| La Radio è stato il primo medium di massa ed ha avuto, fino almeno alla metà del Novecento, un grandissimo ruolo di democratizzazione della cultura. In pratica, ha portato l'italiano nelle periferie analfabete. In Italia e in Europa il servizio era monopèolio dello Stato, che lo affidava ad aziende; negli USA venne a crearsi un contesto privatizzato, con network potentissimi che acquistavano via via le radio locali. In Italia venne affidato all'EIAR, poi diventata RAI nel dopoguerra. Le radio private arrivarono solo alla fine degli anni Sessanta, ma presero sempre più piede, fino a soverchiare la Rai verso la fine degli anni Ottanta, quando l'azienda era entrata in profonda crisi. Con l'avvento della televisione, che peraltro si situa in linea di continuità con la radio per modalità di trasmissione, palinsesto, programmi, personale - la radio venne spogliata del proprio enorme potere mediatico, tanto più che il sistema pubblico iniziò ad investire sulla televisione, provocando le premesse della crisi descritta qui sopra.
Nell'epoca attuale la radio rappresenta il mezzo povero, ed ha meno peso di un tempo, ma è ancora seguita. Volevo quindi chiedere: 1) se la ascoltate, 2)quando 3) come la considerate.
Oltre a questo, possiamo dividere attualmente tre tipi di emittenti: il servizio pubblico, le emittenti private nazionali (divisibili in emittenti commerciali, con prevalenza di musica e intrattenimento ed emittenti comunitarie, più 'parlate', con dibattiti o servizi destinati ad un certo tipo di pubblico) e le emittenti locali. Il servizio pubblico cerca di dare un servizio generalista, ripartito su tre canali di importanza ed altri tematici. Radio Uno: tende più all'informazione. Radio Due: tende alla musica e all'intrattenimento. Radio Tre: tende all'approfondimento e alla cultura. Delle emittenti nazionali possiamo citare Radio Kisskiss, Radio Deejay, Radio 105, Radio Italia SMI, Radio Italia Network, RadioMontecarlo, e le comunitarie RadioMaria e Radio Radicale. Le emittenti locali sono invece tantissime e di rado hanno alti picchi di utenza.
Volevo fare una specie di sondaggio, cosa ascoltate solitamente e quali programmi.
Rispondendo, posso dire di ascoltare la radio prevalentemente d'estate e di notte, mentre mi addormento. Considero la radio come un mezzo rilassante ed anche culturale e do una votazione positiva alla radio (al contrario della televisione, da me considerata chiassosa e superficiale). Personalmente, mi rammarico di non poter prendere RadioTre (anche se ora, con l'avvento del digitale terrestre le cose sono cambiate, ma non molto perché a letto non ho la possibilità di accendere il televisore e tenere alto il volume), che è un'emittente che mi piace per via di alcuni programmi (specialmente Ad alta voce, dove leggono romanzi o racconti e Storyville, dove ripercorrono la storia di gruppi musicali). Per il resto non ascolto radio pubbliche o quelle nazionali, ma le locali. Spesso ascoltavo Radio Padania Libera perché c'erano due ottimi programmi musicali (il Country Club con Vinicio e uno sul rock), ora ascolto Radio Raphael (emittente penso veronese che trasmette musica classica e messe) e Radio Classica Bresciana, emittente tematica.
Sì, è assurdo che, al posto di lanciare la nuova sezione sulla letteratura, rilanci questa che se la passa di per sé benissimo... sono peggio dei Dirigenti RAI.
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