Ho pescato da una casetta del libro questo libro:
La sposa bianca di Ousmane di Mariama Bâ.Vabbuono che la Mariama era amica di Leopold Sengor, ma un po' non e' colpa sua , ma tanto sì.
Se un libro che si intitolava "Un canto scalatto" viene tradotto in " La sposa bianca di Ousmane", fa cagare a prescindere .
Comunque e' la stessa storia di "Indovina chi viene a cena" che nel '67 forse aveva un senso.
Ma ripubblicarlo nel 1981 , postumo peraltro, e' un trifolamento di marroni che sta per portarlo nelle vette dei 5 libri clasidicati come puttanate abissali.
Al di sotto dell' 1 in serie C.
Devo trovare una chiave di lettura.... il padre della "bianca" forse assomigliava a suo marito ricco, diplomatico, stronzo e fedifrago... vedremo.
Mi sto ricredendo: da quando si sono trasferiti a Dakar, la francesina si sta smarronando alla grande e comincia a litigare con tutti, soprattutto con la suocera, e con i costumi senegalesi.
Sta diventando quasi divertente...
Poi finisce da schifo: la francesina va fuori di zucca quando il marito negro rigugge l' inttelletualismo europeo e si rifugia tra le cosce di una baldracca dei paesi suoi.
Che c'e' da salvare? La descrizione dei costumi senegalesi: non ho capito se per denigrarli per valorizzarli o e' solo una descrizione oggettiva.
Come scrittice vale zero.
Nel complesso quando si scannano fra di loro e' divertente.
Certo che se la francesina invace di ammazzare suo figlio se ne ritornava a insegnare in Francia , forse era meglio.
Nel complesso delirante: simpatiche le descrizioni antropologiche.
Serie B voto 3