CITAZIONE (Ferraù @ 15/2/2016, 21:18)
Boia, ho appena finito il flash con Laguna Loire. Sono magnifici questi intermezzi di banale quotidianetà a cui ti fanno assistere nel gioco, sopratutto quando poi a due isolati ti trovi ad affrontare creature apocalittiche in scontri che sembrano avvenire come se fossero nulla di eccezionale. Il problema è che gli scontri durano spesso un fracco di tempo, se vuoi velocizzarli pensi ad usare i GF, ma per vedere tutta l'animazione dell'attacco, che non puoi skippare, comunque ci mette il suo tempo
Sì però d'altronde è un gioco, non un film
Comunque sì, c'erano flashback spettacolari. A me era piaciuto molto FFVIII, però c'è da dire che è stato il primo che ho giocato, e una volta su GamesRadar un tizio disse una cosa intelligente, dicendo che di solito il Final Fantasy che si apprezza di più è il primo.
CITAZIONE (Cough Ferati @ 15/2/2016, 21:54)
Un'altra cosa completamente senza senso era la pagella dei SeeD che teneva conto di CAZZATE IMMANI, tipo se scegli di saltare dalla rupe insieme a Selphie invece di scendere per il sentiero ti tolgono un voto, oppure all'inizio del gioco se dai la risposta sbagliata alla domanda "ti fa male la testa?". Tra l'altro non c'era nessun modo di capire come cazzo funzionasse se non leggersi la guida strategica.
Ahahahahah non me la ricordavo.
Ti ricordi invece quando trovavi giornaletti che ti insegnavano come costruire armi?
Poi una cosa da dire è che le città (purtroppo poche) di FFVIII sono le più belle di tutti i Final Fantasy. C'era il villaggio di Winhill che pareva uscito da una illustrazione delle fiabe di Andersen. Anche lì c'era un sottogioco insulso e abettante dove dovevi osservare gli anatroccoli che passavano e a un certo punto passava un chocobo e se avevi la Pocket Station (che vendevano soltanto in Giappone) lo dovevi catturare e far partire un sottogioco allucinante e terribile (nel senso di brutto: io l'avevo scaricato su un emulatore).
Bella anche la canzone, che non trovo.
Anche Dollet era fantastica, ragazzi, presentava una commistione di elementi azzeccatissima (post-punk e romanticismo ottocentesco) e c'era un sottogioco assurdo riguardante un pittore e un bambino (non ricordo altro). Poi c'era Fisherman Horizont che era interessantissima. Timber invece era una specie di New York fine Ottocento. Poi c'era quella di Rinoa che pareva un po' Tokyo e un po' Europa; anche lì c'è un flashback ridicolo dove lagunaloire lavorava in un bar.