Votes taken by abe01

view post Posted: 2/8/2020, 02:12     +1I cerchi nel grano - Misteri e paranormale
Il pesce palla, nel suo rituale di corteggiamento, passa il suo tempo spazzando la sabbia con coda e pinne per creare dei disegni sulla sabbia che possano colpire la femmina del pesce palla, in modo che essa scelga lui come partner. Sono delle robe così --->


Secondo me è interessante perché i disegni non hanno niente a che fare con la virilità dei maschi (la grandezza di certe parti del colpo, la capacità di allontanare gli altri maschi) o con la capacità di provvedere alla prole (è il caso di quegli uccelli che scelgono come compagno il maschio che crea il nido più bello e colorato). Anche se in realtà la spiegazione si riconduce ancora a questo, perché se il pesce palla riesce a passare abbastanza tempo concentrato a fare il madonnaro vuol dire che è in grado contemporaneamente di procacciarsi del cibo e di difendersi dai nemici con grande abilità, al punto da potersi permettere questo lusso.
view post Posted: 1/8/2020, 13:34     +1Ciclo filmico di flusso - Cinema, radio, televisione, videogiochi e avicultura
Visto il film del mese di Luglio, L'Isola

Ho cercato su internet dei frame del film, e mi ha stupito ritrovarmi a guardare un ambiente più bello e aperto di quanto non mi fosse sembrato nella visione (forse è solo merito del mare). Questo perché nello svolgersi delle scene invece mi era parso tutto claustrofobico e immobile (le capanne in legno dove abitano i monaci non si discostano tanto dall’isolotto di macerie che i nazisti hanno fatto saltare in aria… anzi, sono proprio lo stesso posto, no? Nonostante il trascorrere degli anni per padre Anatolij il tempo si è fermato lì, i sensi di colpa ce lo hanno inchiodato).
Ho sgamato l’epilogo della trama fin da quando, nei primi minuti, i gendarmi nazisti hanno costretto il protagonista a sparare al proprio superiore per aver salva la vita
SPOILER (click to view)
(conta davvero per la coscienza di Anatolij che quel colpo sia andato o no a segno? Anatolij ha comunque premuto il grilletto).

Il momento in cui ho sentito di più la carica emotiva del film però è stata la guarigione da parte di A di un bambino storpio davanti alle cui gambe malferme la medicina si era oramai arresa (il bambino è stato operato, visitato… i dottori non riescono a spiegarsi perché non cammini). Una volta compiuto il miracolo (mi ha fatto sorridere lo sdoppiamento farsesco della personalità di Anatolij tra servo e santone), la madre del bambino insiste per lasciare subito l’isola (deve andare a lavorare) e allora Anatolij glielo strappa dalle braccia intimandole di trovare del tempo per contemplare e ringraziare quanto successo, le dice che se i due dovessero andar via prima di averlo fatto il bambino si riammalerà e prova a convincere la donna millantando un allagamento improvviso che aveva fatto chiudere la cooperativa dove avrebbe dovuto recarsi la mattina dopo.
Le effettive capacità di imporre le mani e guarire del monaco restano un punto interrogativo (sto leggendo un libro che spiega cosa succedeva in epoca sovietica a chi chiedeva di poter andare all’estero, e fossi stata in A non avrei consigliato alla gente di vendere tutto per partire alla ricerca di un congiunto che sarà ormai bello che schiattato invece che in spiaggia sulla costa francese come si è immaginato lui), però proprio la ritrosia nell’accettare acriticamente il suo giudizio ed i suoi dettami è il punto.
SPOILER (click to view)
C’è un ammiraglio che va a farsi curare dal prete magico, e però quando Anatolij gli dice che la figlia è posseduta inclina la testa sospettoso e dice che gli sembra una di quelle pazzie da superstiziosi. Quando Anatolij inizia a sciorinare salmi alla domanda del suo superiore sul perché le sue camere stiano andando a fuoco, quello si tappa le orecchie e dice “Oh fa silenzio zitto zitto zitto”.

Questo genere di siparietti col suo capo sono divertenti (mia prefe la scena in cui gli altri monaci gli fanno un elenco scritto dei mille fastidi che Anatolij arreca loro – incluso che puzza, che fa tardi a messa, che si genuflette dalla parte sbagliata, che beve il tè zuccherato – e lui risponde yooo vi ricordo che non siamo al comitato sorveglianza cittadini), soprattutto quando tentano la convivenza forzata e con la scusa che la maggior parte dei peccati si annida all’interno degli stivali, Anatolij brucia il sacco a pelo che il suo capo si era portato dietro.

Ogni volta che la nostra Meredith Grey risolve un caso si trova a confessare il suo "peccato originale"; inevitabilmente ci si mette a pensare a cosa c'è dietro questo bisogno di confessione, di condivisione delle colpe, e ai modi con cui si cerca di espiarle.
view post Posted: 10/6/2020, 21:39     +1Notizie improponibili - Servizio di messaggi veloci
Volevo solo chiarire che in Lombardia nessuno ci è mai andato per farsi una gita.
view post Posted: 5/6/2020, 20:47     +1Notizie improponibili - Servizio di messaggi veloci
QUOTE (Cough Ferati @ 5/6/2020, 21:39) 

Mettiamo cannoni nei nostri cannoni saranno dei super cannoni
view post Posted: 8/5/2020, 08:08     +2Soundtrack, tracce di film - L'angolo del Rospo
Nel film del mese (Film d'amore e anarchia etc etc) c'è una canzone "Amara me", che è un arrangiamento di Nino Rota basato su un vecchio canto popolare abruzzese che parla di una donna rimasta vedova che non sa come sfamare adesso la famiglia.
Il testo all'inizio è simile ma poi manca di qualche strofa (la vedova scacciata quando chiede la catità, lo stigma della "strega", la sua preghiera perché trovi un idiota qualunque - uno "sterpone", o "montone", che la sposi... Metto il testo nello spoiler sotto).
Le versioni che ho trovato online del canto abruzzese sono meno belle della canzone del film, che !! è cantata in dialetto napoletano


SPOILER (click to view)
Scura maja, scura maja!
Te si’ muort’ chigna facce?
Mo me stracce trecce e facce,
Mo me jatte ’ngoj’ a taja:
Scura maja, scura maja!

Primma tenea ’na casarella,
Mo ’ntieng’ chiù reciette.
Senza fuoche e senza liette,
Senza pane e cumpanaja:
Scura maja, scura maja!

M’ha lasciata ’na famija
Scàuza e nuda, appetitosa;
E la notte ci sgeveja
Vûne ju pane e i’ ne’ l’aja:
Scura maja, scura maja!

Ieri jeje a ju cumpare,
A cerché la carité,
Me feceje’ ‘na strellota
Me menaje ’na staja:
Scura maja, scura maja!

Sci’ mmajtt’, sci’ mmajtt’,
Quanno bene ch’ ’nt’ aje fatte!
Pe’ lu scianghe de la jatta
Pròpia straja m’aj’ a faja
Scura maja, scura maja!

E la notte a l’impruvisa,
Quann’ durme, a l’ensaputa,
Aja ’ntrà’ pe’ la caùta,
Tutt’ le scianghe me t’aja vaja:
Scura maja, scura maja!

Stava grassa chinta a ’n’orsa,
Me so’ fatta scecca scecca
’Nc’ è nu cone che me lecca,
Chi me scaccia e chi m’abbaja:
Scura maja, scura maja!

A ju ciel’ che ’nci aje fatt’?
A ju munne puverella,
So’ remasta vudovella,
Mo m’arraja, mo m’arraja:
Scura maja, scura maja!

Oh! ju ciele, famm’ascì,
Pe’ marite nu struppone
Ca se n’aje ju muntone,
La cacciuna sempre abbaja:
Scura maja, scura maja!

//

POVERA ME

Povera me, povera me!
tu sei morto e io come faccio?
ora mi straccio trecce e faccia,
ora mi getto in collo a te:
povera me, povera me!

Prima tenevo una casetta,
ora non ho più ricovero,
senza fuoco e senza letto,
senza pane e companatico:
povera me, povera me!

M’ha lasciato una famiglia
scalza, nuda e affamata;
e la notte si sveglia
vuole il pane e io non l’ho:
Povera me, povera me!

Ieri andai dal compare,
a cercare la carità,
mi fece una sgridata
mi batté con una stanga:
Povera me, povera me!

Sii maledetto, sii maledetto,
quanto bene ti ho fatto!
per il sangue di una gatta
proprio strega m’ho a fare
Povera me, povera me!

E la notte all’improvviso,
Quando dormi, all’insaputa,
ho da entrare pel buco della porta,
tutto il sangue ti ho da bere:
Povera me, povera me!

Stavo grassa come un’orsa,
mi son fatta secca secca
non c’è un cane che mi lecca,
chi mi scaccia e chi mi abbaia:
Povera me, povera me!

Al cielo cosa ho fatto?
al mondo poverella,
sono rimasta vedovella,
ora mi arrabbio, ora mi arrabbio:
Povera me, povera me!

Oh! Cielo, fammi uscire
per marito uno sterpone
che se non hai il montone,
la cucciola sempre abbaia:
Povera me, povera me!
view post Posted: 19/4/2020, 00:52     +1Proposta: il FILM del MESE - Cinema, radio, televisione, videogiochi e avicultura
Il film dei pirati c'è anche sul sito di streaming che ho linkato per il film di amore e anarchia. È un buon sito di streaming per i vecchi film.
view post Posted: 23/11/2019, 01:39     -1Revelio gdr - SPAM
dai ma Simon Peter hai messo il pollice verso ad ogni up? poveretto lascialo giocare coi suoi pupazzetti in pace :(
view post Posted: 25/10/2019, 04:15     +1Le letture minchiarevoli - 'a Curtura fa PPAURA!
Il saggio sull'immigrazione straniera in IT parte dal 45 (in effetti non lo avevo detto, il sottotitolo è "dal 1945 ai giorni nostri", perdono), il papa a cui fa riferimento è Papa Giovanni Paolo II per via dell'attentato dell'estremista turco dei Lupi Grigi.

Sono citate un bel po' di organizzazioni russe, ci sono un mucchio di nomi (quella dello sfregiarsi la faccia ad esempio era un'idea del sottogruppo Inferno dell'Organizzazione di Nikolaj Isutin) ma ad un certo punto sì, parla anche di Sergej Necaev e dei suoi rapporti - affinità di pensiero e differenze - con Bakukin (tre paginette circa)
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di conseguenza parla anche di Vera Zasulic che proveniva appunto dalla cerchia di SN e spara al governatore di S Pietroburgo (essendo una donna finisce che la stampa si convince, sbagliando, che si tratti di un delitto passionale, e la assolvono). Sul libro dice che Turgenev ci scrive un poema in prosa chiamato Sulla Soglia, ma non sono riuscita a trovarne info online.


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tra le altre persone su cui Bakukin esercitò la sua influenza c'era va beh anche Carlo Cafiero, che ho scoperto essere di Barletta!! non lo sap


Mentre cercavo ho ritrovato anche questa chicca sugli Apofasimeni (una setta patriottica italiana di Carlo Bianco) che nel testo del giuramento, quando si parlava dell'eventualità del tradimento di uno degli adepti, conteneva le parole (che andavano recitate): "Voglio che mi sian levati gli occhi dalla testa, strappata la lingua dalla bocca, tagliato e scorticato il corpo a poco a poco; che mi vengano stracciate le budella; che un veleno corrosivo mi corroda con dolori e spasimi i polmoni e lo stomaco con i più acerbi dolori". Invitante come incentivo.
view post Posted: 16/10/2019, 02:33     +2Il gran Juke Box - L'angolo del Rospo


ma sec voi sono pazza a sentire un accento barese in Piero Ciampi?
101 replies since 10/11/2016