Musica brasiliana e portoghese, Ma non il fado

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view post Posted on 6/3/2024, 22:40     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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Vorrei che PeterFly mi stronchi questa canzone con uno dei suoi interventi caustici:

CITAZIONE
Me Dê Motivo
É, engraçado, as vezes a gente sente, e fica pensando
que está sendo amado, que está amando
e que encontrou tudo o que a vida poderia oferecer.
E em cima disso, a gente constrói os nossos sonhos,
os nossos castelos, e cria um mundo de encanto onde tudo é belo,
até que a mulher que a gente ama vacila e põe tudo a perder,
e põe tudo a perder...

Me dê motivo pra ir embora,
estou vendo a hora de te perder.
Me dê motivo, vai ser agora,
estou indo embora, o que fazer?
Estou indo embora, não faz sentido
ficar contigo, melhor assim.
E é nessa hora que o homem chora,
a dor é forte demais pra mim.

Já que você quis assim, tudo bem,
cada um pro seu lado, a vida é isso mesmo.
Eu vou procurar e sei que vou encontrar
alguém melhor do que você.
Espero que seja feliz no seu novo caminho.
Ficar contigo não faz sentido, melhor assim.

Me dê motivo, foi jogo sujo
e agora eu fujo pra não sofrer.
Fui teu amigo, te dei o mundo,
você foi fundo, quis me perder.
Agora é tarde, não tem mais jeito,
o teu defeito não tem perdão.
Eu vou à luta, que a vida é curta,
não vale a pena sofrer em vão.

Pode crer, você pôs tudo a perder,
não podia me fazer o que fez
e, por mais que você tente negar, me dê motivo.

Pode crer, eu vou sair por aí
e mostrar que posso ser bem feliz:
encontrar alguém que saiba me dar,
me dar motivo,
me dar motivo...

Dammi un motivo
È divertente, a volte lo sentiamo, e continuiamo a pensare che siamo amati, che amiamo e che abbiamo ottenuto tutto ciò che la vita poteva offrirci. E oltre a ciò, costruiamo i nostri sogni, i nostri castelli, e crea un mondo incantato dove tutto è bello, finché la donna che amiamo tentenna e spreca tutto, e spreca tutto...
Dammi un motivo per andarmene via, non vedo l'ora di perderti. Dammi un motivo, dammelo subito, me ne sto andando, cosa fare? Me ne vado, non ha senso restare con te, meglio così. Ed è in questi momenti che l'uomo piange, il dolore è troppo forte per me.
Visto che hai voluto così, va bene, ognuno per la propria strada, questa è la vita. Cercherò e so che troverò qualcuna migliore di te. Spero che tu sia felice nel tuo nuovo percorso. Stare con te non ha senso, è meglio così.
Dammi un motivo, hai giocato sporco e adesso scappo per non soffrire più. Sono stato tuo amico, ti ho dato il mondo, [ma] sei andata a fondo, mi hai voluto perdere. Adesso è troppo tardi, non c'è altro modo, il tuo difetto è imperdonabile. Io mi rimetto in gioco, dato che la vita è corta, non vale la pena soffrire invano.
Puoi credermi, hai gettato tutto alle ortiche, non potevi fare ciò che mi hai fatto e, per quanto tenti di negarlo, dammi un motivo.
Puoi credermi, andrò là fuori e dimostrarò che posso essere molto felice: troverò qualcuno che sappia darmi, dammi un motivo, dammi un motivo...
 
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view post Posted on 8/3/2024, 02:14     +1   -1
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[QUOTE=Gioppino Tregozzi,6/3/2024, 22:40 ?t=49062097&st=150#entry464892723]
Vorrei che PeterFly mi stronchi questa canzone con uno dei suoi interventi caustici:
[QUOTE]


Essendo chiamato in causa non mi esimerò dallo
spendere due parole, anche se ben poco caustiche.

Grazie ad un particolareggiato dossieraggio che
mi è stato fornito da un fidato amico sudamericano,
sono venuto a conoscenza delle tristi vicissitudini
patite dal povero Tim nel corso della sua misera vita.
Nacque a Morro do Adeus, la più malfamata favela di Rio,
ed era il diciottesimo consecutivo figlio maschio.
Sua madre, spossata dalle gravidanze e dalla vita grama,
ben presto non sarebbe più stata in grado di portare
avanti la sua professione ereditata da 12 generazioni
e per questo necessitava una figlia femmina da poter
instradare, quanto prima possibile, all'antica arte.
Purtroppo, il diciannovvesimo parto mise al mondo un
altro figlio maschio. Il padre allora fu costretto a
vendere un rene del terzogenito e col ricavato comprò
due vecchie colt messicane con le quali sterminò quasi
tutta la famiglia prima di cadere, zuppo di mescal, dentro
una betoniera che miscelava pasta di coca, pregiudicandone
la qualità del lotto (che fu comunque ugualmente venduto)
Dalla strage si salvarono solo il terzogenito Reno, il
quale morì di setticemia due settimane dopo, l'ottavo di
nome Paco che sparì per molti anni e Tim che durante il
tragico fatto si salvò cadendo in un cassonetto verde.
Così a tre anni Tim entrò in un orfanotrofio a San Josè
do Rio Pardo. A causa di una disfunzione del metabolismo
pesava 71 chili e questo era causa di feroci scherzi e
dileggi da parte degli altri bimbi ed anche delle suore
educatrici. Un giorno, stremato, si addormentò sul banco
di scuola. Si risvegliò tra gli sghignazzi generali:
gli avevano incollato due orecchione e una proboscide di
cartapesta e in testa un cappellino conico con la scritta
"dumbo". Questo fatto lo destabilizzò completamente e si
isolò definitivamente passando le sue giornate in riva
alle acque reflue dell'istituto architettando atti malsani.
Fortunatamente fu distolto dai suoi propositi dal suo primo
e vero amico della sua vita, un capibara marrone di 60 chili.
Gli diede il nome di un personaggio di un fumetto che
aveva visto in camerata: Charlie. Finalmente anche per Tim
ci furono momenti spensierati finchè vennero scoperti dal
cuoco del refettorio che tramutò Charlie nel protagonista
dello spiedo per la festa di indipendenza del 7 settembre.
La vendetta della comunità dei capibara non si fece attendere,
in due giorni rasero al suolo l'orfanotrofio, si salvò solo Tim.
Visse due anni con i roditori cibandosi di canna da zucchero.
Nel dicembre '59 la grande alluvione spazzò via la colonia.
A 17 anni pesava 210 chili e venne imbarcato a Maceiò su un
bastimento che contrabbandava melassa, con la mansione di zavorra
mobile stabilizzatrice, lo sbarcarono senza motivo e senza paga
a Wilmington in Nord Carolina. Vagabondò 4 anni per gli States
vivendo stentatamente di espedienti e abigeato. Nel '63 fu
arrestato per furto di 200 grammi di marshmallow e, non avendo
documenti, fu rimpatriato in Brasile. Qui millantò capacità
musicali prima come batterista e poi come chitarrista ma in
entrambi i casi la finzione non resse e si ritrovò a dover
frugare nei cassonetti alla ricerca di qualcosa di edibile.
Un giorno, mentre era intento in tale miserabile pratica,
venne incredibilmente riconosciuto dal fratello maggiore Paco
che nel frattempo era diventato il femminiello preferito di un
potente narcotrafficante (del quale ometto il nome per codardia)
La storia di Tim commosse profondamente il boss che lo prese a
benvolere, colpito soprattutto dal suo timbro di voce che gli
ricordava il muggito di certi grossi roditori ghiotti di canna
da zucchero. E fu così che, grazie al suo status, impose Tim
come cantante in tutte le sagre dell'immenso Paese, infatti in
dieci anni si esibì in più di 3600 piccole località brasiliane.
Il suo agente era un luogotenente del padrino criminale il quale
organizzava il tour anche e principalmente in funzione delle
trattative inerenti i loro loschi traffici, Tim era l'inconscio
alibi per i vari spostamenti e veniva pagato con bottiglie di
mescal artigianale e delle polverine bianche. Purtroppo nel '73
perse ogni protezione in quanto il boss e l'agente passarono a
miglior vita in circostanze poco chiare. Il cantante apprese la
notizia quando si trovava a Nova Friburgo e cadde in una profonda
prostrazione, qui si adattò al pascolo delle capre e durante un
freddo pomeriggio venne assalito da una forte nostalgia che gli
fece cantare di getto una struggente canzone dedicata al suo vecchio
amico Charlie il marrone. Il suo tacitutno compagno di pastorizia
si chiamava Benito di Paula e grandissimo lo stupore di Tim l'anno
seguente nel sentire che la sua canzone era stata trasformata in
una allegra samba e diventata hit mondiale mantenendo però il nome
di "Meu amigo Charlie Brown" ancora oggi fonte di immensi diritti
d'autore (viene suonata ovunque a capodanno). Benito qualche tempo
dopo lo incontrò e per sdebitarsi regalò su due piedi a Tim 3
bottiglie di tequila artigianale che il nostro si tracannò in
28 minuti netti prima di svenire sul posto. Venne raccolto in
condizioni pietose da un ministro di culto della Società Teosofica.
Jorge, questo il suo nome, si prese cura dell'omone sconosciuto
erudendolo, per quanto possibile, sulla natura misteriosa della fede
ottenendo però scarsi successo in quanto Tim si sentiva intimamente,
e a ragion veduta, in fortissimo credito con il mondo intero.
Il prete cedette e, affascinato anch'egli dal vocione che gli
ricordava il muggito di certi grossi roditori ghiotti di canna
da zucchero, lo instradò come cantante nelle feste patronali del
Paese mettendo insieme un complessino, dilettantesco ma affiatato,
composto da ex malviventi tolti dalla strada da padre Jorge.
Per Tim fu vera rinascita e riuscì persino a perdere una settantina
di chili portandosi sui 130. Gli unici problemi glieli creava
Jorge che settimanalmente gli imponeva un nuovo elemento della
band molto spesso anche incapace di una qualsiasi capacità musicale.
Tim accettò suo malgrado la quinta corista (stonata come le altre)
ma alla sesta ex prostituta che gli fu ordinata tentò una ribellione
che fu però immediatamente sedata dagli adepti della setta mediante
l'applicazione di grossi elettrodi sugli avambracci in prossimità
dei gomiti causandogli piaghe dolorose e permanenti. La sesta corista
fu scritturata nel '78, vent'anni dopo il gruppo si esibì con 83
coriste, sei batteristi, 45 fiati vari, otto bassisti, altrettanti
chitarristi, 12 tastieristi e vari percussionisti che si alternavano
sul palco. Anche a Tim fu chiesto di suonare e lui scelse il flauto
traverso. Incominciò a prendere lezione da un immigrato tedesco che
si rivelò ben presto severissimo il quale, a ogni nota sbagliata, lo
stilettava ferocemente sulle tempie con un oboe di palissandro.
Ripiombato nello sconforto trovò nuovamente sollievo nelle bottiglie,
nella polverina e nelle torte despacito che divorava compulsivamente.
Morì di diabete a 56 anni tra le braccia del ritrovato fratello
Pachica (ex Paco) nella città marittima di Niteroi.

Tim dal vivo nel 1980 (mentre viene deriso dai fonici di palco)



Edited by Peterfly - 8/3/2024, 09:28
 
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view post Posted on 9/3/2024, 15:49     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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Sono rimasto commosso dalla tristissima vicenda del Maia, del quale si dice aver avuto molta sfortuna con le donne meno che a Milano dove, dopo una turnè particolarmente fallimentare, riuscì a procreare con molte donne. Si dice che i figli di costui siano riconoscibili per la pronunciata barriga e perché siano abili e pignolissimi musicisti.
 
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view post Posted on 9/3/2024, 20:46     +1   -1
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