Ciclo filmico di flusso, Pensieri sui film visti

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Fanciullo Orsù
view post Posted on 13/7/2012, 19:06 by: Fanciullo Orsù     +1   -1




CITAZIONE (Skop's @ 12/7/2012, 19:01) 
A grandi linee l'ho capito, anche se mi manca il ruolo di certi personaggi, tipo la megera o la signora con i capelli viola a teatro.

Cos'hai capito?

CITAZIONE
Ieri invece ho visto Blue Velvet di Lynch e mi ha invece lasciato insoddisfatto, perché non l'ho "riconosciuto" da Lynch; è un film giallo abbastanza convenzionale e piatto.

Secondo me invece è pienamente lynchano.

CITAZIONE
a parte Isabella Rossellini (che ricordavo in Pap'occhio, altro film visto di recente anche se non mi era nuovo e apprezzato molto).

sì ma nel pap'occhio era tappezzeria.

CITAZIONE
Ammetto che non ho mai apprezzato particolarmente la filosofia buddista.

Tieni però presente che non c'è "una" filosofia buddica, ce ne stanno infinite. Di fatto, c'è una versione media che arriva fino al grosso pubblico; lì, ogni dottrina si degrada, anche la migliore del mondo. Lo stesso è avvenuto per molte altre concezioni, anche il cristianesimo; per cui, è impossibile dare un giudizio su cose che hanno subito diversi cambiamenti, se non sulle manifestazioni in sè.
Ad esempio, il disprezzo per il corpo fisico è una degradazione che è avvenuta in quasi tutte le tradizioni. Questo è stato frequentemente il frutto di letture letterali laddove il significato non era soltanto intellettuale. Le religioni, e le filosofie orientali, sono andate incontro ad un impoverimento nel momento in cui sono divenute oggetto di tramandamento passivo, senza una vera comprensione.
Questo è bene esemplificato in questa storiella di Anthony De Mello:

CITAZIONE
"Quando il guru si sedeva per le funzioni religiose, ogni sera
arrivava il gatto del santuario e distraeva i fedeli.
Così egli ordinò che durante le fuzioni serali
il gatto venisse legato.

Molto tempo dopo la morte del guru
si continuava a legare il gatto
durante le funzioni serali.

E quando alla fine il gatto morì,
portarono al santuario un' altro gatto
per legarlo debitamente
durante le funzioni serali.

Secoli dopo i discepoli del guru
scrissero dotti trattati
sul ruolo essenziale di un gatto
in ogni funzione correttamente condotta".

Ad ogni modo, io sono convinto che in una tradizione autentica, il corpo fisico non solo non sia da disprezzare ma che sia indispensabile; è quello che dà concretezza, laddove il sentimento e l'intelletto portano non di rado verso la teoria pura, l'immaginazione, la suggestione. Si tratta più che altro di comprendere la funzione di ogni cosa, e di stabilirne i collegamenti.
 
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