| Allora, visto il topiz non potevo esimermi da farvi una piccola digressione sulle vetture di casa auditore.
la prima è madama "azzurro camicia da notte". Ford escort terza serie restyling, comprata nel 1987, del colore che le ha dato nome. Auto di servizio di mio padre, che ci andava a lavorare a vibo valentia marina. Auto che ho visto poco, ma che ha assolto all'importante compito di trasportare mia madre partoriente in ospedale, e riportarla indietro, dopo alcuni giorni di degenza, insieme al neonato sottoscritto. Fu anche il banco prova di mio padre quand'era radioamatore. Montò una veicolare sul cruscotto e parlava con la spagna e la tunisia. L'abbiam tenuta fino al 1998, anno in cui fu rottamata e rimpiazzata dalla "piccolina", di cui parlerò dopo.
Camilla "benza", postutmamente intitolata contessa della statale 18 delle calabrie, per aver coperto la distranza tra vibo valentia e maratea in meno di un ora, ai tempi in cui mia madre aveva fegato. Ford Escort CLX, (quarta serie, credo) Comprata a novembre 1991, di quel grigio perlato che il catalogo ford definisce "polvere di luna" e un alettone fornito in omaggio per scusarsi del ritardo nella consegna. Ci sono letteralmente cresciuto sopra. Viaggi in sicilia, vari eventi fondamentali della mia vita, tra cui l'imparare a guidare, e il tornare dall'autoscuola guidandola dopo aver passato la pratica della patente. Mentre scrivo si stanno consumando i suoi ultimi giorni. Telaio marcio, barre di torsione distrutte, sospensioni scariche, sedile quasi schiodato dal fondo dell'abitacolo. Quest'estate l'ho guidata per l'ultima volta, prima di risalire a torino. Bastavano due dita per tenerla in strada, motore che non sbagliava un colpo, e un cambio morbido e preciso come pochi. Ma ormai il suo destino è segnato, hanno consegnato la sostituta, quindi entro pochi giorni sarà andata. Ho chiesto a mio padre di staccare volante e leva del cambio. Adorneranno la mia casa torinese.
La "piccola": Ford Fiesta studio, acquistata nel 1998. Sostituisce madama azzurro camicia da notte. Cavallo da tiro, e prima auto della famiglia ad avere l'autoradio. Testimone delle mie prime uscite da guidatore in solitara, nella primissima delle quali scassai epicamente il freno a mano. Il motore è un 1.2 o 1.3, non troppo pieno a nessun regime, ma affidabile, anche se ogni tanto rimane accelerato. La guidavo per andare e tornare dall'aeroporto e da scuola. Ci serve ancora fedelmente. E lo farà ancora per qualche anno.
La "Nuova": Non ha ancora un nome, e non ha ancora ricordi a lei legati. Toyota Verso-S, non ricordo il colore, ma credo sia 1.3 TDI Mia madre dice di trovarsi da dio a guidarla. Tra qualche giorno saprò dirvi anche io. ha un impianto stereo con l'attacco usb per mettere i miei MP3 con la musica. Potrò guidarla con in sottofondo i FuckTotum. Gioia.
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