Sì, quel libretto lo feci vedere anche a Dome the Rocker al Nistoc, ricordo ancora.
Oltre ai racconti davvero di humor nero (no, non è neanche humor... è solo nero, nichilismo nero) c'era appunto quell'alfabeto PAZZESCO, anche perché non era una cosa grottesca, o meglio, non era nato con l'intenzione del grottesco. Ad esempio ricorderò sempre il bambino morto schiacciato dalla porta del bar ma nell'immagine si vedeva il bambino che si avvicinava alla porta, cioè presumibilmente 5 secondi prima del misfatto. Questo veramente ha un ché di geniale, la didascalia non è tale, ma è una continuazione diretta dell'immagine. Qui c'è il disegno del bambino, qui la scritta: tu lettore devi immaginare ciò che succede. Geniale.
Poi sì, la seconda cosa geniale (a mio avviso sottoposta a questa sopra, che davvero l'ho ammirata), sono quelle storie macabre ambientate nell'Inghilterra vittoriana (o almeno così pare, ma credo che in realtà lui crei un gioco di specchi e che i contesti che crea non siano vittoriani ma si rifacciano a quell'epoca incoscientemente [per loro, coscientemente per lui, logico]). Questi disegni hanno spesso elementi soprannaturati e esoterimalati. Poi la storia è un precipitare di eventi senza fine, una spirale di dissolvimento.
Cosa ne pensate, GFSan, Aristea, Cagliostra, Gasperino, Dome, Piero il Porco, Romano Prodigy, Baguette Catalittica, di questo?:
VideoBoh, è la miseria del declino. A metà storia, quando fugge da quel collegio, dovrebbe essere la rinascita perché è la prima azione che fa da sola, di ribellione, invece lei diventa ancora più amorfa, in balìa degli eventi proprio come ogni persona lo è nei confronti della vita (e infatti il fatalismo è un elemento di punta di questa storia).
E' anche anti-tragico: alla fine, una qualsiasi tragedia richiederebbe il riconoscimento... qua no, è tutto così nichilista e fatalista da non avere alcun valore. E' PERFETTO.