Ciclo filmico di flusso, Pensieri sui film visti

« Older   Newer »
  Share  
Cough Ferati
view post Posted on 20/6/2020, 02:15 by: Cough Ferati     +1   +1   -1
Avatar

Dragaster Excuriam

Group:
I Metalmeccanici della Fonderia
Posts:
12,868
Spermatozoi:
+2,032
Location:
Corea di Huntington

Status:


Visto i 400 colpi: molto bello e penso che mi vedrò anche gli altri del ciclo. Storia dolcissima d'un ragazzino che non sa adattarsi alla vita, preso com'è tra i genitori che gli vogliono poco bene e la scuola opprimente e che scappa più volte di casa per finire in carcere all'età dodici anni. La critica del film punge tre volte (le istituzioni della famiglia, della scuola e del carcere) rappresentando la vita di un adolescente attraverso i suoi occhi con una sincerità tenerissima.
è difficile fare un film con bambini che non sia stucchevole: questo non lo è. in ogni scena c'è qualcosa di memorabile, come quando si pulisce le mani sporche di fuliggine con la tenda, o il padre di rené che sente puzza di fumo e dichiara che gli scala tre sigari dalla paghetta. il cero a balzac è una roba fantastica e la scena dopo di loro che vanno al cinema è molto dolce (con tutto che i due genitori sono delle merde). truffaut rende molto bene il personaggio infantile/adolescenziale con dettagli ben piazzati (es: le risate per le parolacce o quando la psicologa gli chiede se ha fatto mai sesso).
Un film che affronta con delicatezza tematiche che in molti non avrebbero toccato prima di dieci anni dopo. Bravo Truffaut.

CITAZIONE (Skop's @ 9/6/2020, 21:58) 
Sono strane (non ho capito) due scene: una quando i due bambini vanno per qualche motivo a vedere uno spettacolo di marionette portando per mano una bambina (chi è?) e poi la regia indugia moltissimo a far vedere le facce meravigliate/spaventate dei bambini, che sono veramente tanti. Dura tipo due minuti e non ho capito il senso, cosa rappresenta?

Sì, boh, quella forse è l'unica scena inutile del film, tra l'altro ci hanno tagliato in mezzo rené e antoine che parlano per la prima volta della macchina da scrivere con mia somma confusione ("andiamo a prenderla, la impegniamo" cosa? si scopre nella scena dopo), credo che avessero fatto quelle riprese lì con qualche prodezza tecnica dell'epoca e poi non volevano lasciarla fuori perché era costata.

CITAZIONE
il signore era sempre parso una brava persona.

Era un infamone spia sbirro.
Comunque all'inizio dice: gli ho dato il mio nome, e non capivo cosa voleva intendere, poi la madre ha detto al commissario che non era figlio suo.

CITAZIONE
(non ce ne sono di ragazzini così svegli e ribelli come lui)

Oh io gli voglio bene eh, ma è abbastanza un pistola :asd: se la cava sempre, ma è un pistola.
All'epoca ragazzi così ce n'eran tanti. Non dico che non sia una storia straordinaria, ma neanche così irreale per il periodo.
 
Punto di contacto  Top
1235 replies since 3/3/2011, 19:13   10700 views
  Share