Il blues è una musica dalla forte energia. Sarebbe una musica di disperazione e di indigenza, ma è anche un modo di combattere le disgrazie. Vita, mi stai prendendo a calci in culo, ma io me ne fotto e ci faccio una canzone su.
Il kazoo ce l'ho, bisogna usarlo poco perché diventa una droga e disturbi tutti.
è esattamente il mio piano.
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Anni fa avevo letto un libro di Alan Lomax (assurdo, io ricordavo si chiamasse Alexis, mi sa che mi ci sono immedesimato troppo). Questo etnomucisologo andava a intervistare i bluesman quando ancora il blues era un genere di nicchia e i negri erano sottoposti. Per spiegare meglio: "condusse assieme al padre una lunga serie di indagini, fra il 1933 e il 1942, nel sud degli Stati Uniti, per documentare, con registrazioni sul campo, la cultura musicale degli abitanti delle regioni meridionali e in particolare dei discendenti degli schiavi deportati dall'Africa". Questo lo mise più volte nei guai, sia da parte dei negri che dei bianchi:
caschi a pennello. ho scoperto ultimamente gli etnomusicologi, vedendo un documentario sulle litanie della festa di san giovanni a panotecorvo . ho scoperto che gli etnomusicologi esistono e sono persone da stimare molto. mi sapresti dire come si chiamava il libro,che me lo compro?
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In seguito fece proprio documentari, anche se gran parte delle testimonianze erano ormai morte (bluesmen che nel '35 avevano 70 anni), quindi si concentrò sulla generazione seguente, ovvero persone nate a inizio del Novecento:
grande idea. peccato per la tempistica. praticamente è quello che ha fatto ry cooder con il buena vista social club,che però non parlava di blues,bensì della musica cubana degli anni 60. ci sono soggetti incredibili,usciti fuori da vite al limite dell'irreale che raccontano esperienze balorde e, con tanto di artrite,cirrosi,enfisemi e demenze varie,suonano ancora divinamente.
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clyde maxwell belton sutherland
una dolcezza di esibizioni! poi arriva questo giovanotto e comincia a spaccare i culi... vedrò di procurarmi anche i documentari. mi accontenterò della new generation.
Il blues è una musica dalla forte energia. Sarebbe una musica di disperazione e di indigenza, ma è anche un modo di combattere le disgrazie. Vita, mi stai prendendo a calci in culo, ma io me ne fotto e ci faccio una canzone su.
caschi a pennello. ho scoperto ultimamente gli etnomusicologi, vedendo un documentario sulle litanie della festa di san giovanni a panotecorvo . ho scoperto che gli etnomusicologi esistono e sono persone da stimare molto. mi sapresti dire come si chiamava il libro,che me lo compro?
http://www.anobii.com/books/La_terra_del_b...3e7428c24480c2/ http://www.bluesguitar.it/index.php?option...varie&Itemid=19 Come nel caso di Frank Zappa, non credo sia un libro trovabile. Io lo presi in biblioteca anni fa. Ha in allegato un cd con alcune registrazioni blues, tra cui una davvero STUPENDA, dove a un certo punto uno dei due chitarristi iniziava a fare una nota a tempo ed andava avanti così per molti secondi, utilizzando pertanto la chitarra come fosse un tamburo (neanche un basso). Peccato che le canzoni erano sull'hard disk che mi si è bruciato e in biblioteca il libro non esiste più (dato che era prezioso, qualcuno se l'è inculato).
una dolcezza di esibizioni! poi arriva questo giovanotto e comincia a spaccare i culi... vedrò di procurarmi anche i documentari. mi accontenterò della new generation. R.L. Burnside: See My Jumper Hanging On the Line (1978)
Ha una chitarra smangiata, bellissima. La canzone ha un ritmo galoppante e a 3:06 si sente un bambino che piange. Una delle cose più attinenti al blues che esistano.
Tornando al blues bianco, mentre cercavo una cosa, ho trovato nei correlati una artista che ebbi modo di vederla dal vivo nel mio paese anni fa (meno di 10 e più di 5), che ora ha acquisito una certa notorietà. Enjoy:
Pazzesco, io li stimo tantissimo. Fra l'altro il corto non ha né morale né lieto fine, magnifico!
Goditi invece lo "zio" Treves. Io gli voglio un bene infinito, l'ho incontrato dal vivo, abbiamo parlato, mi ha dedicato un concerto, è uno che ci crede e ha il blues nell'anima, certamente un santo patrono di questo forum.
Certo, infatti c'ero rimasto male che nessuno l'aveva commentato. Fra l'altro Bunky mi ha detto che conosce il chitarrista, sono proprio molto bravi ed hanno un nome pazzescamente demenziale, anche se i Guano Padano rimangono superiori.
Questa è una roba che avevo sicuramente postato nel Conturbo: Video A parte la bravura di Clarence Gatemouth Brown (che in altre canzoni suona il violino e l'armonica), qua c'è quella roba folle e dementi di parlare facendo suoni con la chitarra e faccino da negretto compiacente. Ma quanto amore per lui e per loro.
Comunque penso che come qualità e gruppi linkati, questo topiz sia una miniera nell'internet.
Parliamo della situazione blues italiana. Ricordo ancora quando andai a vedere un concerto di Fabio Treves e parlammo di questo argomento. Era 5 anni fa, lui era sconfortato, perché uno dei pochi che facevano blues credendoci.
Ebbene, a distanza di 5 anni si è verificato un miracolo: un genere ormai superato, che veniva sempre più bastardizzato perché singolarmente non tirava, ha visto una rinascita impressionante. Adesso la scena blues italiana è piena di gente con le palle, di musicisti "fottutamente" blues. Non posso mettere molti video, ma anche un approfondimento "superficiale" porta alla luce un sacco di artisti, alcuni davvero giovani. Video Davide Lipari fra l'altro è il chitarrista di un gruppo che adoriamo, che vengono dal futuro.
Adesso qualcosa di più notturno: Video Si noti il curriculum del cantante:
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Cantautore e studioso del blues, del jazz vocale e della canzone nordamericana, il viareggino Luciano Federighi ha insegnato letteratura all'Università di California a Davis e ha viaggiato attraverso gli Stati Uniti per oltre trent'anni, sulle tracce del blues, del country, del gospel, del soul e del jazz. Collaboratore "storico" del mensile "Musica Jazz", autore del romanzo di ambiente californiano Cielo di terremoto (Pacini 1996), del volume di racconti Strani blues dell'Ovest (L'Epos 2005) e di svariati libri su storia e poesia del blues (Blues nel mio animo, Mondadori 1981; Enciclopedia del blues e della musica nera, con altri autori, Arcana 1994; Blues on My Mind, L'Epos 2002) e sulla tradizione canora nel jazz (Cantare il jazz, Laterza 1986; Ella Fitzgerald, Stampa Alternativa 1994; Le grandi voci della musica americana, Mondadori 1997; Blue & Sentimental, L'Epos 2009), Federighi ha collaborato ad alcuni importanti festival italiani (Sweet Soul Music a Porretta Terme, Umbria Jazz Gospel a Terni, Blues al femminile a Torino), ha curato rubriche radiofoniche per la Rai e ha cantato le sue canzoni di eclettica ispirazione blues in club e festival in tutta Italia. Come cantante e occasionalmente pianista Luciano Federighi ha registrato molti album con tanti artisti e, tra questi, Davide Dal Pozzolo.
Questa invece una scoperta che ho fatto pochi minuti fa. No ma, bisogna andare a vederli. Video
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Ripresi al Nidaba, l'unico vero juke joint ancora in vita a Milano, Veronica Sbergia e Max De Bernardi promuovono le tracce del loro recente album "Old Stories For Modern Times". Qui con una versione significativa di Some Of These Days, un classico. Originariamente scritto e composto da Shelton Brooks per la "Last of Red-Hot Mamas", "Some of These Days" è diventata una canzone firmata da Sophie Tucker, che ha fatto la prima delle sue numerose incisioni nel 1911. Poi Ted Lewis e la sua band nel 1926 ne hanno realizzato una nuova versione, che è rimasta al primo posto nelle classifiche per cinque settimane. La canzone è stata registrata molti altri artisti, tra cui Louis Armstrong, Elkie Brooks, Cab Calloway, Bobby Darin, Andrew Bird, Judy Garland, Susan Maughan, le McGuire Sisters, la Original Dixieland Jass Band, Sue Raney e Serena Ryder.
Ella Fitzgerald ha registrato questa canzone per la CBS "Ella Fitzgerald al Festival Jazz At Newport: Live at Carnegie Hall".
Noi italiani arriviamo sempre dopo (in questo caso 45 anni dopo il revival blues americano), ma quando arriviamo facciamo proprio le cose per bene
Ragazzi, io sono impedito con gli strumenti musicali, ma giuro che se sapessi suonare la chitarra, suonerei tutto il giorno canzoni come queste e avrei cercato di trarre su una Jug band. Video
Future Blues è un album spettacolare, i Canned Heat sono troppo adorabili. Video Video (Non ho capito perché nei correlati ci siano I Gufi, ma la cosa mi piace molto). Non mi piace però che finisca sfumata.
Questa qua invece è una chicca!! Video No ma il piano, il piano!!! Le percussioni... ma quanto erano abili?