Arte sacra, Una nuova forma di catechismo forumistico

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 1/4/2021, 14:02     +1   +1   -1
Avatar

Dragaster Excuriam

Group:
Giovan Gastoni de' Medici
Posts:
13,415
Spermatozoi:
+1,857

Status:


In via del tutto eccezionale, se non disturbo troppo, penserei di inserire qua, con il permesso di Krasin (sperando non mi mandi MP minatori) e la pazienza di voi amici, alcune cose relative intanto al Giovedi Santo, in questi giorni fino alla Pasqua, in cui la religione e l'arte si danno la mano.

Leonardo da Vinci, uno dei geni più grandi e più poliedrici di ogni tempo, quel giovedi lo rappresentò così nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano tra il 1496 e il 1498 dove ancora si trova:
Leonardo_da_Vinci_-_The_Last_Supper_high_res
Egli immaginò di immortalare in modo del tutto originale (specie se consideriamo le rappresentazioni dell'Ultima Cena fino a quel momento, ben più statiche di questa e meno elaborate) le reazioni degli Apostoli intorno alla tavola, subito dopo che Gesù, commosso profondamente, disse: "Uno di voi mi tradirà" (Gv 13,21).
Vediamo che tutti gli Apostoli stanno lì a chiedersi in modo piuttosto concitato, costernati, "A chi si starà riferendo?", "Mica lo tradirò proprio io?". Pietro, impetuoso come sempre, quasi va a strattonare Giovanni: "Di', chi è colui a cui si riferisce?" (Gv. 13,24).
Giuda invece viene rappresentato con il volto nell'oscurità, e non a caso ovviamente, rispetto a tutti gli altri dal genio di Vinci.
ultima_cena_da_vinci_part
Eccolo il particolare di Giuda, che è immortalato nel momento in cui si volta verso Pietro e Giovanni, ed è genialmente rappresentato da Leonardo con il volto nell’oscurità: le tenebre lo avvolgono. Egli ha il gomito sul tavolo mentre stringe la piccola borsa con il denaro: "E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone. Preso il boccone, egli subito uscì. Ed era notte (Vangelo di San Giovanni, cap. 13, vv.27.30).

San Giovanni ci lascia questo importante seppur brevissimo inciso: "ed era notte", forse nel senso che era notte anche per Giuda, dato che le tenebre lo avvolgevano, così come stavano per avvolgere in modo irrimediabile tutti coloro che partecipavano alla congiura contro Gesù e poi alla sua uccisione...

Il momento dell'Ultima Cena è stato ovviamente rappresentato pure in quella branca dell'arte moderna che è il cinema, come ad esempio nel film di Gibson del 2000 The Passion (La Passione):
the-passion

Il Giovedi Santo è anche il momento della istituzione dell'Eucaristia da parte di Gesù: "Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio»" (Vangelo secondo Matteo, cap. 26, vv. 26-29).
Ecco il momento in un fotogramma, sempre dal film di Gibson:
Jesus+ultima+cena
E quella sera non finì, lo sappiamo così, ma l'epilogo fu ben altro e assai drammatico. Dopo la preghiera di Gesù nell'orto degli ulivi (Getsemani), ecco che ad un certo punto arriva una torma di uomini con spade e bastoni per catturarlo, capeggiati proprio da Giuda: "Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: "Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!". E subito si avvicinò a Gesù e disse: "Salve, Rabbì!". E lo baciò. E Gesù gli disse: "Amico, per questo sei qui!". Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono (Vangelo secondo Matteo, cap. 26, vv. 47-50); "Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: "Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?" (Vangelo secondo Luca, cap. 22, vv.47-48).

L'immenso Giotto dipinse Il Bacio di Giuda (o Cattura di Cristo), che è un affresco di grandi proporzioni (200x185 cm), datato 1303-1305 circa ed incluso nel ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova. Fa parte delle Storie della Passione di Gesù dipinte nella Cappella. Notare come in mezzo alla concitazione della scena, degli uomini armati di bastoni, Gesù e chi lo bacia a tradimento siano rappresentati in modo assai composto, per contrasto:
Giotto_di_Bondone_-_No._31_Scenes_from_the_Life_of_Christ_-_15._The_Arrest_of_Christ_%28Kiss_of_Judas%29_-_WGA09216

Ecco il particolare del "Bacio di Giuda" dipinto da Giotto, si noti la faccia da tanghero di Giuda:
baciodigiuda

Il bacio di quel traditore venne interpretato filmicamente anche da Pier Paolo Pasolini nel suo film Il Vangelo secondo Matteo, del 1964, ma adesso mi sto rompendo il cazzo di mettere immagini e non vorrei mettere troppa carne al fuoco, che poi Krasin s'incazza...
 
Top
view post Posted on 2/4/2021, 14:04     +1   -1
Avatar

Dragaster Excuriam

Group:
Dirty Blue Gene
Posts:
21,833
Spermatozoi:
+2,372
Location:
A Trieste, provincia di Bari. In Polonia.

Status:


Oggi è Venerdi Santo, anche se l'Angelus di Millet è un gesto antico di ringraziamento per i doni della terra e del ciclo del giorno e della notte, è anche un intimo raccoglimento su se stessi e i propri cari. Un ringraziamento, anche per un Uomo che si è fatto flagellare e crocifigere per illuminare per sempre il Messaggio che aveva mandato durante la sua vita:

Notare che nel quadro siamo al tramonto del Sole: da sempre il tramonto rappresenta l'immagine tangibile di Dio, che sorgerà di nuovo, come sempre...

Una particolare visione elaborata da Salvador Dalí, che rende il gesto monumentale e misterioso della scena di Millet:
the-angelus-salvador-dalc3ad-1935
 
Top
view post Posted on 3/4/2021, 18:32     +1   -1
Avatar

Dragaster Excuriam

Group:
Giovan Gastoni de' Medici
Posts:
13,415
Spermatozoi:
+1,857

Status:


Torniamo, mentre aspettiamo la Pasqua, sul tema dell'Ultima Cena, particolarmente caro a Piero il Porco. A me piacerebbe aggiungere una visione iconoclasticamente meno classica, dove elementi mistici e sacri si mischiano a elementi metafisici, frutto della mente di un artista del XX secolo, tra i più grandi mai esistiti, Salvador Dalì.
Ultima-cena-Salvador-Dali

La scena è interna a un dodecaedro metafisico, dodici come gli apostoli, ma dodici anche come numerologia astrologica e mistica. Gesù apparentemente è con gli Apostoli, ma è anche figura evanescente emergente dalle acque. Inoltre una figura, il Demiurgo, Dio, abbraccia la scena, gli Apostoli non si vedono in faccia, non c'è identificazione, non c'è tradimento di Giuda, sono perfettamente simmetrici. L'opera è certamente derivata da quella di Leonardo, ma elaborata con la mente geniale e paranoica di Dalì.

Da Gesù traspare la luce del Sole, della scena intorno (zona di Port Lligat o Cadaques in Spagna) una interpretazione divina.
Da non dimenticare che il quadro è delle dimensioni auree. CAPITTO MI HAI DON FABRIZIO?
 
Top
view post Posted on 4/4/2021, 22:11     +1   -1
Avatar

Dragaster Excuriam

Group:
Dirty Blue Gene
Posts:
21,833
Spermatozoi:
+2,372
Location:
A Trieste, provincia di Bari. In Polonia.

Status:


Anche quest'anno è arrivata la Pasqua di Resurrezione, la Resurrezione con la R maiuscola, la madre di tutte le vere resurrezioni:
Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. Ma l'angelo disse alle donne: «Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. E' risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: 'E' risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete'. Ecco, io ve l'ho detto». Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annunzio ai suoi discepoli. Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi». Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno» (Vangelo secondo Matteo, cap. 28 vv. 1-10)

640px-Resurrection
La Resurrezione rappresentata da uno dei più grandi artisti del primo Rinascimento (ma anche di tutto il Rinascimento in generale, e di tutti i tempi), oltre che matematico, cioè Piero della Francesca (Borgo Sansepolcro, 1416/1417 circa – Borgo Sansepolcro, 12 ottobre 1492). Questo grande affresco (225x200cm) è conservato nel Museo Civico di Sansepolcro e il Cristo Risorto è rappresentato nella sua massima potenza, solidità, recando il vessillo della vittoria sulla morte.

-Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio (Atti degli Apostoli cap. 1, v.3)
È stato messo a morte per i nostri peccati ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione» (Lettera di San Paolo ai romani, cap. 4, v. 25).
640px-Carl_Heinrich_Bloch_-_The_Resserection

Carl Heinrich Bloch (Copenaghen, 23 maggio 1834 – Copenaghen, 22 febbraio 1890), The Resserection (La Resurrezione), in cui invece il Risorto appare maggiormente ieratico, luminoso, splendente e gli Angeli ai due lati in Adorazione, mentre Egli, Dio e Uomo insieme, quindi purissimo (i gigli nella parte inferiore del corpo) e potentissimo, ha spezzato i legami della morte (la tomba spezzata sotto i suoi piedi)

Nel corso della Storia dell'arte fu dipinta anche l'incredulità, anche tra alcuni discepoli, in particolare Tommaso.
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù [Risorto]. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!». (Vangelo secondo Giovanni cap. 20, vv. 24-29)

Il pictor praestantissimus per eccellenza, cioè il Caravaggio così dipinse la scena, il realismo spinto fino a un livello fino ad allora mai conosciuto ne è la cifra più distintiva, con quel dito di Tommaso immerso letteralmente nella piaga del costato di Gesù Risorto, mentre altri due Apostoli stanno dietro alle loro spalle, e con le quattro teste come riunite quasi in un unico punto della scena:
Le_Caravage_-_L%27incr%C3%A9dulit%C3%A9_de_Saint_Thomas
Caravaggio (Michelangelo Merisi da Caravaggio, detto il Caravaggio), L'incredulità di San Tommaso, 1600-1601, olio su tela 107×146 cm, Bildergalerie, Potsdam.

Ci vediamo domani, per altri approfondimenti artistici, sono il Vittorio Sgarbi dei poveri.
 
Top
view post Posted on 5/4/2021, 20:01     +1   -1
Avatar

Euro Mensili

Group:
Member
Posts:
1,065
Spermatozoi:
+7
Location:
Delfinato, Francia

Status:


CITAZIONE (Skop's @ 3/4/2021, 19:32) 
Torniamo, mentre aspettiamo la Pasqua, sul tema dell'Ultima Cena, particolarmente caro a Piero il Porco. A me piacerebbe aggiungere una visione iconoclasticamente meno classica, dove elementi mistici e sacri si mischiano a elementi metafisici, frutto della mente di un artista del XX secolo, tra i più grandi mai esistiti, Salvador Dalì.
Ultima-cena-Salvador-Dali

La scena è interna a un dodecaedro metafisico, dodici come gli apostoli, ma dodici anche come numerologia astrologica e mistica. Gesù apparentemente è con gli Apostoli, ma è anche figura evanescente emergente dalle acque. Inoltre una figura, il Demiurgo, Dio, abbraccia la scena, gli Apostoli non si vedono in faccia, non c'è identificazione, non c'è tradimento di Giuda, sono perfettamente simmetrici. L'opera è certamente derivata da quella di Leonardo, ma elaborata con la mente geniale e paranoica di Dalì.

Da Gesù traspare la luce del Sole, della scena intorno (zona di Port Lligat o Cadaques in Spagna) una interpretazione divina.
Da non dimenticare che il quadro è delle dimensioni auree. CAPITTO MI HAI DON FABRIZIO?

Nel quadro di Dali, che significato dare al linguaggio gestuale, cosi centrale, del cristo giovanile e scamiciato?

- In verità ve lo dico fate prima a spararvi discepoli miei!
- Me ne son fatto due, assieme: la Maddalena e sua cugina.
- Se immaginiamo le due dita in movimento rotativo: nun c'è resta più niente da magna! Ite missa set!
- Le cose sono due: indovinate!(ci provano da due mila anni e ne hanno trovato due milioni all'incirca...)
- Etc...

Mi hanno detto di camminare testa in giù e di ragionare con i piedi. Mi adeguo.
 
Web  Top
view post Posted on 5/4/2021, 20:13     +1   -1
Avatar

Regista di merda!

Group:
Amanti degli avioleggeri
Posts:
2,365
Spermatozoi:
+813

Status:


Auguri di Buona Pasqua a Gesù Cristo il primo socialista della storia
 
Top
view post Posted on 5/4/2021, 22:19     +1   -1
Avatar

Dragaster Excuriam

Group:
Dirty Blue Gene
Posts:
21,833
Spermatozoi:
+2,372
Location:
A Trieste, provincia di Bari. In Polonia.

Status:


Approfondimento: alcune crocifissioni di Cristo da parte di artisti vari.

Anonimo 1000-1050:
TKeT7Fz
Quasi stilizzato, ma con moltissime iconografie, cosa tipica del Medioevo più antico (anche se non siamo più nell'Alto Medioevo).

Giotto, 1310-17:
418px-Giotto._the-crucifix-1310-17._430%D1%85303_cm._Rimini%2C_Tempio_Malatestiano
Si noti la raffinatezza del panneggio, la cura nel panneggio e la delicatezza nei colori, anche se a me Giotto non fa impazzire.

Andrea Mantegna, 1456:
andrea_mantegna_010_la_crocefissione_1456
Fortissimi e vivissimi i colori, da notare anche le espressioni dei ladroni, quasi da anime in pena all'Inferno.

Hendrick ter Brugghen, 1624-25:
jpg
Una visione quasi eterea, così soffusa... L'opera si trova a New York.

Marc Chagall, 1938:
crocifissionerid
Lo trovo meraviglioso, sempre con questi personaggi svolazzanti e questa visione da "fumetto" o "cartone animato".

Salvador Dalí, 1954:
378px-USA_NewYork_MetropolitanMu_S.Dal%C3%AC_Crocifissione-CorpusHypercubus_1954
Questa non credo che la conoscano in molti, nonostante Dalí sia famosissimo. Un tempo l'immagine era raffigurata sui libro d'arte dei licei, ma ora non la si vede più (per fortuna non possono mettere quelle di Maometto, se no li fanno saltare in aria, se no i libri scolastici si concentrerebbero su questo). Anche quest'opera si trova a New York.


Don Fabrizio, nominami clerico di fiducia della cattedrale, brutto nazista pazzo di stocazzo.
 
Top
view post Posted on 6/4/2021, 22:40     +1   -1
Avatar

Dragaster Excuriam

Group:
Giovan Gastoni de' Medici
Posts:
13,415
Spermatozoi:
+1,857

Status:


CITAZIONE (Ferraù @ 5/4/2021, 21:13) 
Auguri di Buona Pasqua a Gesù Cristo il primo socialista della storia

Vero, proprio per questo approfondisco un po' la vicenda di Pilato e quello che ha subito nelle ore precedenti l'esecuzione.

"Allora Pilato rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso". (Mt 27, 26)
12219226_f520
La flagellazione di Gesù dal film The Passion di Mel Gibson

"Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: «Salve, re dei Giudei!». E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo". (Mt 27,27-30)
The_Mocking_of_Christ_by_Carl_Heinrich_Bloch
Carl Heinrich Bloch (1834-1890), Christ Mocked by a Soldier (Cristo schernito da un soldato).

"Pilato intanto uscì di nuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa». Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: «Ecco l'uomo!».
Al vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono: «Crocifiggilo, crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Prendetelo voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui nessuna colpa
» (Gv 19,4-6)
640px-Antonello_da_Messina_004
Antonello da Messina (1430-1479), Ecce Homo" (o Cristo alla colonna), 1473, olio su tavola (48,5×38 cm), Collegio Alberoni, Piacenza.

Gesù flagellato e coronato di spine è con Pilato, che si rivolge alla folla, quindi... e poi giunge il calvario e la Crocifissione:
crocifisso
Salvador Dalí, Cristo di San Juan de la Cruz (Il Cristo di San Giovanni della Croce), 1951, olio su tela (205×116 cm), Kelvingrove Art Gallery and Museum, Glasgow.
Questo dipinto fu un omaggio da parte di Salvador Dalí (come d'altronde si evince dal titolo dell'opera) al carmelitano e grande mistico, oltre che poeta spagnolo San Giovanni della Croce, che un giorno del 1575 ebbe una drammatica visione di Cristo sulla Croce e ne abbozzò un disegno...
lettieri04
 
Top
view post Posted on 7/4/2021, 22:44     +1   -1
Avatar

Dragaster Excuriam

Group:
Dirty Blue Gene
Posts:
21,833
Spermatozoi:
+2,372
Location:
A Trieste, provincia di Bari. In Polonia.

Status:


Mamma mia, io mi sto prendendo davvero bene con questa arte sacra, partecipate anche voi, io da quando ho iniziato queste ricerche mi sento più colto di don Fabrizio, quasi colto come don Alghisi, mi sento uscito dal dipinto Il nulla di Paul Nash.

Stasera torniamo alle crocifissioni, scene sempre che scatenano molto pathos in me, che sono una sorta di Teresa d'Avila:
«È stato messo a morte per i nostri peccati ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione» (Rom. 4, 25).
«Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce» (Fil 2,6-9).

800px-Mathis_Gothart_Gr%C3%BCnewald_022
Matthias Grünewald (1480 circa-1528), Crocifissione, 1512-1516, olio su tavola (269×307 cm), Musée d'Unterlinden, Colmar.
Il notissimo storico dell’arte Ernst Gombrich (1909-2001) commentava così questo dipinto tedesco: «Come un predicatore della Passione, Grünewald non risparmiò nulla pur di esprimere gli orrori della crudele agonia: il corpo moribondo di Cristo è deformato dalla tortura della croce; le spine dei flagelli penetrano nelle ferite suppuranti che ricoprono l'intera figura. Il sangue rosso scuro contrasta nettamente con il verde smorto della carne. Cristo crocifisso esprime il significato della sua sofferenza attraverso le fattezze ed il gesto commovente delle mani.»

Nota cinematografica: sapevate che nel film The Passion la scena in cui il primo chiodo viene puntato nel palmo della mano di Cristo e poi affondato nella croce, la mano dell'inchiodatore è quella dello stesso regista Mel Gibson, come a voler dire a Gesù: "Anche io sono tra i tanti che continuano a crocifiggerti"?
nails
Non lo sapevate? E adesso lo sapete! A me l'ha detto Vincenzo, quel mezzo gay parrucchiere simpaticissimo ma logorroico, però tutto quello che mi dice lo registro mentalmente e poi lo racconto ai bambini marocchini.

Ma poi si arriva al momento cruciale: «Gesù, gridando a gran voce, disse: 'Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito'. Detto questo spirò.» (Lc 23,46).
the-passion-of-the-christ-05
Gesù muore in croce, dal film The Passion.

Ma basta ora, basta veramente per stasera, non voglio rendere i messaggi troppo lunghi, ho ancora una straordinaria sequenza di immagini e di citazioni, ma vado con calma, una volta al giorno... fosse per me scriverei fino a domani mattina, ma non è etico nei confronti degli utenti del forum.
 
Top
view post Posted on 8/4/2021, 22:51     +1   -1
Avatar

Dragaster Excuriam

Group:
Giovan Gastoni de' Medici
Posts:
13,415
Spermatozoi:
+1,857

Status:


Stasera parliamo di una particolare iconografia di Gesù, un tempo piuttosto diffusa, mentre oggi piuttosto dimenticata, ossia il Compianto sul Cristo morto.

compianto-sul-cristo-morto-di-giotto
Giotto (1267-1337), Compianto sul Cristo morto, 1303-1305 circa, affresco (200x185 cm), ciclo della Cappella degli Scrovegni, Padova.

Analizziamolo come farebbe don Alghisi dopo due bicchieri di vino rosso: Lo sguardo intenso della Madonna, quasi incollando il suo viso a quello del figlio; la Maddalena, che tiene in grembo i suoi piedi; l'apostolo Giovanni che sta a braccia aperte, aperte al dolore che trafigge anche chi lo ha visto trafiggere; gli angeli, che anch'essi partecipano al dolore umano sotto di loro, assumendone in qualche modo le diverse espressioni, secondo l'originale e immaginifica interpretazione di Giotto...

Ma eccoci arrivati al momento cinematografico:
Marie-et-le-Christ-dans-la-Passion
Gesù tolto dalla croce giace tra le braccia della Madre, dal film The Passion di Mel Gibson.

E qua è doveroso citare un passo del profeta Isaia e la radio clochard:
«Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori.
Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo
Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
»
(Isaia, cap. 53)

Ma due giorni dopo tutto questo burdel, ecco la Resurrezione, che abbiamo visto appunto nel giorno di Pasqua con un paio di dipinti importanti e significativi. Questa resurrezione cristiana, divina, renderà concrete le parole della Scrittura:
«Dov'è, o morte, la tua vittoria?
Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?
»
(1Cor 15,55)

«Allora Pietro, levatosi in piedi con gli altri Undici, parlò a voce alta così: "Uomini d'Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nazaret - uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso operò fra di voi per opera sua, come voi ben sapete -, dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l'avete inchiodato sulla croce per mano di empi e l'avete ucciso. Ma Dio lo ha risuscitato, sciogliendolo dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere".»
(At 2,14.22-24)

Ma di questo - della Resurrezione - avremo tempo e modo di parlarne domani. Un saluto a Marcello Marchesi, che ringrazio per il suo apprezzamento.
 
Top
view post Posted on 9/4/2021, 22:52     +1   -1
Avatar

Dragaster Excuriam

Group:
Dirty Blue Gene
Posts:
21,833
Spermatozoi:
+2,372
Location:
A Trieste, provincia di Bari. In Polonia.

Status:


Ieri pensavo che avremmo parlato della Resurrezione, invece non vorrei andare così rapidamente, come se avessi un mefisto su per il culo pronto ad esplodere, quindi parleremo questa sera della Deposizione. Inizio con una citazione biblica, come ormai sono solito iniziare: «Dopo questi fatti, Giuseppe d'Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'è usanza seppellire per i Giudei. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino.» (Vangelo di San Giovanni Apostolo, cap. 19, vv. 38-42)

Caravaggio_-_La_Deposizione_di_Cristo
Caravaggio (Michelangelo Merisi, 1571-1610), Deposizione nel sepolcro, 1602-04, olio su tela (300×203 cm), Pinacoteca Vaticana, Città del Vaticano.

Nell'opera meravigliosa e monumentale (tre metri x due) del Caravaggio si notano in un contesto dai toni molto scuri (che vanno a esaltare la drammaticità della vicenda) i particolari realistici del corpo del Cristo. Interessanti le figure di Nicodemo, che guarda verso lo spettatore (tra l'altro il suo volto è in pratica il ritratto di Michelangelo Buonarroti, un omaggio del Caravaggio al maestro fiorentino), le tre donne dietro tra cui Maria la Madre di Gesù a sinistra, Maria di Magdala al centro e Maria di Cleofa sulla destra con le braccia alzate in segno di dolore estremo e di lutto. Sull'estrema sinistra si trova invece l'Apostolo Giovanni (uno dei quattro futuri Evangelisti), quasi in contemplazione sofferta del volto di Gesù. Ricordiamo che San Giovanni fu l'unico tra gli Apostoli a trovarsi sotto la croce al momento dell'agonia e della morte di Cristo.

Ma vediamo un altro esempio della Deposizione (speravate, ah?, che ne mettessi solo una... invece la profondità della mia ricerca iconografica sorprenderebbe anche Don Mario):
BurialofChrist_CarlBloch
Carl Heinrich Bloch (1834-1890), Burial of Christ (Sepoltura di Cristo, 1873 circa), olio su tela, Museo di Storia nazionale, Frederiksborg Danimarca.

A differenza della tela del Caravaggio, una luminosità invece pervade gran parte della scena dipinta da Carl Heinrich Bloch, il pittore danese del XIX secolo che abbiamo incontrato nel dipinto postato il 6 aprile per descrivere un momento della Passione. Nel suo Burial of Christ (Sepoltura di Cristo), l'artista descrive molto realisticamente l'atmosfera di composta tristezza con cui si assiste alla imminente deposizione del corpo di Cristo all'interno del sepolcro, che presenta naturalmente anche molte zone in ombra, ma nel complesso il corpo di Cristo e il lenzuolo che lo avvolge emanano un intenso flusso di luce bianca.

Domani vi faccio una sorpresa, passiamo finalmente alla scultura, ma non vi dico di più per non gasarvi troppo. :occhio:
 
Top
view post Posted on 10/4/2021, 22:59     +1   -1
Avatar

Dragaster Excuriam

Group:
Giovan Gastoni de' Medici
Posts:
13,415
Spermatozoi:
+1,857

Status:


Come vi avevo promesso, stasera ci dedichiamo un po' alla scultura. Sì, lo so, lo so che la sezione si intitola "I dipinti che ci ritraggono", ma se avete notato il topiz si intitola "Arte sacra", quindi va bene ogni tipo di arte, e la scultura manca un po' in questo forum (c'è un topiz sulle statue, però, anche se non viene aggiornato da tempo).

Andiamo ulteriormente a ritroso, al momento cioè in cui la Madre tiene in grembo il corpo esanime di suo figlio Gesù, iconografia denominata Pietà. Vi porgo un capolavoro tra i massimi di tutti i tempi, non solo nell'ambito della scultura, ma dell'arte tout court:
640px-Michelangelo%27s_Pieta_5450_cut_out_black
Michelangelo Buonarroti (1475-1564), Pietà vaticana, 1497-1499, scultura in marmo (174×195×69 cm), Basilica di San Pietro in Vaticano, Città del Vaticano.

Una delle cose che saltano all'occhio per gli appassionati di date autistici come me, è che Michelangelo l'ha incredibilmente scolpita poco più che ventenne. La Madonna di Michelangelo è giovane, sempre giovane nella sua purezza, giovane come quando concepì il figlio, giovane come simbolo della Chiesa, sposa di Cristo.

In qualche modo è legata al canto trentatreesimo (e ultimo) del Paradiso (e quindi di tutto il poema) di Dante Alighieri (1265-1321) che si svolge nell'Empireo, dove si trovano tutti i santi. Qua Dante fa pregare la Vergine Maria da San Bernardo di Chiaravalle, prima che la Divina Commedia si chiuda con la visione di Dio, della Trinità e dell'Incarnazione.
Ma perché ho scritto che è legata alla Pietà di Michelangelo? Perché anche in questo caso, dal famoso incipit Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, si può pensare a un Madonna particolarmente giovane, addirittura paradossalmente più giovane del Figlio, perché appunto fisicamente è vero che il Cristo è più giovane di lei (essendo lei madre e lui suo figlio dal punto di vista umano), ma nello stesso tempo Egli è anche la Seconda Persona della SS.ma Trinità, perciò ecco perché, riprendendo i versi di Dante, la Vergine si trova a essere pure figlia del suo stesso Figlio, metafisicamente parlando; Gesù Cristo infatti è l'Incarnazione del Verbo, perciò vero Dio e vero Uomo contemporaneamente: «E il Verbo si fece carne, e venne ad abitare in mezzo a noi» è scritto infatti nel prologo del Vangelo di San Giovanni Apostolo a proposito del grande Mistero dell'Incarnazione.
Dante sottolinea poi il fatto che chi vuol ottenere una qualunque grazia dal Signore e non ricorre alla Vergine, è come uno che vuol volare senza avere le ali: «Donna, se' tanto grande e tanto vali, / Che, qual vuol grazia e a te non ricorre, / Sua disïanza vuol volar senz'ali».
Ma leggiamo tutto il passo:

Vergine madre, figlia del tuo Figlio,
Umile ed alta più che creatura,
Termine fisso d'eterno consiglio.

Tu se' colei che l'umana natura
Nobilitasti sì, che il suo Fattore
Non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l'amore
Per lo cui caldo nell'eterna pace
Così è germinato questo fiore.

Qui se' a noi meridïana face
Di caritate; e giuso, intra i mortali,
Se' di speranza fontana vivace.

Donna, se' tanto grande e tanto vali,
Che, qual vuol grazia e a te non ricorre,
Sua disïanza vuol volar senz'ali.

La tua benignità non pur soccorre
A chi domanda, ma molte fiate
Liberamente al domandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,
In te magnificenza, in te s'aduna
Quantunque in creatura è di bontate.


(Dante Alighieri, Paradiso, Canto XXXIII, vv. 1-21)

1024px-Dettagliopiet%C3%A0
(Particolare del viso della Vergine Madre)
 
Top
view post Posted on 11/4/2021, 23:01     +1   -1
Avatar

Dragaster Excuriam

Group:
Dirty Blue Gene
Posts:
21,833
Spermatozoi:
+2,372
Location:
A Trieste, provincia di Bari. In Polonia.

Status:


Gesù benedice i bambini è un episodio della vita di Gesù riportato in modo molto simile dai Vangeli sinottici. Ma vediamo qualche citazione: «In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: "Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?". Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: "In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli".» (Vangelo secondo Matteo cap 18, vv. 1-4); «Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: "Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio".» (Vangelo secondo Marco cap 10, v. 14); «Fratelli, non comportatevi da bambini nei giudizi; siate come bambini quanto a malizia, ma uomini maturi quanto ai giudizi» (San Paolo, Prima Lettera ai Corinzi, cap 14, v. 20):
USA_NewYork_L.Cranach_Ges%C3%B9benediceBambini_1545-50
Lucas Cranach il Vecchio (1472-1553), Sinite parvulos (Gesù Cristo benedice i bambini, 1545-1550 circa), olio su tavola, Metropolitan Museum of Art, New York (Stati Uniti d'America).

Come tecnica siamo a livelli decisamente inferiori a Giotto, Michelangelo, eccetera... però è sorprendente notare la vivacità di tutti questi pupi, che contrasta un po' con la boria dei dottori della legge lì a destra.
Per quanto riguarda le citazioni, guardate come san Paolo fa l'esegesi di Gesù: praticamente è lui che ha creato il cristianesimo, reinterpretando le parole lasciate dette da Cristo.
 
Top
view post Posted on 12/4/2021, 23:04     +1   -1
Avatar

Dragaster Excuriam

Group:
Giovan Gastoni de' Medici
Posts:
13,415
Spermatozoi:
+1,857

Status:


Ormai, come state vedendo, nella mia ignoranza sto restando un po' a corto di argomenti (e soprattutto di raffigurazioni artistiche). Mi concentrerò adesso sulla figura dell'Apostolo Matteo, postando due spettacolari visioni di Caravaggio, conservate nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma:

Caravaggio_-_Martirio_di_San_Matteo
Caravaggio (Michelangelo Merisi, 1571-1610), Martirio di San Matteo, 1599-1600, olio su tela (323×343 cm), Chiesa di San Luigi dei Francesi, Roma.

Notare davvero la padronanza che aveva dei chiaroscuri, ma anche il pathos che infonde nelle sue scene "plastiche", direbbe la Castelnuovo.

Caravaggio_-_La_vocazione_di_San_Matteo
Caravaggio (Michelangelo Merisi, 1571-1610), Vocazione di San Matteo, 1599-1600, olio su tela (322×340 cm), Cappella Contarelli, Chiesa di San Luigi dei Francesi, Roma.

Quest'opera è in fondo una descrizione delle stesse parole dell'apostolo Matteo, che diventò poi uno dei quattro Evangelisti: «Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: "Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?". Gesù li udì e disse: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: 'Misericordia io voglio e non sacrificio'. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori"». (Vangelo secondo Matteo cap. 9, vv. 9-13)

La chiamata è rappresentata dal Caravaggio come un raggio vasto e penetrante di luce (non proveniente dalla finestra, che infatti è chiusa), che segue il braccio di Cristo. La luce che squarcia le tenebre, la Grazia che vorrebbe entrare nel buio di una esistenza. <i>Vorrebbe
perché non tutti rispondono, non tutti anche nel dipinto dicono il loro sì.
Notiamo fra l'altro che Gesù ha accanto Pietro, che simboleggia la Chiesa: lui, il pescatore Pietro (pescatore anche di uomini diventerà successivamente, come gli aveva predetto Cristo) e i suoi successori sono i capi su questa terra col loro munus docendi, regnandi e sanctificandi, e quindi Caravaggio lo dipinge mentre accompagna col proprio gesto quello di Cristo: «Di nuovo Gesù parlò loro: "Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita"». (Vangelo secondo Giovanni, cap 8, v. 12); «<i>Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini». (Vangelo secondo Giovanni, cap. 1, v. 9)

Ma vediamo anche la figura di Matteo, vestito insieme agli altri con abiti del periodo del Caravaggio (per indicare forse l'atemporalità della chiamata di Cristo a convertirsi e a seguirlo). Il futuro apostolo ed evangelista si pone il dito sul petto come a chiedere: "Sta dicendo a me? Lui e Pietro stanno chiamando proprio me?". Sappiamo che risponderà positivamente, sarà tra coloro cioè che avranno accolto Gesù: «A quanti però l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio
» (Vangelo secondo Giovanni, cap. 1, v. 12):
Det.+Matthew_Contarelli+Chapel

Notiamo che pure i due ragazzi in primo piano si volgono subito, come Matteo, verso Cristo, e perciò il Caravaggio vuol dirci che lo accolgono pure loro:
Vocazione_di_San_Matteo_(particolare_2)

Vediamo inoltre che altri due uomini, uno anziano e l'altro più giovane, non sembrano neanche accorgersi della chiamata e della luce, ma continuano a giocare a dadi e a contare soldi, i simboli che il Caravaggio usa per descrivere l'interesse esclusivo alle cose materiali, alla mondanità, e il rifiuto a interessarsi di quelle di lassù, come dice anche San Paolo: «La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto» (Vangelo secondo Giovanni cap. 1, vv. 11-12):
La_Vocazione_di_San_Matteo_part._1

Ma non mi dilungherò ulteriormente, dato che riprenderò domani sera a parlare di un'analogia che ho trovato tra quest'opera e una molto nota.
 
Top
view post Posted on 13/4/2021, 23:05     +1   -1
Avatar

Dragaster Excuriam

Group:
Dirty Blue Gene
Posts:
21,833
Spermatozoi:
+2,372
Location:
A Trieste, provincia di Bari. In Polonia.

Status:


Ieri abbiamo visto e analizzato la Vocazione di San Matteo e vi avevo lasciati dicendo che ho trovato un'analogia tra questa e un'altra opera molto più nota.
Dunque, tutto nasce dall'osservazione del braccio di Gesù, apportatore di luce e quindi di potenziale salvezza (potenziale perché la chiamata alla conversione, come abbiamo visto nel dipinto di Caravaggio, non abbatte di certo la libertà individuale di rispondervi o meno: c'è il libero arbitrio, no don Fabrizio?); ho notato che questo braccio assomiglia vagamente al dito creatore di Dio Padre nell'episodio dipinto da Michelangelo sulla volta della Cappella Sistina, cioè la famosissima Creazione di Adamo, questo per dire che se uno si lascia toccare dalla Grazia divina, rinasce a nuova vita in Cristo, è ri-creato: «Quindi se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove.» (San Paolo, seconda lettera ai Corinzi, cap. 5, v. 17).
Ecco a confronto quelle braccia, quelle dita:
Michelangelo%2C_Creation_of_Adam_04
Michelangelo Buonarroti (1475-1564), Creazione di Adamo, 1511 circa, affresco (280×570 cm), Cappella Sistina, Città del Vaticano.

Secondo Gesù Cristo una seconda nuova nascita, dopo la prima, è indispensabile; questo ce lo dice anche il Caravaggio, con questa straordinaria opera. Stavolta, però, a differenza della nostra prima nascita (in cui non abbiamo potuto dare il nostro sì o il nostro no), possiamo scegliere: il libero arbitrio, appunto.
Tutto questo conferma la parola di Gesù, che tra l'altro anticipava pure l'importanza del Battesimo (anche se da solo non basta) ai fini della salvezza, quando parla apertamente di "necessità di (ri)nascere da acqua e da Spirito per potere entrare nel regno di Dio": «Gli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio". Gli disse Nicodèmo: "Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?". Gli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito"». (Vangelo secondo Giovanni cap. 3, vv. 3-6)

Per oggi ci fermiamo qui. Meditate, anche perché adesso credo di essermi meritato una pausa da queste ricerche, don Mario mi perdonerà se non sono attivo come lui. Quando vado a Roma mi munisco di monetine perché ogni due minuti bisogna alimentare la luce di quelle opere lì, anche se però potrei sempre fare il tirchio e imboscarmi dietro ai giapponesi!
Ma se posso parlare sul serio, mi è venuta una passione forte per l'arte visiva, un hobby che non avevo mai visto. Solo che non ho più voglia di fare ricerche su cose religiose, quindi aprirò un altro topiz sull'arte varia, un po' come avevo fatto con i dipinti di Hopper. Anzi, lo faccio subito...
 
Top
51 replies since 1/4/2021, 14:02   584 views
  Share