CITAZIONE (lagunaloire @ 12/3/2014, 01:05)
S. Peter, spiegami perché ti stuzzica l'idea e come si articolerebbe.
Nasce 3 anni fa, quando facevo parte dell'associazione san vincenzo del mio paese (in seguito venne fuori che faceva parte della san vincenzo di ascoli il padre di un ascolano di nostra conoscenza... ma questo è solo un contorno divertente, perché sono due cose diverse).
Quell'associazione mi permise due esperienze molto utili e interessanti, benché scarsamente remunerate: l'insegnante di sostegno presso la scuola superiore dove andavo io (cosa di cui, se vorrete, parlerò) e lo standista alla fiera del volontariato di Alessandria.
In quest'ultima nella quale stetti dal pomeriggio alla sera, non dovevo fare altro che dare informazioni e, eventualmente, lasciare volantini: ma essendo la mia offerta poco appetibile e il mio gruppo di volontariato ristretto a ragazzi che volevano fare l'insegnante di sostegno alle scuole, il mio impegno richiesto era limitatissimo, e per una buona parte del tempo parlai con un tizio dello stand affianco, basato sull'adozione a distanza dei bambini di Chernobyl, o per meglio dire: li tenevano a casa loro per un mese, il che permetteva a questi bambini di disintossicarsi del metallo radioattivo che in Ucraina entra nei polmoni (o peggio ancora: in Bielorussia, essendo più vicina a Chernobyl che non il resto dell'Ucraina).
Comprai loro delle matrioske da regalo e un cucchiaio bielorusso, dopodiché (era un favore che ci si faceva tra standisti limitrofi) mentre il tizio rimaneva lì, feci un giro dell'intera (enorme) fiera: comprai stoffe armene, persiane e curde, uno strumento cubano e delle maracas, inoltre presi biglietti da visita da TUTTE le organizzazioni di volontariato, e mi fermai a chiedere informazioni a quelle di cui non avevo mai sentito parlare. Mi colpì soprattutto quella delle carceri, per ragioni che finito questo resoconto, spiegherò.
Gli unici stand a cui non mi fermai furono quelli di croce rossa o di altre associazioni che non solo conoscevo, ma che esistevano anche a Casale Monferrato (e queste magari erano di Tortona o di altre cittadine della provincia di Alessandria), e una vecchia di uno stand a cui non mi fermai mi rimbrottò duramente sbattendomi in mano il suo volantino "visto che si è fermato per tutti, poteva fermarsi anche per noi!", la ringraziai e tornai al mio stand, dove parlai in spagnolo con la cubana orrenda (questa, sì) che stava allo stand di fronte al mio, e alla quale comprai la
clave de cuba e le maracas.
Quel che mi ha colpito dell'associazione volontariato carceri è che non è nè conosciuta, nè sbandierata nè apprezzata, e costoro sono considerati non solo dei pazzi ma anche dei coglioni che vanno ad aiutare la feccia della società. Lo trovo poetico e veramente utile, perché è una cosa che non fa nessuno, e non è un volontariato dipendente da quella carità zuccherosa spesso confusa con altre cose da cui eredita il nome.
Per il resto è.. una cosa che non conosco, e a cui non avevo mai pensato.
CITAZIONE
Poi se ti va parlami brevemente sulle tue innumerevoli esperieze di volontariato e i pro e i contro d'ognuna.
Questo sarebbe davvero lungo da fare.
Più che altro, perché più che le considerazioni generali (che forse, sono le cose che a te interessano di più) a me quel che più mi son rimasti, sono gli aneddoti innumerevoli. Alcuni te ne ho detti.
Comunque, lo farò nel topic del "volgarissimo volontariato", con calma, come un diario del passato.
CITAZIONE
Poco avvezzo a queste cose, nutro la curiosità dell'inconoscibile, che se non fossi un timoroso mi porterebbe anche a deflorare l'ano d'un trans.
Il volontariato ha, per chi sa coglierli ed apprezzarli, molti vantaggi che il lavoro remunerato non ha; e inoltre, considerando che qualche rimborso a volte "ci esce", rischia di avvicinarsi alle cifre (non) prese dal lavoro remunerato, senza averne il carico di responsabilità, di invidie e di dissapori. E ti può regalare delle belle esperienze (anche divertenti), o essere un corso che ti dà delle competenze dove magari non vieni pagato, ma neanche devi pagare (cosa che molti corsi specialistici richiedono).
Chiaramente a livello teorico, poi raramente è davvero così.