Ed eccoci qua a parlare sempre di Van Gogh, grande pittore e uomo dalla vita alquanto problematica. Stasera vi proporrò questo capolavoro sommo, che tutti hanno visto almeno una volta nella propria vita, sui media o nei libri:
Vincent Van Gogh(1853-1890),
Nuit étoilée sur le Rhône, 1888, olio su tavola, 73 x 92 cm, Musée d'Orsay, Parigi.
Guardate com'è vivida la pittura... le stelle paiono che sfavillino davvero, sembra più una webcam che un quadro!
Stavolta vorrei fare un collegamento musicale. Quest'opera mi fa venire in mente la notte nella sua accezione più poetica, più romantica (in senso letterale). Ieri abbiamo considerato Giacomo Leopardi nella poesia e ora Fryderyk Franciszek Chopin nella musica. Posterò l'interpretazione di uno dei notturni più famosi del musicista polacco (ma naturalizzato francese) vissuto nella prima metà del XIX secolo (nato a Żelazowa Wola nel 1810 e morto a Parigi nel 1849, a soli 39 anni), definito dalla critica musicale "il poeta del pianoforte". Si tratta del
Notturno op. 9, N. 2:
www.youtube.com/watch?v=KLzYwT9YT-cHo scelto questa interpretazione toccante, emozionata ed emozionante di Yundi Li, un pianista cinese di 38 anni, che ha mostrato fin da giovane uno strepitoso talento, fin dall'età di quattro anni, quando suonava le canzoni di Sanremo alla mamma, specialmente quella del Papa Nero. Nella sua già lunghissima biografia si legge che è stato il più giovane e il primo di nazionalità cinese a vincere il Concorso pianistico internazionale Frédéric Chopin di Varsavia... sticazzi!
Mi prendo una pausa dall'arte e vado a scopare i trans.