Nazionali assurde e assurdità nazionali, Le maledizioni della dèa Eupalla

Va bè, chiamiamola anche minchizzazione o cagniliporchiddeusizzazione, il concetto è solaro (con la o finale, viene da Pollino).

Va qua che abietto!

Ma l'andorrano numero 12 è uno hobbit!

Al di là delle cazzate colombiane, a Doha - tra esultanze in mezzo al campo di sceicchi- gioca Spagna-Uruguay, due squadre bellissime. La Spagna è la migliore al mondo, hanno una velocità pazzesca e arrivano in porta con 3 passaggi.
L'Uruguay non mi spiego come faccia, dato che ha un bacino di 3,5 milioni di abitanti, è una tra le migliori nazionali e in passato ha vinto 3 mondiali di fila (2 olimpiadi quando non c'erano i mondiali e i primi mondiali, poi quello storico del '50). Hanno una squadra giovane e forte.

I prossimi mondiali, anche per via del clima (inverno temperato) hanno molta possibilità di essere bellissimi. C'è il Brasile che è uno dei peggiori di sempre ma farà di tutto per arrivare alla fine, c'è l'Argentina di Messi galvanizzata anche dal fatto di fare uno scherzetto ai rivali storici, c'è la Spagna, l'Uruguay, c'è la Germania che è giovane e tutte le volte arriva minimo in semifinale, c'è l'Inghilterra che ha voglia di rivincita, l'Olanda, l'Italia che secondo me c'è possibilità che andiamo con uno squadrone.
Poi sarebbe bello una sorpresa, ad esempio una squadra asiatica o una africana che arrivi in finale. Ok, è già successo ai mondiali nippokoreani, ma sappiamo tutti come sono arrivati , oppure gli USA. Boh, vedremo.

Assolutamente non disprezzo gli infelici!

Anzi, io tifo Tahiti alla Confederation Cup 2013. Riporto un bellissimo articolo della "Gazzetta" di oggi:
Tahiti, qui il calcio è un hobby «Da noi vince chi trova lavoro»
I polinesiani al debutto contro la Nigeria. Il ct Etaeta: «Siamo contadini, camionisti e disoccupati. Ma chiediamo rispetto»
«Uno dei miei giocatori è un professore di educazione fisica con l’hobby per l’alpinismo. Spesso si alza alle quattro di mattina e va a scalare le montagne. Nei giorni scorsi si è lamentato perché nel calcio ci si allena poco, sempre nelle ore più fresche e con i massaggiatori a bordo campo». Eddy Etaeta sorride. Lui è il «papà» della nazionale di Tahiti. Così lo chiamano i suoi allievi, l’autista, il dirigente accompagnatore e tutti i componenti della comitiva polinesiana. Guadagna poche migliaia di euro e passeggia nella hall dell’albergo con l’aria incantata di chi è in vacanza a Disneyland. «Noi siamo diversi. Rappresentiamo 250 milioni di persone che vivono il calcio da dilettanti. Nella mia nazionale c’è un solo professionista, Vahirua. Gli altri sono camionisti, contadini, professori di educazione fisica. E, purtroppo, ci sono nove ragazzi disoccupati. La nostra vittoria non è battere la Nigeria, ma tornare a Papeete e trovare loro un posto di lavoro».
[...] Si sono allenati un paio di giorni utilizzando degli altoparlanti che sparavano i cori della tifoseria brasiliana. Un trucco per cercare di abituarsi a una platea per loro inimmaginabile. In Polinesia si esibiscono davanti a poche centinaia di persone. Oggi saranno più di cinquantamila. E anche dal punto di vista tattico sono originali. Uno schema sui calci d’angolo prevede sette uomini piazzati sulla linea di porta e il portiere qualche passo avanti. Riusciranno a disorientare gli avversari? Il modulo base invece dovrebbe essere un 4-5-1. Un bunker nel tentativo di restare credibili in un torneo dove si sentono un po’ la Cenerentola amata da tutti e un po’ un elemento di disturbo. «Non saremo ridicoli», assicura Vahirua, l’unico professionista. Un passato nel calcio francese e un presente in Grecia. Invitando però tutti a non soffermarsi troppo sul soprannome che accompagna la nazionale di Tahiti: «Toa Alto», cioè i Guerrieri di Ferro. Lo stesso cittì lancia già un appello alla Spagna. «Non sarebbe degno della squadra più forte del pianeta umiliare gli avversari. E io non vedo l’ora di vedere in azione Iniesta. In televisione mi ha sempre fatto innamorare. E poi toccheremo il prato del Maracanà...». Molti dei dirigenti al seguito hanno dovuto prendere le ferie: la federcalcio di Tahiti ha solo tre dipendenti a tempo pieno. La speranza è che l’effetto Confederations accenda la passione per il calcio in Polinesia. Per il momento è molto più amato il rugby. E la gente impazzisce per una corsa che viene effettuata per le vie di Papeete portando dieci chili di frutta appesi a della canne di bambù. «Intanto proviamo a mettere paura alla Nigeria», spiega il simpatico Eddy. «Dobbiamo batterci come undici leoni. E con l’allegria di chi comunque ha già vinto prima ancora del fischio d’inizio». Una curiosità per chiudere: scommettendo 10 euro su Tahiti si potrebbero portare a casa 50.010 euro. Tutto sommato, anche poco.



(Simon Peter avrà storto il naso all'appello fatto alla Spagna, che in effetti non me l'aspettavo)

6) Cavani è un grandissimo giocatore, più di quanto pensassi. Non che lo sottovalutassi, solo che non l'avevo mai visto giocare una partita e pensavo fosse un bravo finalizzatore. Invece è un anche un attaccante di movimento, di sacrificio, che scende fino in difesa (spettacolare la scivolata alla Maldini!)
7) Avrei gradito una vittoria dell'Uruguay.
8) Bila vs furie rosse: io ci credo.
9)
(ok ok, è la stessa gif di Khistianu Hhhonaldu con scritto Neymar)

Infatti non si capisce perché ha giocato 90' quando già a inizio del secondo tempo non ne aveva più Probabilmente è un monumento nazionale.


Però si vede in tutte le categorie, anche quando vado a vedere il Lumezzane. Se io fossi un arbitro - trovarmi accerchiato da nerboruti giocatori che urlano e spingono - mi incazzerei di brutto.


Sta bene. Ma occhio a non sottovalutarlo questo Brasile, che non è spettacolo ma ha giocatori "europeissimi" tipo Fred, Oscar, il ragazzino del Mineiro entrato nel secondo tempo, Paulinho, inoltre là dietro c'è Thiago Silva, l'hai visto come ha giocato ieri?, si mette dietro il primo difensore (che viene spesso saltato) e chiude il 100% delle volte. Il tutto abbinato alla classe dell'evanescente Neymar, che può essere tanto un valore aggiunto in una squadra come questa, quanto sarebbe stato un valore tolto in una squadra dall'alto tasso tecnico!


Già, peccato in Spagna che è il campionato più "leggero" per gli attaccanti. L'avrei gradito in Italia contro Legrottaglie o Aronica. Hai visto quando ha indecorosamente simulato una gomitata? E' proprio uno di quei giocatori-divetti evanescenti che mi indispongono. Almeno Khistianu Honaldu è forte, questo è anche una specie di Morfeo, manco Edmundo (che dalla sua aveva una potenza e un agonismo spettacolare... fin troppo). Vediamo un po' cosa combina in Spagna adesso.


Già, anche se Adriano lo ricordo per quella volta che il diciottenne Strasser l'ha cavato da terra in un Milan-Inter del trofeo Tim estivo. Ahahahaha Strasser lo vorrei titolare sempre, mi sembra Diawara del Torino.
Hulk non ho capito bene ieri in che ruolo ha giocato, perché se gioca sempre in quel ruolo, le sue caratteristiche mi paiono sfrondate di netto. Cioè, uno così sulla fascia? Boh.