Frati che intrattengono rapporti poco epistolari con monache, Breve ricostruzione storica di Filippo Lippi

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view post Posted on 26/12/2011, 01:28     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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Giovan Gastoni de' Medici
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Articolo tratto da PitturaOmnia.com



Da wikipedia:
CITAZIONE
Nel 1456, nominato cappellano del convento pratese di Santa Margherita, vi conobbe e si innamorò della monaca Lucrezia Buti, modella di molti suoi dipinti, figlia del fiorentino Francesco Buti e di Caterina Ciacchi. La loro storia d'amore spinse la Buti a lasciare il convento e a stabilirsi nella casa pratese dell'artista acquistata nel 1455; solamente nel 1461 il papa Pio II, grazie all'intercessione di Cosimo de' Medici, sciolse dai voti il Lippi e la Buti, regolarizzando la loro posizione, anche se il Lippi si rifiutò di maritarsi. I due ebbero due figli: Filippino Lippi nel 1457 e, nel 1465, Alessandra.

Allenava la nazionale di calcio fiorentino dei pittori.
 
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Gasperino er Carbonaro
view post Posted on 2/1/2012, 14:00     +1   -1




Allora come non citare la Divina LUCREZIA BORGIA.....

Da wikipedia:
CITAZIONE
La famosa accusa di aver avuto una relazione incestuosa con il padre fu lanciata da Giovanni Sforza contro il Papa durante il processo di annullamento di nozze con Lucrezia, durante il quale il signore di Pesaro era stato accusato di impotenza

umiliato lui e tutta la sua discendenza.....

CITAZIONE
Tuttavia l'accusa di incesto si diffuse rapidamente nelle corti italiane (e fuori d'Italia), facendosi sentire nuovamente, durante le trattative per le nozze fra Lucrezia e Alfonso d'Aragona. A queste si unì la voce di una certa promiscuità sessuale della ragazza, dovute alla relazione con Pedro Calderon: si stava formando a Roma e in Italia la vox populi per la quale il cronista veneziano Giuliano Priuli chiamerà più tardi Lucrezia la più gran "puttana" che fosse in Roma e il cronista umbro Matarazzo la presenterà come colei che portava il gonfalone delle "puttane".

Oggi lo scettro è di Lella Berardi.

CITAZIONE
Riguardo l'incesto con i fratelli, ci furono insinuazioni maligne sul fatto che Cesare avesse fatto uccidere il fratello Juan non solo perché intralciava i suoi piani politici, ma perché geloso, poiché era preferito «nell'amore da madonna Lucrezia sorella comune» dice il Guicciardini nella sua Storia d'Italia.

Poi continua narrando di orgie e trenini sempre capitanati dalla suddetta STRAPPAFILETTI e a cui partecipava anche il Papa.
 
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view post Posted on 3/1/2012, 14:26     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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La borgia è proprio un must. Fra l'altro in questi casi sono portato a credere che sia stata vituperata ben oltre i suoi (de)meriti.
Altro personaggio interessante, già trattato su questo forum quindi rimando https://orinatoio.forumcommunity.net/?t=39601548 è Gian Gaston de Medici, considerato il patrono del forum, a cui è dedicato anche un gruppo.

Lascio poi con alcuni moniti di Teodoro di Tarso, arcivescovo di Canterbury per molti decenni del VII secolo d.C.:
1. Se qualcuno avrà fornicato con una vergine, faccia penitenza per un anno. Se lo avrà fatto con una donna sposata, quattro anni, due di penitenza integrale e per gli altri due faccia penitenza per tre quaresime e tre giorni alla settimana.
2. Chi fornica frequentemente con un maschio o con una bestia, stabilì che faccia penitenza per dieci anni.
3. Altrove: chi avrà avuto rapporti sessuali con animali, faccia penitenza per quindici anni.

9. Se si procura polluzione da sé, faccia penitenza quaranta giorni.
[Dovremmo essere in perenne penitenza]
10. Chi desidera fornicare ma non ne ha la possibilità, faccia penitenza per quaranta oppure venti giorni.
Se cade spesso in questo desiderio, se è ancora un bambino, venti giorni, o sia bastonato.
Ahahaahaha si macchia di peccato anche chi sogna di scopare ma non può farlo

15. Chi abbia eiaculato sperma in bocca, faccia penitenza per sette anni: questo è un male dei peggiori! Altrove fu stabilito da lui, per questo caso, che entrambi facciano penitenza per il resto della vita, oppure ventidue anni, oppure sette anni come sopra.

16. Se qualcuno avrà fornicato con sua madre, faccia penitenza per quindici anni, e non commuti mai questa penitenza se non nelle domeniche; similmente, ma in altro modo, si dice che questo è un incesto tanto blasfemo da far penitenza per sette anni, con pellegrinaggio perenne.
[Insomma, sborare in bocca è quasi uguale a scoparsi la madre... chissà chi si scopa la madre e poi le viene in bocca allora...]

20. Se una madre imita un rapporto sessuale con suo figlio piccolo, si astenga dalla carne per tre anni, e faccia digiuno un giorno alla settimana, cioè fino al tramonto.
[Fra l'altro secondo me ste cose se le inventavano le perverse menti degli arcivescovi... non posso credere che 1500 anni fa c'erano talmente tante madri che strupravano i propri bambini da far stabilire un canone apposito]

21. Chi è traviato da un pensiero di fornicazione, faccia penitenza fino a quando il pensiero sia stato superato.
[Anche qui... saremmo in costante penitenza]

22. Chi ama una donna con la mente, chieda perdono a Dio, cioè, se le parlerà di amore e amicizia, se non è stato accettato da lei faccia penitenza per sette giorni.
[Questa è una perla]
 
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Gasperino er Carbonaro
view post Posted on 3/1/2012, 16:36     +1   -1




.....ma le lesbiche non sono citate in nessun modo da questa checca pederasta del VII secolo??
 
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view post Posted on 5/1/2012, 02:11     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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Sì, solo che io disprezzo le lesbiche, quindi non citai i passi. Sarei felice se quasi tutti fossero gay, ma triste se fossero lesbiche:

12. Una donna che abbia avuto rapporti sessuali con un’altra donna, faccia penitenza tre anni.
13. In questo stesso modo faccia penitenza una donna che si fosse procurato un orgasmo da sola.
14. Una stessa penitenza è da imporre alla vedova e alla ragazzina: la donna che ha marito, invece, se avrà fornicato, ne merita una maggiore.

17. Chi avrà fornicato con sua sorella, faccia penitenza per quindici anni, nella stessa maniera in cui, più sopra, è detto della madre, ma anche altrove, nel cànone, questo numero di quindici è confermato; quindi ben a proposito passano anche alla madre quei quindici che erano scritti.


Certo che, leggendo antichi testi tra cui la Bibbia, non posso che rimanere perplesso di fronte alla perversione di quella gente. Immagino tipo gente che si asteneva dalla carne di maiale e passava 3 ore al giorno al tempio, poi quando usciva andava a scoparsi una pecora o a sborare in bocca alla figlioletta.

L'unica cosa che manca è la necrofilia, anche se nell'Antico Testamento sta scritto di astenersi dal toccare i defunti. Sul sesso niente, però.

A proposito di penitenze per gli omosessuali (ma chiamiamoli pure froci), esiste anche un testo di san Colombano, santo molto comune nelle mie parti, che alla fine del VI secolo o al più tardi all'inizio del VII scrive:
Se poi qualcuno, lasciandosi sopraffare dai peccati, abbia peccato in qualche atto, se si è macchiato di omicidio o del peccato sodomitico, faccia penitenza per 10 anni; se un monaco ha fornicato una volta sola, faccia penitenza per tre anni, se più spesso sette anni.

Se poi qualcuno avrà fornicato così come fecero i sodomiti, faccia penitenza per 10 anni, i 3 primi con pane ed acqua, gli altri 7 astenendosi da vino e carne, e non lo si lasci mai più da solo con un altro uomo.

Se poi un laico avrà fornicato alla maniera dei sodomiti, cioè abbia peccato con un maschio come se fosse una donna, faccia penitenza per 7 anni, i 3 primi con pane ed acqua e sale e legumi secchi, gli altri quattro astenendosi da vino e carne, e ciò fatto gli sia perdonata la sua colpa, e il sacerdote preghi per lui, e così sia riammesso ai sacramenti.
 
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view post Posted on 28/10/2014, 17:41     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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Tornando all'argomento, oltre a questa testimonianza, vorrei mettervi questa bellissima storia: http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/denuncia_m...ie/978751.shtml
CITAZIONE
"Mia moglie mi tradisce con il parroco". Il marito denuncia tutto alla Polizia
ROVIGO - "Mia moglie mi tradisce col parroco", la strana denuncia arriva da un uomo di 40 anni di Ca' Tiepolo, in provincia di Rovigo.
Il signore si è presentato alla polizia con tanto di prove raccolte dopo aver ingaggiato un investigatore privato. "Il paese mi prende in giro e quindi voglio essere risarcito", ha aggiunto.
Secondo il suo racconto, la storia tra la moglie, poco più che trentenne, e il sacerdote va avanti da oltre un anno. I due si incontrano all'oratorio, ma anche fuori. Giocano a tennis, salgono nella stessa macchina. Lei sta fuori per ore e il prete a volte non indossa neanche l'abito talare. Tra le accuse anche quella di violazione del domicilio.
"Ho deciso di presentare denuncia - ha chiarito il marito - dopo un lungo travaglio interiore, quando mi sono accorto che lei si stava staccando da me e dalla nostra famiglia". Il giovane sacerdote, molto amato dalla comunità, per ora rimane al suo posto, come ha chiarito la Curia, e non verrà allontanato se non quando ci saranno prove concrete.

Spettacolo.
Lui ha fatto benissimo a denunciare perché - da quanto si legge - ormai era diventato la barzelletta della cittadina. In questo modo li ha smerdati, umiliati e se ne esce senza fare pazzie, riscattando la sua posizione da cornuto dell'oratorio.
 
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Fanciullo Orsù
view post Posted on 29/10/2014, 12:29     +1   -1




Tra l'altro nel mio paese pareva succedesse una cosa identica,
poi non ho più avuto notizia
 
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view post Posted on 30/10/2014, 02:29     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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Ahahahaha stasera alle Iene hanno fatto vedere un servizio su un prete gayo infoiato. Linko due articoli su costui: http://www.senzacolonnenews.it/cronaca/ite...retroscena.html
CITAZIONE
Don Giampiero, il parroco blindato dalla Curia: tutti sapevano e nessuno parlava. Storia di silenzi e sussurri squarciata dalle "Iene"/RETROSCENA
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E’ una bruttissima storia di silenzi e omissioni quella che si sta delineando intorno alla figura di don Giampiero Peschiulli, l’anziano parroco della Santissima Trinità-Santa Lucia che da questa mattina è formalmente indagato per violenza sessuale e abusi nei confronti di adolescenti di sesso maschile che frequentavano la sua chiesa.
Da un lato infatti i carabinieri stanno cercando di appurare se le denunce raccolte, in verità molto precise, trovino riscontri nella documentazione, cartacea e digitale, custodita nella canonica e nel suo ufficio in chiesa. Dall’altro intendono chiarire se, e in che modo, la curia arcivescovile poteva intervenire e se in piazza Duomo siano mai giunte segnalazioni su presunti abusi perpetrati nella chiesetta di via Lata.
Per scoprire questo, per verificare se mai fosse stato chiesto in qualche modo l’intervento dell’arcivescovo (l’attuale o il suo predecessore), i carabinieri del Nucleo operativo di Brindisi si sono presentati quest’oggi, di buon mattino, per acquisire tutta la documentazione esistente su don Giampiero, compresi carteggi e missive.
Nelle stesse ore, altre militari bussavano all’abitazione del parroco 72enne, originario del Cagliaritano, notificandogli l’avviso di garanzia, con ipotesi di reato gravissime, ancor più ovviamente per un sacerdote, e perquisivano la sua abitazione, il suo studio e la sua auto. Gli investigatori erano alla ricerca di eventuale materiale pedo-pornografico (video e fotografie), ma anche di corrispondenza. Si parla di lettere ed email che il prete avrebbe scambiato con alcuni ragazzi, ma anche di missive dai toni minacciosi che qualche genitore gli avrebbe inviato sospettando attenzioni morbose nei confronti del figlio.
Tutto inizia con le Iene. Sembra che tutti sapessero, da anni, ma nessuno ha avuto mai il coraggio di parlare. Tanto che per aprire uno squarcio, forse definitivo, alla vicenda, è stato necessario il blitz di uno degli inviati di punta della trasmissione “Le Iene”, Giulio Golia, che più volte si è occupato di vicende di pedofilia nelle parrocchie. Il 15 settembra scorso, la troupe di Italia Uno si è infilata in chiesa cogliendo don Giampiero impreparato. Quando il sacerdote ha capito su cosa vertessero le domande ha iniziato urlare, ha buttato i giornalisti fuori e si è barricato sino all’arrivo dei carabinieri (la registrazione di quel servizio sarà mandata in onda questa sera nel corso della trasmissione “Le Iene”, su Italia Uno.
Ai militari ha raccontato di essere stato spaventato da qualcuno che si era presentato in chiesa all’improvviso e di non aver capito cosa quelle persone volessero. Ma gli investigatori, coordinati dal tenente colonnello Alessandro Colella, ci hanno voluto comunque vedere chiaro. Una volta accertato che si era trattato effettivamente delle “Iene” che si erano mosse sulla denuncia dettagliata di alcune persone, si sono messi a loro volta al lavoro conducendo indagini parallele e accertando che non si trattava di illazioni ma di vicende, purtroppo, apparentemente vere.
Secondo quanto emerso, alcuni ragazzini sarebbero stati vittime di abusi e di vera e propria violenza sessuale, non si sa bene se in casa, in parrocchia o in auto.
Capelli tinti, profumo e auto di grossa cilindrata. Don Giampiero Peschiulli non è aiutato certo da certe sue abitudini o dalla cura maniacale per il suo aspetto fisico per tentare di scacciare quei sospetti e anzi tutto ciò aveva contribuito, in tempi non sospetti, ad alimentare negli anni il chiacchiericcio nei suoi confronti: capelli tinti di nero con sfumature rosse, un immancabile profumo dalla flagranza fortissima e l’auto di grossa cilindrata.
Il tutto abbinato a un carattere singolare, che un paio d’anni fa lo spinse chiudere la chiesa perché, a suo dire, c’era qualcuno che rubava le offerte.
La stima di monsignor Talucci. Eppure, nonostante oltre 40 anni di sacerdozio quasi anonimi (fu ordinato nel 1972) e nonostante sia sempre stato un parroco lontano dai riflettori e mai considerato “di punta” tra quelli brindisini, ha goduto sempre di grandissima considerazione ai piani alti di piazza Duomo. Destinato a una parrocchia storica come quella di Santa Lucia, incaricato della benedizione degli animali nella vicina chiesa delle Anime, Peschiulli era molto ben considerato già dall’arcivescovo Rocco Talucci che nella sua prima visita pastorale scelse proprio la Santissima Trinità e come prima parrocchia del Centro intrattenendosi a lungo con l’anziano prete che lodò pubblicamente.
Mai spostato. E anche il suo successore, Domenico Caliandro, nonostante abbia rimesso mano a molte parrocchie, rivoluzionando – anche in maniera dolorosa per molti fedeli – l’intera organizzazione ecclesiastica brindisina, non ha mai pensato di spostare don Giampiero dalla chiesetta di via Lata, nonostante l’età ormai da pensione e la disponibilità di tanti giovani sacerdoti ansiosi di mettersi a disposizione della Curia.
Una parrocchia molto attiva quella della Santissima Trinità che vive non solo di catechismo, ma anche dell’Apostolato della preghiera, di un importante Gruppo Famiglia e della presenza dell’Azione Cattolica.
Del resto Peschiulli godeva di una tale considerazione all’interno della curia che quando era parroco al quartiere La Rosa le suore vincenziane portavano da lui i ragazzini ospiti per lezioni di religione.
Seconda disavventura per Monsignor Caliandro. Monsignor Caliandro, Monsignor Caliandro ha ricevuto, questa mattina, la visita dei carabinieri. Ed è per lui la seconda situazione di questo genere in cui si trova, suo malgrado, coinvolto in pochissimo tempo. Nel mese di gennaio 2014, primo vescovo in Italia, Caliandro era stato condannato quale responsabile della diocesi Nardò-Gallipoli a risarcire la somma di 20 mila euro alla vittima di abusi sessuali perpetrati da un sacerdote della sua diocesi, a sua volta condannato penalmente e sospeso. Ovviamente monsignor Caliandro non aveva avuto nessun ruolo diretto nella vicenda, ma è stato comunque citato per responsabilità civile e condannato al risarcimento per quella violenza sessuale.

CITAZIONE
Don Giampiero baci e toccatine ai ragazzi che cercavano conforto spirituale: ma erano attori delle Iene. Ora l'arcivescovo prenda subito una decisione
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Non sappiamo ancora se don Giampiero Peschiulli abbia davvero violentato ragazzini all’interno della sua abitazione. Questo sarà la magistratura ad appurarlo, anche se ancora ieri sera l’arcivescovo di Brindisi, monsignor Domenico Caliandro, ha espresso “vicinanza anche al sacerdote coinvolto, sapendo che in questa situazione si trova a vivere un momento umanamente assai difficile”. [ :rotfl: ma con che coraggio ]
Quel che invece pare un dato obiettivo e incontrovertibile è il quadro a dir poco imbarazzante emerso dal servizio mandato in onda dalla trasmissione televisiva “Le Iene” ieri sera e relativo al famoso blitz nella chiesa di Santa Lucia dello scorso 15 settembre, intitolato “Il prete pomicione” e nel quale si vede l’anziano sacerdote lasciarsi andare a baci, carezze e palpeggiamenti a tre giovanissimi attori che si sono finti ragazzi con problemi familiari, i quali chiedevano conforto al sacerdote ottenendo in cambio solo espliciti tentativi d’approccio. Il tutto ripreso da telecamere nascoste.
Il primo attore è Alessandro, un ragazzo con la barba che dice di avere 32 anni e che spiega di avere problemi, anche sessuali, con la sua fidanzata. Don Giampiero, cui nella ripresa televisiva vengono camuffati il nome e la voce, sembra essere subito poco interessato a offrire supporto spirituale al ragazzo. Passa invece alle “soluzioni” pratiche: lo bacia sulla bocca, gli mette le mani sotto la maglietta, lo palpeggia. Lo invita a salire anche sulla sua auto.
Il secondo attore è Marco un bel ragazzo, poco più che maggiorenne, che racconta al sacerdote di avere anche lui seri problemi. Pure nei suoi confronti l’attenzione di don Giampiero è subito attratta da ben altro che gli aspetti spirituali. Gli raccomanda di non tagliarsi i peli mentre il ragazzo spiega di essere preoccupato per la separazione dei genitori. Poi baci, avances e toccamenti vari, con il solito copione. Nel frattempo arriva un extracomunitario che ha realmente bisogno d’aiuto ma il sacerdote, interessato a Marco, lo liquida malamente e non gli dà neanche la mano. “Questi non si sa se si lavano”, dice all’attore. Poi invita Marco nella sua casa. Lo fa sedere sul divano e prosegue con baci, toccatine e proposte più o meno esplicite.
Il terzo ragazzo, Enzo, ha i riccioli biondi, 18 anni, ma ne dimostra meno e al sacerdote dice di averne 16. Gli spiega di essere in crisi per la separazione dei suoi genitori. Ma don Giampiero pensa ad altro: gli fa i complimenti per i capelli, si fa baciare e così via. Anche con un ragazzo che sa essere minorenne.
A questo punto entra in azione Giulio Golia, il giornalista delle Iene, che piomba nella sagrestia di don Peschiulli. Quando il sacerdote si rende conto del tranello butta fuori lui e l’operatore, negando di aver mai baciato i tre ragazzi. Poi chiama i carabinieri barricandosi in chiesa. E qui si aggancia alla scena pubblicata il 15 settembre nel video di Senza Colonne.
L’indagine dei carabinieri del Nucleo operativo di Brindisi, coordinati dal pm Giuseppe De Nozza, è partita da quei filmati ma ha appurato l’esistenza di casi ancora più gravi, con presunte violenze sessuali consumate ai danni di ragazzini minorenni.
E mentre si attendono gli esiti degli esami sul materiale informatico sequestrato in casa del prete e si vuole sapere da quanto tempo e in che maniera la Curia arcivescovile di Brindisi era a conoscenza di presunte “anomalie” nel comportamento del sacerdote, appare opportuno che questi comunque – con la messa celebrata ieri sera – chiuda la sua esperienza “pastorale”, venga immediatamente allontanato dalla parrocchia di Santa Lucia e mandato in pensione in attesa delle valutazioni della magistratura.
Monsignor Domenico Caliandro ha chiarito ieri di voler essere prudente e attendere gli esiti delle indagini prima di assumere decisioni. In effetti non si sa ancora se tra i suoi c’è un prete violentatore di ragazzini. Ma di certo da ieri sera è sicuro di avere almeno un prete pomicione. E per l’immagine della Chiesa brindisina, danneggiata ieri sera su scala nazionale da don Peschiulli, sarebbe opportuno che l’arcivescovo prendesse l’unica decisione possibile. E che lo facesse subito.

Ditemi se -lombrosianamente- non ha la faccia da perverso pasoliniano.

Ma poi scusate, è questo qui? www.facebook.com/giampiero.peschiulli?fref=ts :rotfl:
 
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Fanciullo Orsù
view post Posted on 30/10/2014, 14:09     +1   -1




Pazzesco, ha già l'identità di riserva :rotfl:
 
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view post Posted on 30/10/2014, 18:50     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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Mi fa morire quando le iene e simili fanno i servizi coprendo la faccia e la voce, ma tanto dicono tutto il resto e quindi basta che uno si cerca il parroco di quel posto e lo trova. e infatti...
 
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view post Posted on 30/10/2014, 19:59     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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CITAZIONE (Cough Ferati @ 30/10/2014, 18:50) 
Mi fa morire quando le iene e simili fanno i servizi coprendo la faccia e la voce, ma tanto dicono tutto il resto e quindi basta che uno si cerca il parroco di quel posto e lo trova. e infatti...

Sì, fra l'altro alcuni non li coprono, altri sì, mi farebbe piacere capire come funziona. Però ho notato che in genere li coprono quando ci sono sotto scandali sessuali, tipo i preti o i professori che promuovono scopando le alunne, o anche quando avevano assoldato un'attrice che diceva d'essere minorenne e chiedeva soldi per prestazioni sessuali (però, giustamente, contrariamente agli USA, non ha fatto irruzione uno squadrone di militari col taser a perstarli di botte).
I truffatori in genere li lasciano a volto scoperto. Tra tutti il mio preferito è quel faccia di tolla di Mattia Griggio.
 
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Simon Peter
view post Posted on 30/10/2014, 21:24     +1   -1




Mi ricordo che una faccenda simile riguardò Amedeo Goria,
che faceva lavorare ragazze in cambio di sesso


jpg

...ecco, io però non sapevo il prosieguo.
Leggete che miseria: :asd:

http://gossip.excite.it/addio-scandalo-gor...osa-N49849.html
 
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view post Posted on 27/1/2015, 21:47     +1   -1
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CITAZIONE (Simon Peter @ 30/10/2014, 21:24)
Mi ricordo che una faccenda simile riguardò Amedeo Goria,
che faceva lavorare ragazze in cambio di sesso


(IMG:http://www.dagospia.com/img/foto/02-2009/1...13421.jpg")

...ecco, io però non sapevo il prosieguo.
Leggete che miseria: :asd:

http://gossip.excite.it/addio-scandalo-gor...osa-N49849.html

E venete son tute cagne ciò!

CITAZIONE (Fanciullo Orsù @ 26/1/2015, 16:14) 

Sostituisci ebrei con italiani e vedrai la storia d'Europa nel 2050.

Tornando alle notizie storiche sull'omosessualità:
http://it.wikipedia.org/wiki/Oltraggio_di_Fano
« In quell'anno medesimo nacque un caso, del quale io non mi ricordo aver udito né letto [...] il più esecrabile. [...]
Era messer Cosimo Gheri da Pistoia vescovo di Fano d'età d'anni ventiquattro [...] quando il signor Pier Luigi da Farnese (il quale ebbro della sua fortuna, e sicuro per l'indulgenza del padre di non dover esser non che gastigato, ripreso [non castigato, ma neppure sgridato, NdR], andava per le terre della Chiesa stuprando, o per amore o per forza, quanti giovani gli venivano veduti, che gli piacessero) si partì dalla città d'Ancona per andare a Fano, dove era governatore un frate [...].

Costui, sentita la venuta di Pier Luigi, e volendo incontrarlo, richiese il vescovo, che volesse andare di compagnia a onorare il figliuolo del pontefice, e gonfaloniere di santa Chiesa; il che egli fece, ancoraché mal volentieri il facesse.

La prima cosa della quale domandò Pier Luigi il [al] vescovo, fu, ma con parole proprie e oscenissime secondo l'usanza sua, il quale era scostumatissimo, "come egli si sollazzasse e desse buon tempo con quelle belle donne di Fano". Il vescovo, il qual non era meno accorto che buono, essendogli paruta questa domanda quello ch'ella era, e da chi fatta l'aveva, rispose modestamente, benché alquanto sdegnato, "ciò non essere uficio suo", e per cavarlo di quel ragionamento soggiunse: "Vostra eccellenza farebbe un gran benefizio a questa sua città, la quale è tutta in parte [divisa in fazioni], s'ella mediante la prudenza e autorità sua la riunisse e pacificasse".

Pier Luigi il giorno di poi, avendo dato l'ordine di quello che fare intendeva, mandò (quasi volesse riconciliare i fanesi) a chiamar prima il governatore, e poi il vescovo. Il governatore, tosto che vedde arrivato il vescovo, uscì di camera, e Pier Luigi cominciò, palpando e stazzonando il vescovo, a voler fare i più disonesti atti che con femmine far si possano; e perché il vescovo, tutto che fosse di poca e debolissima complessione [...] si difendeva gagliardamente non pur [solo] da lui, il quale, essendo pieno di malfranzese [sifilide], non si reggeva a pena in piè, ma da altri suoi satelliti [dipendenti], i quali brigavano di tenerlo fermo, lo fece legare [...].

Non solo li tennero i pugnali ignudi alla gola, minacciandolo continuamente, se si muoveva, di scannarlo, ma anco gli diedero [lo colpirono] parte colle punte e parte co' pomi, di maniera che vi rimasero i segni »
 
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view post Posted on 27/1/2015, 21:53     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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CITAZIONE (lagunaloire @ 27/1/2015, 21:47) 
stuprando, o per amore o per forza

:asd:
 
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