Classifiche ridicole e sottobicchieri di sughero o polistirolo

i famigerati valori europei: se vogliam far finta (ci proviamo) che esista il blando fantasma di un'identità culturale europea (e per educazione si può anche provarci), ci vien detto (ed è teoria discretamente sostenibile nelle prove materiali) che la Grecia fu la cosiddetta culla della cosiddettissima cultura europea; e in seconda battuta, se non altro per l'arte, la galoscia italica.
La morale della favola è mandare in merda la Grecia accompagnando i suoi sciaguratissimi discendenti ed amministratori (tra i peggiori e sottoculturati in assoluto, al pari ovviamente dell'Italia), proprio perché fu a sua volta cosiddetta Grecia e la relativa Italia ad insegnare questo dettame che fa parte del bagaglio culturale tramandato: stupra tuo padre, che ti ha partorito dal culo (a propria escrezione) appunto perché tu fossi uno stronzo il cui cazzo non avesse vergogna di imbrattarsi della merda complementare alla sodomizzazione inevitabile (e con metodi culturalmente spicci, spartani) del proprio genuflesso genitore.

Bei colori nelle cartine. Ferraù, che dall'occhio buono è daltonico, ringrazia.

l'alcoolismo in Bielorussia serve ad attenuare gli effetti di Chernobyll (chernoBLL).
Gli incesti siciliani per restaurare l'antica razza negra da cui proveniamo tutti, prima di quest'imbastardimento bianco della parentesi di 5 millenni

"ho mangiato talmente bene che mi hanno mandato in tilt i reni e vado in dialisi. Ora ho quindi la pelle giallastra e la cappella d'oro"

classifica assoluta scritta da Dio sopra ad un pezzo di carta purissimo con inchiostro ineffabile