| La sessualità dei puffi
Partiamo da due fatti irrefutabili, che potrebbero chiarire la sessualità dei puffi: • fatto n. 1: l'esistenza del puffo bambino. Se c'è un bebé, significa che i puffi si riproducono. Eppure la sua origine è un enigma. Dal libro a lui dedicato scopriamo solo che i neonati vengono portati al villaggio dalle cicogne nelle notti di luna blu. È evidente il riferimento al "once in a blue moon" anglosassone, l'equivalente del nostro "c'era una volta"; • fatto n. 2: la femminilità di Puffetta. Ha tutti gli attributi di una donna-tipo nell'immaginario occidentale del XX secolo. È capricciosa, musona, svampita, manipolatrice, inaffidabile, sfacciata, autoritaria... Gargamella la considera un "terribile sortilegio", "un'orribile maledizione", nata da un "filo di civetteria", uno "strato di partito preso", un po' di "lacrime di coccodrillo", "cervello di gallina", "polvere di lingua di vipera", "bugia inconsistente". E la tiritera continua con "una provetta di golosità"... un quarto di sospetto... un grano di incoscienza... un tratto di orgoglio... una pinta di invidia... una punta di romanticismo... una parte di stupidità e una parte di furbizia... molta volubilità e molta ostinazione... una candela che brucia alle due estremità". Dopo questa eloquente lista, l'autore sente l'irrefrenabile bisogno di giustificarsi con una nota a fondo pagina, in cui precisa che "La responsabilità del testo è tutta dell'autore di Magicae formulae , edizioni Belzebù". "Farà girare la testa a tutti!, spera Gargamella.
In effetti, è così. I puffi sono attratti da Puffetta. Si "innamorano" tutti di lei. Il che porta a concludere che i puffi sono maschi eterosessuali. L'esistenza del puffo vanitoso, in cui possiamo scorgere la caricatura di un omosessuale, mette nuovamente in discussione l'ipotesi? No, per almeno due ragioni. Innanzitutto, il puffo vanitoso è un esemplare unico nel suo genere. Poi, nulla garantisce che sia davvero omosessuale. È vero che il puffo vanitoso appare sempre molto effeminato. È narcisista, delicato, ama il profumo di rosa e adora vestire alla moda, tant'è che diventa "la migliore amica" di Puffetta e parla di sé al femminile. "Anche questa volta sarete voi la più bella! Sono puffosamente gelosa!", dice alla sua amichetta ne Il puffo giornalista. Ma tutto ciò non fa di lui un "deviato". Fino a prova contraria, si può essere effeminati senza essere gay. Una verità su cui, tra le altre cose, un cantante come Claude François ha costruito tutta la propria carriera, e che ultimamente si è concretizzata nella moda del maschio "metrosessuale".
In definitiva, possiamo supporre che i puffi abbiano una sessualità di stampo fondamentalmente eterosessuale. Invece sul web si trova un'altra tesi - di certo più sconsiderata ma anche più approfondita e audace, proposta da un certo Furelaud, biologo. Secondo lui, ci sono puffi sessuati e puffi asessuati. I puffi sessuati comprendono i puffi femmina, detti puffette, e i puffi maschi, detti puffetti. Questi si riproducono come gli esseri umani, generando o altri puffi sessuati - in numero ristretto - o puffi asessuati - in gran numero. Il villaggio che conosciamo è composto esclusivamente da puffi asessuati nati nello stesso periodo e piazzati fin dalla nascita sotto l'autorità di Grande Puffo, un puffo asessuato più anziano. I puffi asessuati vengono separati dai puffi sessuati e raggruppati per costituire comunità di cento individui. Il che chiarirebbe in gran parte le cose. Spiegherebbe perché tutti i puffi del villaggio sono identici, e come mai siano turbati dall'intrusione di Puffetta, una creazione di Gargamella. L'arrivo del baby puffo è un errore di consegna: probabilmente il neonato era destinato a un altro villaggio in via di formazione. Ma tutto ciò, per quanto plausibile, sembra una pura speculazione che lascia il tempo che trova.
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