CITAZIONE (Skop's @ 10/12/2011, 23:00)
Sarebbe veramente cosa buona e giusta. Magari utilizzando anche i defunti. Mi ricordo che tu avevi scritto un racconto in cui un cane stuprava una nonna al cimitero, una bellissima opera da mettere a puntate sul Giornalino della San Paolo.
Lo zombie trilogiano tornerebbe in giro a bazzicare il mondo,
e noi bastardi anzichè evitargli un'esistenza così misera,
lo legheremmo davanti a casa nostra a mò di can da guardia,
con una catena di un metro e senza cuccia,
d'estate sotto il solleone e d'inverno all'adiaccio!
Due ore fa mi sono addormentato, voglio narrare il sogno da cui appena mi sono svegliato.
In giro per il mondo, lasciavo messaggi tra le righe ad un colto sapiente. Egli, per ringraziarmi, aspettò infine che passassi sotto alla finestra del primo piano di un bordello, e lì, ad angolo di 45 gradi perfettamente calcolato, la segretaria troia metà cinese (e perciò, appetibile), con l'apertura della sua figa che così sapientemente angolata alla mia guardata, creava una tridimensionale goduria di proporzioni alchemiche, alla pupilla oculare, verso cui il filosofo ebbe un tal riguardo, da rendere ancora più penetrante il mio sguardo, aprendo la finestra, e la luce sapientemente studiata in mezzo alle ombre (metà)cinesi rendeva rarefatte le particelle di materia tra la mia occhiata - di cui perciò, la penetrai prima del suo unto cazzo - che senza goldone metaforicamente fu, e dalle mie ferme palle
non desiderai neppure la materiale scopata. Che finezza! in 2 secondi intensi, ma che io posi fine salutando con la manina, come uno scolaretto, e sogghignando come un traslàto che passava di lì. Il tizio che era sotto la finestra, coprì la segretaria che - si seppe intuitivamente - s'era portata al troiaio o che, viceversa, dal troiaio esportava in data successiva, con un'accappatoio molto pacchiano rosso e di drago verde, s'alzava e come sipario concludeva puntualmente lo spettacolo che soltanto così prodotto, aveva il potere di rendersi poetico - da squallido oggettivamente, che in realtà sarebbe stato.
E senza neanche girarsi, concludeva alla zoccoletta meticcia:"Persone così non se ne incontrano più", e infatti non m'incontrò, neppure in sogno.
E le palpebre s'aprirono, videro l'ora del cazzo, le forze agirono, il computer era acceso per cui vaffanculo, controlliamo le ultime cose, oh la giostra di skops è in traiettoria, spero ora che mi si riapra il sogno in un luna park degli stati confederati d'america, come in quel film di Herschell Gordon Lewis dove dei pazzi, pazzi sudisti aspettavano i turisti civilizzati per macellarli,
tra una nuvola di zucchero da velo, o da pelo, o da Felipe Melo.