In Obliquomo c’è l’ottima idea del mondo parallelo da cui sgorga tutta la creatività malsana, cioè il gusto per le cose strane, asimmetriche, brutte. La terza parte del fumetto parla delle Wunderkammer, cioè le “camere delle meraviglie”. Esse erano gli antesignani del museo, anche se il loro concetto era abbastanza diverso: era una sequenza disordinata di oggetti eccentrici, strani, talvolta inventati. Mi colpì ad esempio la sirena che era una mummia di donna con applicata la coda di una grossa anguilla. Si divertivano così.
A un tratto, Sergio Ponchione disegna la Wunderkammer di un personaggio del fumetto basandosi su un’incisione del gabinetto di curiosità di Ferrante Imperato, datata 1599.
Quest’anno ho seguito il corso di museologia nel I semestre; il professore caricò sul computer delle slide che scaricai. Ricordo che una era proprio quell’incisione.
Sono andato a recuperarla.
Il disegno di Ponchione è molto affine; naturalmente gli animali esotici sono sostituiti da animali insensati. La prospettiva è ribaltato, tanto che il coccodrillo non guarda verso destra, ma verso sinistra, così come il tavolino con il libro, che al posto di essere a sinistra è a destra. Però è fedelissima.
Ho apprezzato moltissimo questa citazione.