Uomini e orinatoi: un'inchiesta, Articolo giornalistico e nostre riflessioni

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icon11  view post Posted on 15/3/2012, 15:54     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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M'è stato linkato un articolo di Christina Kelly sugli Orinatoi, cosa che si addice a questo forum. Lo ricopio qua, link: www.vice.com/it/read/uomini-e-orinatoi-un-inchiesta-v5-n10

Uomini e orinatoi: un'inchiesta
Di Christina Kelly, foto di Ed Zipco
urinal_collage
Da qualche tempo a questa parte sono vagamente ossessionata dagli orinatoi. Per anni mi sono chiesta un sacco di cose. Tipo: com’è possibile che i maschi della nostra specie si ritrovino in gruppi, col pene tra le mani, per fare la pipì? Non è imbarazzante trovarsi all’orinatoio con il tuo capo o tuo padre? Di cosa parlano gli uomini all’orinatoio? L’idea stessa di un orinatoio, soprattutto in un luogo di lavoro, ai miei occhi risulta semplicemente assurda. Forse gli accordi aziendali di più alto profilo vengono chiusi davanti agli orinatoi, l’ultimo luogo interdetto alle donne? Ho il sospetto che l’orinatoio sia lo sbarramento invisibile che ci impedisce di far carriera. Nel caso lo fosse, sarebbe lecito incolparlo l’orinatoio della crisi economica globale? Per sbrogliare la matassa, ho intervistato un campione di utilizzatori abituali di orinatoi. Di seguito i risultati.

Dai, non è imbarazzante trovarsi all’orinatoio con altra gente?
Sì, fa schifo,” concorda lo scrittore Mishka Shubaly. “Una volta ho dovuto usare quello di fianco a mio padre. Ivo guardavo in basso, lui in alto e si ostinava a chiacchierare. Ma grazie a Dio ho resistito alla curiosità di vedere quanto ce l’avesse lungo e se fosse più grosso del mio. Ci sono cose che è meglio non sapere. Cioè, credo di avercelo più grande io, ma in un certo senso non importa, perché il cazzo di papà batte il tuo in ogni caso.”

Dove guardi mentre sei all’orinatoio, in basso o in alto?
“All’orinatoio di solito si assume la postura ‘sguardo fisso davanti a te’,” insiste Geoff Brown, dipendente di un’università canadese. “È strano, ma una volta che uno ha tirato fuori il pisello e si è assicurato che il getto colpisca il bersaglio, si mette automaticamente in modalità ‘sguardo fisso davanti a sé’ e guarda il muro a 20 centimetri dal suo naso.”

Non tutti i soggetti del nostro studio sono d’accordo. “Io guardo in basso,” dice Mishka. “Credo che alla gente piaccia guardare in alto per fingere che quello che sta succedendo (cioè avere il cazzo in mano in presenza di altri uomini) non stia succedendo davvero, ma personalmente mi piace avere una buona visuale per assicurarmi di non farmela sui pantaloni o che un candirù [esemplare di pesce gatto attratto da sangue e urina, ndt] non salti fuori dall’orinatoio e mi si infili su per il pisello.”

Hai mai dato una sbirciatina?
“Non si sbircia. Mai,” dice Dan, un artista di Brooklyn. “Per questo esiste la regola non scritta per cui, quando possibile, bisogna lasciare un orinatoio vuoto tra te e qualcun altro. Non si usa mai l’orinatoio di fianco a qualcun altro a meno che non siano tutti occupati.” Questa è un’opinione diffusa. “È una specie di ‘non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te’,” dice Stuart, uno strizzacervelli di Brooklyn. Ma Steven Cox e Daniel Silver, stilisti di Duckie Brown, non sono d’accordo. “Credo che ogni uomo, gay o etero, guardi,” dice Steven, e Daniel aggiunge, “Ma nessun etero lo ammetterebbe mai.”

Tranne Eben, proprietario di un’agenzia immobiliare a Manhattan. “Sbirciavo quando ero più insicuro, e volevo vedere come stavano messi gli altri, ma adesso non mi interessa più,” racconta. “Forse dopo anni di arti marziali, dopo aver visto un sacco di ragazzi nudi negli spogliatoi, i cazzi sono diventati meno interessanti. È curioso che alcuni si spostino per assicurarsi che tu non possa vedere i fatti loro. Mi sembra più strano questo di una semplice sbirciata.”

Josh Wolk, autore di Cabin pressure, ci racconta questo aneddoto. “L’unica volta che l’ho fatto ero al cinema, e con la coda dell’occhio ho visto questo tizio che pisciava. Mentre dava l’ultima scrollatina, ha cominciato a stringersi il membro con violenza; dalla mia prospettiva sembrava stesse picchiando un serpente contro un sasso. Poi si è fermato un attimo e ha ricominciato. Non ho mai visto nessuno così fissato sulle ultime gocce.”

Hai mai avuto degli incidenti all’orinatoio?
“Sì, ho avuto un’esperienza orribile in prima elementare,” ricorda Daniel Silver. “Doveva essere la prima volta che usavo un orinatoio. L’ho tirato fuori per pisciare, ma mi sono avvicinato troppo all’orinatoio, e il getto mi è schizzato addosso. Mio fratello è dovuto venirmi a prendere per portarmi a casa, perché sembrava che mi fossi pisciato addosso. È stato molto imbarazzante.”

Il problema sembra non risolversi completamente con un po’ di esperienza. “Per me, la cosa più scomoda dell’orinatoio è calcolare la distanza prima di pisciare,” dice Geoff. “Lo schizzo di ritorno può rovinarti un completo. Spesso, l’angolazione del getto e la forma ‘convessa’ dell’orinatoio possono generare una pioggerellina sottile che va a finire dritta sulla parte bassa del busto.” Ecco, questo non lo sapevo. “Se non capisci quale sarà la portata di ritorno dello schizzo, usare un orinatoio indossando pantaloni corti può rivelarsi un’esperienza sconvolgente,” dice David, uno scrittore californiano.

Ti capita mai di chiacchierare all’orinatoio?
“Dipende dal contatto visivo, se viene stabilito e se è reciproco,” dice Geoff. “Se si parla, di solito lo si fa con un tono di voce molto alto, e si dicono cose molto generiche come, “FA FREDDO, EH?” Non si usa mai un tono amichevole e intimo per chiedere cose tipo, “Dove hai comprato quella cintura?” Dan la pensa così: “È incredibilmente imbarazzante parlare all’orinatoio, e la maggior parte della gente non lo fa. Di solito gli uomini sono più imbarazzati che disinvolti. Tipo due che sono appena usciti da una riunione, uno si sente insicuro e si mette a parlare. Oppure, nella mia esperienza, parli con qualcuno con cui hai lavorato tutto il giorno ma che in fondo hai appena conosciuto. Se si parla, comunque, lo si fa guardando dritti davanti a sé. Mi chiedo come mai nessuno abbia ancora messo delle TV sopra gli orinatoi. Non sai quante volte ho studiato nei dettagli le piastrelle dei bagni.” Sembra che a volte attacchino dei giornali sopra gli orinatoi dei ristoranti.

urinal_collage_2

Non hai mai voglia di usare la cabina?
Su questo punto ci sono state diverse reazioni. Alcuni la considerano socialmente inaccettabile. “C’è qualcosa di stranamente poco virile nell’essere visti pisciare nella tazza,” dice Josh. “È come se non avessi le palle di confrontarti alla sbarra con gli altri gentiluomini.” Mark, un avvocato del mondo dello spettacolo di Manhattan, è d’accordo, “Non puoi lasciare che gli altri pensino che sei una fichetta vergognosa,” riflette. “Ma ovviamente, nel caso in cui tutti gli orinatoi siano occupati, è perfettamente accettabile.”

Ogni tanto Eben vuole la sua privacy. “Uso la cabina quando ho bisogno di un momento per me stesso, quando voglio stare in uno spazio in cui sono completamente da solo e non devo vedere tutto,” dice. “Sono un alza-tavoletta coscienzioso. La alzo sempre usando i piedi e tiro sempre l’acqua, anche quando lo sciacquone è in alto.” Anche Mishka è un fervente sostenitore, “Cazzo, sì, se il gabinetto è aperto e c’è altra gente in bagno ci vado sicuro. Utile anche per la cocaina. Lunga vita a chiunque l’abbia inventata.”

Tipo di orinatoio preferito?
In sostanza, quella specie di mangiatoia che si trova agli stadi non piace a nessuno, e anche i nuovi modelli chimici non sembrano funzionare troppo bene. “Mi piacciono le cascate scroscianti che ci sono in Europa,” dice Bill, scrittore newyorkese. “Così puoi pisciare in ogni direzione.”

Alcuni prediligono gli orinatoi col ghiaccio. “Amo gli orinatoi con dentro i cubetti di ghiaccio (o il ghiaccio a pezzi)—il rumore che fa quando si scioglie mi dà l’idea di qualcosa di produttivo, fomenta memorie proustiane, tipo quando la mamma ti incoraggiava mentre muovevi i primi passi,” dice Mike Flaherty, uno scrittore di Brooklyn. “Tra l’altro: nella tua inchiesta qualcuno ha parlato del gioco dell’orinatoio, quello che si fa al bar o ai ricevimenti? All’inizio della serata si butta una moneta nel filtro o nel deodorante dell’orinatoio, e alla fine si va a controllare se qualcuno è stato abbastanza disperato da prenderla. Hai presente?” Mmh... no.

Non è imbarazzante usare l’orinatoio al lavoro? Tipo se entra il tuo capo?
“Per me l’orinatoio è una sorta di grande equalizzatore sociale, che mette tutti allo stesso livello,” dice David, lo scrittore californiano. “Il capo diventa un tuo pari. L’orinatoio non discrimina: è una cosa che mi piace molto.”

L’orinatoio può anche rivelare aspetti insospettabili del proprio capo. “Una volta lavoravo in un’azienda di moda molto famosa di cui non puoi citare il nome. Un giorno, mentre stavo facendo una pisciatina, il presidente entrò in bagno,” racconta Steven Cox. “Alzò entrambe le mani e appoggiò i palmi aperti sul muro. Era a gambe e braccia divaricate, con le mani in alto, e pisciava nell’orinatoio. Non credevo ai miei occhi. Aveva il cazzo completamente in libertà. Poi sono tornato allo studio di posa e l’ho detto a tutti, ma erano tranquillissimi. Lo sapevano già.”

Hai mai rimorchiato, o sei mai stato rimorchiato, in un orinatoio?
“Sì, certo, nelle situazioni adatte, in Brasile o nei cessi del porto ai vecchi tempi,” racconta Bill. “Nei bar e nei locali gay ci sono codici molto diversi negli orinatoi,” dice Steven. “Non credo sia necessariamente vero, Duckie,” ribatte Daniel. “Magari sono in un locale gay perché voglio essere scopato nel cesso, ma voglio essere libero di pisciare in tranquillità.” Perfetto.

“Uno dei miei primi ricordi di New York risale al 1984, ed è legato ad un bagno del porto,” ricorda Eben. “Avevo 13 anni ed ero appena sceso dall’autobus da DC per andare in giro con mia sorella. Il bagno era spaventoso e puzzava come un cesso chimico, anzi molto di più. Mentre pisciavo arrivò un tizio che si mise di fianco a me: mi fissò il cazzo e cominciò a menarselo. Feci più in fretta possibile e corsi fuori.”

Qual è la cosa più strana che ti è successa all’orinatoio?
“Frequentavo l’università con questo tizio, un mormone serafico,” racconta Josh. “Non sapeva cosa fossero il sarcasmo o l’ironia, e odiava la volgarità. Viveva in un mondo in cui tutto doveva essere pulito. Ero all’orinatoio, e si mise di fianco a me. Mentre pisciava, mollò una scoreggia assurda. Sobbalzai. Mi aspettavo che ridesse o si scusasse o facesse una battuta, ma lo guardai e vidi che continuava a guardare dritto davanti a sé, con la stessa espressione di un attimo prima. Personalmente, credo che essere all’orinatoio non significhi essere liberi di dar sfogo ad ogni orifizio. Solo perché stai pisciando non vuol dire che puoi lasciarti andare a tutte le funzioni corporali di cui disponi. È sbagliato. Ma mentre lo osservavo, in piedi, indifferente al suo stesso comportamento, capii che era talmente distaccato dalla volgarità che probabilmente non aveva mai neppure sentito una battuta sulle scoregge, e quindi non sapeva che fosse inaccettabile farle in pubblico.”

Anche le celebrità usano gli orinatoi. “Ero ad una prima a Santa Monica, e questo tizio enorme si mise di fianco a me,” dice David Carr, giornalista del New York Times e autore di The night of the gun. “Non potevo non guardare chi fosse. Era Will Smith. Ha sorriso e mi ha detto qualcosa di simpatico. Mi sono fermato a metà. Me lo sono praticamente strozzato. E una volta, a Knoxville, Tennessee, ho avuto di fianco un nano. Volevo sbirciare, ma la decenza ha avuto la meglio.”

Pat Bobst, che lavora nelle telecomunicazioni, era ad una stazione di servizio lungo l’autostrada del New Jersey. “Stavo usando un orinatoio di fianco al batterista del mio gruppo,” dice. “Si sporse verso di me e mi sussurrò, ‘Ho pisciato in una bottiglia di antigelo vuota, nel furgone, e ho un po’ di antigelo sul cazzo. Credi sia grave?’”

“Ai tempi dell’università lavoravo con uno zoticone, una gigantesca bomba ad orologeria, un tizio davvero antipatico. Un giorno entrò in bagno, lo tirò fuori, cominciò a pisciare e mise le mani sulle anche. Rimase così per tutto il tempo,” dice Stuart. “Il suo primo giorno di lavoro. Era una posizione incredibile. Immagina un uomo in piedi con le mani sulle anche; raramente gli uomini stanno così. E mai davanti ad un orinatoio.”

“Ricordo un uomo che entrò con un grugnito nel bagno di una stazione di servizio. Aveva una birra in mano, e si mise a pisciare sospirando,” dice Dan. “Poi, sempre pisciando, finì la birra.”

Ancora non capisco perché esistano gli orinatoi. Perché gli uomini non si ribellano in massa e cominciano ad usare i gabinetti?
“Se non ci fossere gli orinatoi le code per il bagno degli uomini ai concerti sarebbero peggio di quelle ai bagni delle donne,” dice Pat. “Sono una soluzione salva-spazio.”

urinal_collage_3









Simpatici gli aneddoti dell'articolo, soprattutto quello che ha citato la cocaina come fosse normalissimo (come dire: "eh, nelle cabine c'è anche la carta igienica") o gli orinatoi col ghiaccio (probabilmente stanno in Scandinavia), ma ho come l'impressione che alcuni siano totalmente inventati da Christina Kelly. Comunque sia, devo narrare che quando sono andato a Munchen mi capitò di pisciare nell'orinatoio dei bambini perché quello degli adulti era ad una altezza scomodissima.
La cosa più odiosa degli orinatoi (ma non hanno colpa loro!) è quando qualche deficiente butta carta igienica, si crea pertanto un blocco schifosissimo, ancora più disgustoso di un normale cesso perché molto più vicino alla vista.
 
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view post Posted on 16/3/2012, 00:04     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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Io non ho capito questo video di poesia metropolitana:

La didascalia è:
"Nel fresco orinatoio alla stazione"
un cartello con sopra scritto
Offerte per franco Silvestro
invita gli ignari avventori a lasciare un offerta.
Il video è stato girato di nascosto nei bagni pubblici della stazione di Milano,1999.
Mah.
 
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view post Posted on 16/3/2012, 01:57     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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se uno ci fa caso, tutte queste stronzate sugli orinatoi vengono fuori spesso nei film e telefilm (indovinate di quale paese?). non mi stupirei se l'intervista fosse inventata e ancora meno se fosse vera, ma se lo è, la gente ha risposto cazzate buttate lì tanto per dire una cosa divertente a una giornalista.
L'unica regola dei cessi pubblici è che tutto quello che sta a più di due spanne da te non è affare tuo, e che ti devi prendere tutto lo spazio possibile (quello che dicono sul lasciare almeno un pisciatoio di tra sé e gli altri). Tutto il resto è una minchiata, nessuno pensa niente mentre sta pisciando fuori casa perché l'assurdità del contesto lo farebbe collassare. Pisciare fuori casa è un fastidio a prescindere dal buco in cui stai mirando e dopo le scuole medie nessuno guarda al proprio vicino perché se ne rende conto benissimo - gli unici che lo fanno sono squilibrati o hanno il feticcio del voyeurismo o della pipì.

per il resto, era più bello l'articolo sul pirla che si era intrufolato dietro al muro per spiare dal buco dello scarico
 
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view post Posted on 16/3/2012, 02:24     +1   -1
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Ti rendi conto che hai distrutto un articolo con 4 frasi e ora non si può più dire niente? :rotfl:
 
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view post Posted on 16/3/2012, 02:48     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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CITAZIONE (lagunaloire @ 16/3/2012, 02:24) 
Ti rendi conto che hai distrutto un articolo con 4 frasi e ora non si può più dire niente? :rotfl:

:rotfl:
C'è sempre la possibilità che io venga smentito. magari domani si registra qualcuno che posta un referto psichiatrico che certifica la sua sanità mentale e dice che lui guarda il pisello altrui mentre espleta le proprie funzioni fisiologiche.

Non potrebbe comunque dimostrare di non essere un feticista.
 
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Fanciullo Orsù
view post Posted on 16/3/2012, 15:24     +1   -1




A me, l'unica volta che mi capitò di scherzare con un collega di cesso pubblico, anzi, una delle poche volte in cui mi capitò di interloquire, fu quando dal cesso-cabina sostitutivo del cesso maschile uscì una femmina, e mentre il tizio sbuffava, senza pensarci soggiunsi senza neanche rivolgermi a lui:"E' un trans...", e quello inspiegabilmente sghignazzò come un pazzo.
Per il resto, ho assistito impassibile a rimostranze sul costo dei cessi pubblici in varie stazioni, tra cui quella di Milano.
 
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view post Posted on 16/3/2012, 16:08     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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... che tra l'altro aumentano peggio della benzina.
 
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view post Posted on 16/3/2012, 17:06     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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Beh, io quelle due volte che sono stato a Verona ho pisciato dietro i cespugli nei parchi... è assurdo che mi si chiedan soldi per espletare bisogni, una persona che non li ha potrebbe stare male oppure farsela addosso, creando molti disagi a sé e agli altri.

A Roma, a Villa Borghese finii in un cesso orrendo gestito da una coppia molto molto strana, tanto che m'è venuto il sospetto che in realtà fossero cessi liberi e una coppia abbia finto di gestirli. Praricamente sto entrando e noto il tizio grassone pelato e con la barba che ottiene una banconota da due tedeschi o inglesi. Io dico "Ah, bisogna pagare?" e lui fa "Sì sì qualche moneta" (e già lì...), allora perlustro nelle tasche e tiro fuori monetine, saranno stati 37 centesimi, roba del genere, e dico "vediamo se ho qualcos'altro" e lui fa, tranquillo "no no va bene". Assurdo. Cesso orrendo e mal tenuto, ma d'altronde dovevo solo pisciare e va bene tutto.

Una volta, stavo andando a Trento, ho deciso di pisciare sul treno. Solo che nel mio scompartimento c'era un negro senza biglietto (nei posti a sx, io ero a dx ed ero solo, come lui) e dietro delle persone, credo quasi tutte donne distinte. Io allora sono andato a pisciare portandomi dietro la sacca per paura che magari me la rubasse. Fatto sta che queste si sono insospettite e dopo 5 minuti, quando ero già uscito da tempo, sono arrivati i carabinieri a richiedermi i documenti. Probabilmente quelle puttane ignobili hanno creduto che fossi un tossicodipendente e nella sacca detenessi l'armamentario per farmi d'eroina, boh. Possano veramente essere derubate da veri tossicodipendenti mentre passaggiano tranquillamente di sera.
 
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view post Posted on 16/3/2012, 17:32     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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Io una volta ho cagato in treno perché era una situazione critica... Mai più.

MAI PIOOH!

 
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Ah ah ah ah trash televisivo di infima qualità!!

Mara Venier è una zotica granny, Zequila veniva inculato nei bar di Caracas da simil-indios. Pappalardo sembra un docente qualsiasi di Restauro, che le femmine si bagnano pensando a lui poi a fine corso si accorgono che è un prete.
 
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... ma comunque Zequila cosa c'entrava con l'isola dei famosi?
Nel senso: è famoso? io non l'ho mai sentito nominare al di fuori di "zequila litiga con pappalardo". Chiccazzo è?
anche se poi pure pappalardo, l'unica cosa che si sa di Pappalardo è che ha fatto una canzone melensa cantando con la voce roca e ha vissuto di royalties e comparsate.
 
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view post Posted on 17/3/2012, 17:27     +1   -1
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Ma l'isola dei famosi ed altri reality show di serie B (la talpa, altri di cui mi sfugge il nome) campano proprio perché recuperano personaggi che sono situati nel limbo tra vip e "comuni mortali", gente di cui magari lo spettatore medio-Rai ha un vago ricordo. Noi no perché lo spettatore medio-Rai è uno che aveva la nostra età quando la Rai era monopolistica.
Sono pochissimi i reality show di serie A, e generalmente utilizzano persone ignote. Unico esempio contrario (ma potrebbe non esserlo, io li ho studiati di striscio ma non ne sono fruitore) è quello sulla Rai dove formano delle coppie che ballano. Quello usa (o dovrebbe utilizzare) vip di serie A.

Qua ci sono le liste dei concorrenti dell'edizioni dell'Isola dei Famosi, si nota che spesso questi Vip sono ex concorrenti di reality show precedenti di serie A in cui erano ignoti, oppure personaggi televisivi "stagionali" che sono usciti nel giro e vogliono rientrarci.
PS: dimostrazione del declino generazionale quando si parte dall'altro: Francesca De André, figlia di Cristiano De André e nipote di Fabrizio De André.

Io più della metà non li conosco oppure devo entrare sulla pagina per rendermi conto di chi siano.

Tutte le mattine dovremmo ringraziare il cielo di non essere dei vip di serie B, penso che sia la cosa più brutta.
Tipo i giocatori del calcioscommesse, se vedi non sono i "grandi nomi", ma dei giocatori di serie B-C che puntano a fare la vita di quelli di serie A ma non riuscivano a sostenere le spese delle fidanzate-modelle, quindi vendevano la partita. Loro sono il peggio perché non giocano per passione (come i dilettanti) né giocano per la carriera come i campioni, sono in un limbo tristissimo. Così i Vip di serie B.

Però grazie a queste liste ho capito che il topiz "I suoni erotici dell'Uomo che sapeva troppo" può durare ancora molto andando a reperire foto di quelle minchiette, che certamente verranno cercate da segomani della nostra età, anch'essi ignari di che "vip" siano.
 
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view post Posted on 17/3/2012, 17:40     +1   -1
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Concordo.
Tra l'altro approvo l'inserimento di Alizee.
 
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view post Posted on 17/3/2012, 17:44     +1   -1
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Dragaster Excuriam

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C'ho provato appena adesso, ma noto che sono talmente inutili ste qua che non ho neanche più interesse ad inserire aneddoti infamatori nella loro carriera (appunto perché inesistente).

Mi fanno veramente deprimere questi "vip" di serie B.
 
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view post Posted on 17/3/2012, 17:56     +1   -1
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CITAZIONE (lagunaloire @ 17/3/2012, 17:44) 
C'ho provato appena adesso, ma noto che sono talmente inutili ste qua che non ho neanche più interesse ad inserire aneddoti infamatori nella loro carriera (appunto perché inesistente).

Mi fanno veramente deprimere questi "vip" di serie B.

Marisa Laurito conta come vip di serie B? Perché io sono stupito dal fatto che non sia apparsa in nessuno dei due thread.
non è vero, lo capisco benissimo. Marisa Laurito è l'antierezione, non si può parlare di Marisa Laurito e erotismo nemmeno per scherzo. Tuttavia Maurisa Laurito è meno deprimente di, che so, Den Harrow.
 
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