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| CITAZIONE I suoi libri erotici erano spesso illustrati da immagini di donne dai piedi minuscoli e dalla bocca arrotondata. Lo scrittore, uomo contraddittorio, moralista e libertino al tempo stesso, amante dell'ordine ma anche del vizio, ebbe due grandi amori, la giovanissima Jeannette Rousseau e la moglie dello stampatore dove egli lavorava a bottega, Marguerite Collet.
Questi suoi grandi amori erano nati proprio dal non aver potuto resistere ad osservare i loro «piccoli e bellissimi» piedi. La passione per i piedi femminili, oltre che nella vita, la traspose anche nei suoi libri (specie ne L'Anti-Justine, La vie de mon père, Le Pied de Fanchette e Monsieur Nicolas, libri che ricalcano in parte le sue vicende biografiche). Restif resterà sempre un appassionato estimatore dei piedi femminili; anche per quanto riguarda sua moglie, Agnès Lebègue, una donna insensibile che sposò solo per denaro (e della quale dirà per tutta la vita cose orribili), continuerà ad avere cara quella parte del corpo. Alla fine si separarono (dal matrimonio erano nate due figlie, di cui una morta piccola). Dal suo nome nacque il termine retifismo, indicante il feticismo delle calzature e anche del piede femminile, anche se è principalmente il secondo uno degli atteggiamenti che emergono più spesso dai suoi romanzi erotici. Una sua citazione: "Somiglio al Gran Delfino e a Tévenard che non riuscivano, davanti a un grazioso piede di donna, a restare insensibili".
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