Aforismi claudicanti, per donnette

Fredric Brown è un genio. Ho letto solo pochi racconti (due li ho messi qua https://orinatoio.forumcommunity.net/?t=49140991) e a 17 anni avevo la possibilità di puntare sulla fantascienza, Asimov etc, invece puntai su Stephen King (bella merda, dirai però in realtà i libri più datati sono davvero interessanti).


L'immaginazione è una vera avventura. Guàrdati dall'annotarla troppo presto perché la rendi quadrata e poco adattabile al tuo quadro. Deve restare fluida come la vita stessa che è e diviene. (Italo Svevo, da Saggi e pagine sparse, 5 giugno 1927)


Quante volte di notte i nostri proiettori sono serviti unicamente per far luce ai nemici usciti per soccorrere i feriti e seppellire i morti; potevamo annientarli, eppure un senso di pietà ci spingeva ad aiutarli (Enrico Toti, 1916) [Fra l'altro questo è un personaggio incredibile e stupendo, s'è fatto in bicicletta tutta l'Europa e gli mancava una gamba!]

"Avvicinatevi, Bertrand, e traducete a questo signore letteralmente tutto quello che io vi dirò: "La mia morte è la conseguenza di offese degne della mano che me le causava. Mi ero affidato al popolo britannico per assidermi al suo focolare. Contro ogni diritto delle genti mi si pose in ceppi... L'Inghilterra persuase i sovrani, cosí che il mondo assistette allo spettacolo inaudito di quattro grandi Potenze che si lanciano addosso ad un solo uomo. Come mi avete trattato su questo scoglio! Non vi è indegnità, non vi è orrore di cui non vi siate fatto una gioia di abbeverarmi... Con freddo calcolo mi avete lentamente assassinato! Il governatore miserabile era lo sgherro dei vostri ministri. Io muoio come la superba repubblica di Venezia... Lego l'obbrobrio e la vergogna della mia morte alla famiglia regnante d'Inghilterra ". (Napoleone dal Memoriale di S. Elena)

Che uomo, che uomo!, io lo detesto ma lo amo.

«L'era dell'intellettualismo ebraico è alla fine. Il trionfo della rivoluzione germanica ha liberato la strada. Il futuro Uomo Tedesco non sarà solo un uomo di libri, ma anche di carattere ed è a questo fine che vogliamo istruirvi: per avere già in età giovanile il coraggio di guardare diritto negli occhi la spietatezza della vita, di ripudiare la paura della morte e ritrovare così il rispetto della morte. Questa è la missione della gioventù e perciò voi fate bene ad affidare alle fiamme i rifiuti intellettuali del passato. Si tratta di un'impresa simbolica forte, e grande, che proverà a tutto il mondo che le basi intellettuali della Repubblica di Novembre sono state rovesciate, ma che dalle loro rovine sorgerà vittorioso un nuovo spirito». (Joseph Goebbels, 10 maggio 1933)