentarlo: una società non può permettersi una simile «vacatio». Se si tratta d´altro, Manenti assicura di non ricordare quali documenti siano: «Se ne occupano i professionisti». In ogni caso, se l´imprenditore che vuole acquistare non rinuncia a quelle carte supplementari, Corioni può scegliere se fornirle (dovrebbe farle preparare dai suoi professionisti) o considerare la richiesta inopportuna. In un modo o nell´altro, un rallentamento ci sarebbe.
[...] Se l´affare non si farà, Corioni dovrà decidere se svincolarsi pubblicamente o proseguire semplicemente l´attività. Da capire poi, qualora l´affare sfumasse, quale peso potrà avere il contratto preliminare firmato lunedì 30 dicembre negli uffici della Saniplast. La prova che Corioni, se è vero (come dice) che non ci ha mai creduto fino in fondo, di sicuro ci ha sperato e ci spera. Tanto che finora non ha voluto svincolarsi in alcun modo.
Questa sera, intanto, è in agenda il direttivo di Aib. La questione-Brescia non è all´ordine del giorno. Ma un piano «B» per provare a mettere insieme imprenditori bresciani interessati, in caso di mancata cessione del club a Manenti, potrebbe non essere fantascienza.
 
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view post Posted on 21/1/2014, 23:52     +1   -1
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Nooooo gli ha dato la sòla, chi se l'aspettava? :unsure:

Il Brescia ora scende in campo «I soldi? Non ci sono ancora»
Ma non si chiude la porta a Manenti: «Nessuna preclusione per chiudere una trattativa» Ieri il presidente Corioni dalla squadra: «Deve pensare solo a vincere sabato a Lanciano»
Avanti con la famiglia Corioni, ma porte aperte ad eventuali nuovi acquirenti. Agli attuali e ad altri.
È il succo della presa di posizione del Brescia, la prima 22 giorni dopo il primo incontro in Saniplast tra il presidente biancazzurro Gino Corioni e l´amministratore delegato di Mapi Group Giampietro Manenti. L´inizio della trattativa per il passaggio di proprietà del Brescia Calcio.
La nota, pubblicata sul sito internet della società, è estesa in un linguaggio buro-giuridico. I soldi, promessi da Manenti sui conti aperti a Ubi Banca? «Ad oggi - si legge - non risulta alcun accredito bancario volto all´acquisizione della società calcistica». [...]
Ed è per questo che il presidente al «San Filippo» ha parlato alla squadra alla ripresa della preparazione. Che cosa ha detto a Bergodi e ai giocatori? Li ha invitati a «mantenere salda la concentrazione in vista dell´importantissimo incontro di sabato a Lanciano», la conclusione del comunicato del Brescia.
Corioni ha parlato per una ventina di minuti, poi è tornato a Ospitaletto ed è andato al solito bar per una partitina a briscola. Non un comportamento da chi deve chiudere con urgenza un´operazione da decine di milioni di euro. Intercettato all´uscita e richiesto della possibilità di un colloquio imminente con Manenti, ha risposto: «Manenti non è la mia fidanzata». Sull´affare: Io sono sempre ottimista». Sulla giornata: «Ho trascorso il tempo a giocare a carte, ho anche perso...». L´affare si farà? «Vedrete».
Già, si vedrà. Si attende sempre l´ok di Ubi Banca per l´arrivo dei soldi promessi da Manenti per diventare il nuovo presidente del Brescia. Si attende soprattutto chiarezza: perchè l´amministratore delegato di Mapi Group è disposto ad acquistare il Brescia, una società con uno stadio da vergogna e senza immobili di proprietà, per un prezzo spropositato, 43 milioni di euro?
Chi sono gli investitori che hanno promesso «100 milioni di euro subito per la squadra»? E possibile che un bonifico impieghi così tanto per viaggiare dalla Germania all´Italia? Il problema dei treni non in orario? Sciopero dei controllori di volo? [...]
Il termine del 20 gennaio, fissato da Manenti a suo tempo, è passato. Di rinvio in rinvio, ci si avvicina a Lanciano senza parlare minimamente di calcio.

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[Fra l'altro fa ridere il continuo parlare dei giocatori che sono destabilizzati da questo clima... ma che gliene frega a quei ragazzi che pensano solo a pettinarsi alla moda e alle veline?]


E Manenti aggiorna l´agenda: «Mercoledì, oppure giovedì»
«Bonifico effettuato, il denaro arriverà. Ma ultimatum non ce ne sono»
Niente soldi, nessun incontro. Ieri pomeriggio, mentre Gino Corioni giocava a briscola con gli amici, evidentemente conscio di non avere un´operazione multimilionaria da chiudere a minuti, Giampietro Manenti si informava sull´arrivo del bonifico sui conti Ubi che nei giorni scorsi aveva dichiarato di avere aperto. Senza trovare riscontri positivi.
«Il bonifico è stato effettuato, ma i soldi non sono arrivati – spiega l´amministratore delegato di Mapi Group -. Pensavo arrivassero in giornata. Verificherò martedì mattina. Comunque una cosa è sicura: i soldi sono partiti». La triangolazione sarebbe Ucraina-Germania-Italia. «Non ho avuto modo di accertarmi di persona: fino a martedì compreso ho altri impegni, non posso essere a Brescia – aggiunge Manenti -. Mercoledì sarò libero e potrò incontrare chiunque voglia vedermi».
Ma non doveva essere ieri il giorno decisivo? Niente appuntamenti Corioni-Manenti in banca né altrove, niente passaggio del Brescia sotto le insegne Mapi.
«Ma non è una cosa così facile da fare, un cambio di proprietà di una società di calcio – precisa l´aspirante acquirente -. Ci sono dei tempi tecnici da rispettare. Occorre pazienza. Sono convinto che l´operazione si possa fare».
Una settimana fa la convinzione era granitica. «Chiudiamo entro il 20». Ma entro il 20 non si è chiuso nulla. «Non facciamo polemiche inutili - si inalbera Manenti -. I soldi ci sono, i tifosi possono stare tranquilli. Si tratta di investimenti importanti, vorrei ricordarlo. Entro una settimana chiuderemo. Non ci sono ultimatum, il comunicato del Brescia dice tanto e dice nulla... Io spero di farcela entro giovedì, per andare da presidente alla riunione della curva Nord, e poi ci vediamo sabato a Lanciano. Finora abbiamo firmato soltanto un contratto preliminare». Che non sarebbe firmato da Corioni nell´ultima pagina. «La trattativa prosegue senza problemi, le scadenze le stiamo rispettando: trattiamo da 20 giorni, 15 sono stati di vacanze, se chiudiamo un giorno o due dopo non succede nulla... Ma leggere certe cose può far passare la voglia di trattare».
[...]


Sì ma adesso però basta, ha fatto il pagliaccio, c'ha fatto ridere per un mese, adesso la smetta. :rotfl:
 
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view post Posted on 24/1/2014, 20:55     +1   -1
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Niente, sono finite le baggianate.
Il 22 si titolava:
Brescia, pazienza agli sgoccioli: «Il bonifico ancora non si vede»
[...]

Il 23, giovedì - termine ultimo di scadenza:
Brescia, un´altra fumata nera «Ma adesso bisogna ripartire»
La prima offerta di Manenti risale a metà novembre: da allora è stato un continuo rinvio L´ultimo ieri. Il presidente Corioni: «Stiamo a vedere ma non possiamo più stare fermi»
[...] Manenti ancora ieri, nonostante un´altra giornata passata nella vana attesa dei 43 milioni di euro promessi per rilevare il Brescia, ha parlato da presidente: «Il mercato? Lo facciamo insieme: chi sta lavorando nel Brescia adesso, rimarrà anche con me».
Ma che titolo ha Manenti per parlare così? È già il proprietario? L´uomo-mercato, Andrea Iaconi, deve ascoltare solo il proprietario legittimo del Brescia, che fino a prova contraria è ancora Gino Corioni. Si spera lo dica, forte e chiaro, nella conferenza stampa di questa mattina.
Ogni volta che apre bocca l´amministratore delegato di Mapi Group rischia di creare una confusione che non può non danneggiare società e squadra: «Anche se non sarò presidente, andrò a Lanciano. E se potrò anche all´incontro con i tifosi». Che è stasera.
Il signor Manenti è libero di andare a Lanciano. Ma cosa farebbe? Si limiterebbe a una presenza in tribuna? Andrebbe in ritiro dalla squadra,in assenza del presidente Corioni? I giocatori come si dovrebbero comportare di fronte a una persona senza alcun ruolo all´interno del Brescia? E dai tifosi cosa ci va a fare? In che veste? A che titolo?
[...] Finora dal fronte Mapi solo fumate nere. Solo parole, da parte di Manenti, che dal 30 dicembre, dal primo faccia a faccia con Corioni alla Saniplast, parla senza dire niente. E da ancor prima promette senza mantenere.
Ormai i rinvii dell´ad di Mapi Group sull´arrivo dei soldi, i 43 milioni di euro pattuiti per rilevare il Brescia Calcio, non si contano più. La prima offerta risale addirittura a metà novembre. Dicembre conta le date del 15, del 27 e del 30 come termine per l´arrivo dei soldi. E nel 2014 la musica non è cambiata: prima il 7 gennaio, poi il 15, poi ancora il 20. Ma i conti all´Ubi sono stati aperti solo il 16 gennaio.
Di rinvio in rinvio, il tempo passa. Tutto bloccato, il mercato in primis. E dopodomani riparte il campionato. Si gioca, tanto per non dimenticarlo. E Manenti per ora è solo un aspirante acquirente con i conti bancari aperti ma vuoti.


E Ubi inizia a smarcarsi «Manenti? Mai conosciuto»
Polotti: «Noi spettatori attenti. Corioni troverà la soluzione migliore»
[...]
«Non conosco Manenti», l´ammissione di Franco Polotti, presidente del Consiglio di gestione dell´istituto di credito sponsor del Brescia. Una frase veritiera, visto che nessuno a Ubi ha mai visto o parlato con il potenziale acquirente del Brescia. L´unico che l´ha incontrato, finora, è stato il consigliere delegato Victor Massiah, l´uomo che ha dato a Corioni il via libera per trattare.
[...]


E oggi:
Corioni pronto a voltare pagina «Brescia, andiamo oltre Mapi»
«Non ho visto soldi: discorso chiuso, spero che qualche imprenditore bresciano mi aiuti» Manenti assicura: «Il denaro sul mio conto ora c´è». Ma il club di via Bazoli non ha riscontri
Adesso chi ci crede più? Gino Corioni no. Non si illude che i soldi promessi tante volte da Giampietro Manenti siano in arrivo. Non vede dietro l´angolo la cessione del Brescia, anche se l´amministratore delegato di Mapi Group continua a ostentare fiducia. Addirittura rilancia assicurando che i soldi necessari per l´acquisto, a suo dire in viaggio da venerdì, sono finalmente arrivati. Dove, esattamente, non si sa. Il che contribuisce al pessimismo ormai dichiarato del presidente biancazzurro.
«Per me, dopo tanti giorni, è un discorso chiuso: non ci spero più - ammette Corioni, che non nasconde la delusione e medita sull´opportunità di svincolarsi anche per iscritto -. Ho atteso a lungo. Ormai penso di dover andare oltre».
Manenti la pensa diversamente. Per lui i soldi ci sono: «Ci sono sempre stati - assicura con tono deciso -. A che punto siamo col bonifico? Procede. L´importo è arrivato, accreditato in banca sui conti di Mapi». Ma da Ubi filtra subito che di quei soldi non c´è traccia, sui conti aperti per la società di Nova Gorica. E al Brescia non risulta che siano arrivati da nessuna parte. «Preciso: sono su un mio conto personale - aggiunge Manenti -. [ :rotfl: ] Tutto procede come previsto. Adesso siamo al 50 per cento dell´operazione. Questo venerdì è il giorno decisivo. In tarda mattina sentirò telefonicamente Corioni, così potremo fissare l´appuntamento per il closing. Poi ci vedremo nel pomeriggio, o sabato. Io girerò i soldi dal mio conto e chiuderemo l´operazione».
[...] Può invitare all´ottimismo una trattativa illuminata dai riflettori lunedì 30 dicembre, con un contratto preliminare esibito davanti a fotografi e telecamere, ma che si è trascinata fra un rinvio e l´altro per quasi un mese? Manenti ha detto di avere amici in Ucraina per investimenti da centinaia di milioni di euro, ma non ha ancora acquistato nulla. Né il Brescia né tantomeno le Cartiere Pigna (e nemmeno la Pro Vercelli): precedenti recenti (2013) che facevano e fanno riflettere. «Sarò alla riunione dei tifosi della Curva Nord da presidente», diceva una settimana fa rinviando l´appuntamento con gli ultras. Ieri sera alla riunione non si è visto. Prossima tappa in agenda, Lanciano: «Non mancherò», ha assicurato.
Corioni pensa a Lanciano, ma non spera di ritrovare sugli spalti dello stadio Biondi un Manenti con tutte le carte in regola per acquistare il club. «Non ci ho mai creduto e l´avevo detto, ma sperare sì, ci speravo - ammette il presidente -. Non so perché Manenti abbia messo in piedi tutto questo, se non ha soldi da investire. Me lo sono chiesto anch´io. Il denaro arriverà? Non me l´aspetto più. Penso al Lanciano perché voglio vincere in campionato. Se penso al futuro, mi auguro che qualche imprenditore bresciano possa e voglia, finalmente, darmi una mano».



I soldi ci sono... ah no aspettate, sono sul conto personale :rotfl:
E' come chi cerca di acquistare qualcosa dicendo che ha i soldi in tasca ma non tirandoli fuori.

Re imperituro dei baiocconi, secondo me il senso di tutto questo era perché voleva che sull'Orinatoio gli si desse del baioccone.
 
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view post Posted on 26/1/2014, 11:20     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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Questa è di ieri:

Manenti: «Vado a Lanciano» Corioni: «Paghi il biglietto»
L´aspirante acquirente: «Sarò allo stadio. I soldi? Arriveranno a fine mese» Il presidente: «Non ci credo più. Sarà alla partita? Da noi nessun accredito»
Dopo le versioni discordanti sul bonifico («è arrivato»; «non mi risulta»), tra Giampietro Manenti e Gino Corioni (nell´ordine delle frasi) adesso è botta e risposta a distanza.
Interpellato da Bresciaoggi nel tardo pomeriggio di ieri, l´amministratore delegato di Mapi Group rivela: «Questa mattina (ieri; ndr) ero in città e ho incontrato Corioni. Poi sono partito per Lanciano, voglio rivedere la squadra da vicino. Sarò in tribuna, la mia presenza si limiterà alla partita. Ne approfitterò per andare a far visita e passare una bellissima serata con vecchi amici abruzzesi. Subito dopo la gara, tornerò a casa e continuerò la trattativa».
Dalla Club House di Mompiano, dove ha pranzato con la squadra tra l´allenamento di rifinitura mattutino al «San Filippo» e la partenza in treno della squadra per l´Abruzzo, Gino Corioni ha ordinato perentoriamente: «Nessun accredito a Manenti. Se vuole vedere la nostra partita con il Lanciano, si paghi il biglietto»
Tornando alle parole di Manenti, se il parametro è l´annunciata presenza alla riunione di giovedì sera dei tifosi della Nord, allora al «Biondi» non ci sarà traccia dell´aspirante acquirente del Brescia: «Ma io non sapevo nemmeno dov´era la riunione - si difende Manenti -. Ci sarei andato volentieri. Giovedì sera tornavo da Verona con moglie e figlio, ero sulla strada». Invece, dai tifosi della Nord, nessuna traccia dell´amministratore delegato di Mapi Group.
L´incontro tra Corioni (padre o un rappresentante della famiglia?) e Manenti, invece, sarebbe avvenuto in mattinata. Sul luogo le versioni sono contrastanti: chi dice nell´abitazione del presidente a Ospitaletto, chi in città. Un faccia a faccia in cui Manenti avrebbe chiesto ancora qualche giorno a Corioni: «I soldi sono sul mio conto personale - ha assicurato l´uomo Mapi -, ci vuole solo un altro po´ di pazienza». E in serata ha fissato una nuova scadenza: «Per la fine del mese sarà tutto a posto. Al massimo per il 2 febbraio».
[...] Manenti, invece, rilancia. Annuncia la sua presenza allo stadio «Biondi». A che titolo non si sa ma è senz´altro una presenza inopportuna. Troppa luce dei riflettori per un personaggio spuntato dal nulla e che, dal 30 dicembre, parla tanto (troppo) senza dire niente. V.C.


Questa invece di oggi riguardo alla partita di ieri, li sta tirando per il culo tutti, è un mitomane :rotfl:
Manenti l´«uomo invisibile» continua a raccontare favole
A Lanciano nessuno lo vede allo stadio ma lui insiste: «Ero seduto in gradinata» Biglietto al risparmio dopo i milioni sbandierati? Gli ultras l´hanno già scaricato
Da Brescia fino all´entroterra abruzzese con un solo pensiero: dove sarà?
L´aveva promesso: «Sarò a Lanciano» e, non pago della semplice dichiarazione d´intenti, aveva calato il carico da undici aggiungendo: «Da neo presidente».
E allora i tifosi l´aspettano e i giornalisti lo cercano. C´è chi, facendo un po´ di confusione, è finito a Foggia seguendo una Skoda dello stesso colore dell´uomo di Bollate, vista sfrecciare sull´autostrada Adriatica!
[...] L´ufficio stampa della Virtus Lanciano conferma: nessuna richiesta di accredito è arrivata a nome di Giampietro Manenti. Se fosse arrivata, sarebbe finita nel cestino e lui, il Manenti, sarebbe passato per un improvvido portoghese che cercava di scroccare un biglietto senza avere diritto alcuno. Gino Corioni era stato chiaro: «Nessun accredito su carta intestata del Brescia Calcio a nome di questo signore». Messaggio presidenziale implicito: se vuol vedere il Brescia che si compri il biglietto, prima di comprarsi la squadra.
Manenti latita. Anche il telefono suona a vuoto. Poi una luce nel buio: il cellulare contattato a fine partita dalla redazione di «Bresciaoggi» risponde: Manenti era allo stadio! «Non ero in tribuna ma in gradinata, ospite di amici - assicura -. Peccato, abbiamo sofferto. La prossima è una bella settimana: si avvicina il closing. L´avevo detto, no? Fra il 15 e il 30 gennaio. Ci sono state lungaggini per i documenti, ma cosa vogliamo farci? Le persone si prendono così come sono o si ammazzano».
Diavolo di un presidente in pectore! A Lanciano, a suo dire, avrebbe risparmiato: 20 euro fra i Distinti piuttosto di 45 in Tribuna centrale, dopo le milionate promesse un mese fa.
Può Manenti aver fatto fessi tutti: giornalisti, tifosi e dirigenti? Può aver dribblato così, fra i Distinti, anche la Tessera del tifoso? S´è poi messo una sciarpa rossonera sulla ormai famosa giacca a vento blu per mimetizzarsi? Avrà maledetto tutta quella pioggia (ma davvero se l´è presa?), l´arbitro che ha cacciato Coletti, Piccolo quando ha fatto gol? Di certo non può essersi divertito molto. Si consoli: anche Gino Corioni non si sta divertendo ultimamente. E non solo per le prestazioni della squadra.

Adesso lo tirano per il culo anche i giornalisti e i tifosi, che per 15 giorni c'avevano creduto :rotfl:
 
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