Stessa categoria: presa per i fondelli
"In una serie di racconti di uno scrittore, prendiamo a caso quello di sopra tal Lowry, il libro con tutti i racconti vene venduto a 4 euro.
Poi viene una tal casa editrice, che prende un racconto per volta lo patina un po' e li vende a 6,50."
Lu Xun - Diario di un pazzo"Pubblicò due raccolte di racconti: Alle armi (呐喊, Nàhǎn) e Errare incerto (彷徨, Fǎnghuáng). Nella prima sono inclusi i celebri racconti: Diario di un pazzo (狂人日记, Kuángrén rìjì) del 1918 (manifesto del Báihuà 白话 - "Lingua volgare"), Kong Yiji 孔乙己 (Kǒng yǐjǐ) del 1919 e La vera storia di Ah Q (啊Q正传, Ah Q zhèng zhuàn) del 1921. "
Che comunque e' citato qua: I 101 libri migliori di sempre secondo Norwegian Book Club
Almeno in questo caso il libro e' decente, libro... il raccontino .
Da segnalare che comprato da Feltrinelli nuovo , pure scontato e spedizione inclusa, costa meno che usato su Ebay.
Veniamo a noi: evidentemente è una metafora. Ma di cosa?
Stavolta copio una recensione:
"Cosa ha voluto dirmi Lu Xun? Parecchie cose.
Quella che dopo la prima lettura sembrava la farneticazione disarticolata di un pazzo e che mi aveva indotto a pensare di essermi perso dei passaggi chiave, è evidentemente una critica feroce a qualcosa e a qualcuno che appaiono potenti e invincibili. Potrebbe sembrare ovvio che Lu Xun si riferisca alla società e alle sue millenarie tradizioni, al potente di turno, alle maglie impenetrabili di ogni potere terreno.
Ma credo che egli vada oltre. E che ci riesca benissimo. Lu Xun ha potuto analizzare e poi disprezzare le ingiustizie del potere millenario nelle sue maglie più tradizionali, nei suoi lati più oscuri, nell’estremizzazione della tradizione confuciana che permea quasi senza intervalli significativi la società e la cultura cinese. "
Questa e' un' interpretazione.
La storia e' piu' o meno la stessa, chi si finge o viene considerato pazzo puo' dire ( o lo scrittore può fargli dire) qualsiasi cosa.
Ma dire cosa ? E qua torniamo a
CITAZIONE
Il paese dell' alcol - Mo Yan
In questo caso mi pare che Mo Yan avesse in mente una serie ( 10) di racconti di pura fantasia in cui la trama e' che in una citta' nota come distretto alcolico, si fosse sviluppata una scuola di cucina in cui tra le piu' svariate prelibatezze ( genitali d' asini e ornitorinchi ad es) c'erano pure bambinelli allevati al solo scopo culinario.
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La storia era sempre quella: scoprire se era vero che i bambini venivano mangiati.
Il "pazzo " sostiene che siamo tutti cannibali e che lo vogliamo mangiare.
Dunque ognuno ci veda quello che vuole vedere.
Certo che solo il chiedersi " Cosa avrà voluto dire? " Fa pensare.
Voto? Mettiamo in serie A , voto 7.