CITAZIONE (Skop's @ 24/11/2023, 23:27)
Ragazzi, dopo eoni sono tornato al cinema e ho visto gratuitamente
La pantera delle nevi (
La Panthère des neiges, 2021), docufilm di Marie Amiguet e Vincent Munier.
Tratta di due amici, il fotografo Vincent Munier e lo Sylvain Tesson, che partono alla volta del Tibet per avvistare il rarissimo animale. Riuscire a fotografarlo però è una impresa, ma Tesson capisce che per l'amico è proprio questa attesa, questa "pazienza" (più volte citata nel film) a rendere l'esperienza magica. Insomma, è un po' come quando si fa un viaggio e non è la meta la cosa più importante, ma il viaggio stesso.
In tutto questo una fotografia veramente ottima, commovente, paesaggi incredibili e animali bellissimi (prima di avvistare la pantera vedranno moltissimi animali meravigliosi), il tutto condito dalle musiche di Warren Ellis e Nick Cave.
Forse non è un film per tutti perché non ha trama, è lento, ma credetemi che è di una purezza e bellezza incredibile, io mi sono molto emozionato e penso di avere capito il significato del film (la cosa dell'attesa), anzi quasi mi è dispiaciuto quando alla fine hanno visto la pantera, però allo stesso tempo è una scena talmente epifanica che mi sono emozionato anche io. Meravigliosa anche la sequenza di quando vengono raggiunti dai simpaticissimi bambini tibetani.
Pochi cazzi, voto 9.
EDIT: dimenticavo di dire che ha vinto il premio per il miglior documentario al Trento film festival 2022. Va bè che non ce ne frega un cazzo, non influisce sul voto, però è una medaglietta di merito ulteriore.
Non voglio spoetizzarti il bel film che ho visto,
ma ci sono alcune cose da sapere.
Innanzitutto prima di ottenere i visti (più di uno)
per il Tibet devi passare una trafila di controlli
e verifiche sui controlli (ricordiamoci che siamo
in un territorio cinese off-limits) e non si può
assolutamente visitarlo in viaggio faidate, devi
per forza affidarti ad un'agenzia governativa loro
e per tutto il viaggio pre-pianificato dovrai essere
accompagnato da loro "guide" in numero proporzionale
ai visitatori (e sono a pagamento). Non solo, queste
"guide" durante il viaggio hanno potere assoluto di
stabilire cosa si fa e cosa non si fa, sono armate
e ben addestrate e anche se fingono cordialità non
sono certamente da prendere sottogamba.
Questo per i comuni visitatori, figuriamoci per una
troupe cinematografica con attori, operatori, registi
e relativi sherpa per le attrezzature. Infatti in tutto
il film non si vede mai una cena conviviale di insieme
con tutta la gente coinvolta nel progetto, inquadrano
solo loro due come fossero soli ma in realtà la cosa
è stata molto meno avventurosa di come appare.
Inoltre credo che l'incontro con l'orsa e i suoi piccoli
sia finita in modo tragico ed anche la preda della
pantera alla fine non mi sembra tanto casuale.
Comunque, nonostante il mio disincantato cinismo,
il docufilm nel suo mostrato mi è piaciuto.
Voto 7 (non amo per nulla la montagna)