|
rivisto il film del mese. questo secondo me è uno dei migliori finora e per questo ho insistito perché si vedesse nonostante non mi fosse nuovo. sto film è un vortice di ridicolaggine, violenza, tenerezza e tristezza che lascerebbe indifferente solo il più gretto degli spatoletti. già l'altra volta avevo scritto da ste parti che mi aveva fatto venire un magone devastante e non è stato differente oggi. wertmuller riesce molto elegantemente a rendere un'idea del fascismo che è diversa dalla banale vulgata semiorwelliana della dittatura totalitaria grigia dall'umanità serializzata: riprendendo uno scorcio di vita all'interno di un bordello, il film restituisce il kitsch della quotidianità con gli arredi pseudosfarzosi, i riferimenti culturali scippati dai mass media (in particolare "tripolina" in piena epoca di quarta sponda), la clientela di vecchi che si avvicenda interrotta solo dall'adolescente (interpretato da un 40enne) che viene a occhieggiare arrapato come una bestia. Memorabile un commento di una delle prostitute: "non capisco perché quando c'è una cerimonia militare finiscono tutti a ciulare in casotto: saranno le fanfare?", a suggerire senza imbarazzo il collegamento ininterrotto tra la testa e il cazzo nella dimensione machista del fascismo. il realismo sfrenato di tonino che si caga sotto e lo dice senza mezzi termini ("vuoi spaventare a me? fatica sprecata, perché io di paura ce n'ho tanta che te neanche te l'immagini", battuta incredibile), che vuole spaccare la testa a spatoletti esattamente nello stesso istante in cui vuole spaccargliela lo spettatore, non prima e non dopo, è maestria pura, così come spatoletti macchietta che gesticola e fa le smorfie e sembra un inutile pallone gonfiato mentre si dimostra di una crudeltà terrificante, nei racconti e nel finale, che picchia ancor più forte perché è lui il carnefice, quest'uomo ridicolo e demenziale, che infatti sembra la caricatura di mussolini, un altro uomo tanto ridicolo quanto crudele così come il suo regime. questo era il fascismo: lacché come il ristoratore che se la ride sentendo la storia delle sue dita mozzate, uomini stupidi e orrendi, puttane e morti. la storia d'amore è bella e pulita come ne capitano poche nel mondo del cinema, specie nel contesto di storie drammatiche come questa, e fa spaccare il cuore. interpretazioni impeccabili di tutti. un altro elemento di mirabile realismo è come i personaggi si gettano nell'odio politico per vendetta e per amore dei cari, una cosa che oggi è perduta: il senso di appartenenza politico basato sulla socialità. si vede bene, questo, nella scena di tonino da bimbo che sente il padre socialista che parla con l'amico anarchico, ma anche quando salomé dà la sua versione dell'attentato di anteo zamboni, per non dire delle più ovvie scene dove tonino spiega che vuole ammazzare mussolini perché è incazzato come una belva.
seriamente un filmone ingiustamente misconosciuto, se devo trovargli un difetto è che certe volte non si capisce che cazzo dicono i personaggi, che già è una cosa comune nei vecchi film italiani, ma qui parlano anche tutti in un dialetto diverso. ma son talmente ben fatti questi italiani di tutt'italia conversi tutti in un punto solo che non è manco un difetto vero.
CITAZIONE (Skop's @ 16/5/2020, 00:09) Giannini nel ruolo di campagnolo attonito micidiale Quando dice: "guarda come mi trema! la mano!" sembra un errore o un balbettamento e invece sono sicuro che è voluto. (tra l'altro il dialogo è ridoppiato quindi se volevano potevano rifarlo agevolmente)
non l'ho mica capito. anche salomé sembra mezza milanese mezza emiliana.
CITAZIONE diventa tutto una specie di tragicommedia. hai il cuore di ferro, dall'inizio della mattina in poi è una delle cose più deprimenti che abbia mai visto
CITAZIONE (abe01 @ 16/5/2020, 03:21) Per me dovresti vedere anche gli altri film di Lina L'unico che ho visto è mimì metallurgico. ci penso tutte le volte che sento l'inno d'italia. consigliatissimo. inoltre c'è questa battuta che riassume perfettamente le persone di destra:
in inglese per fare incazzare skops
CITAZIONE LW ha i suoi attori feticcio anche mimì è sempre giannini.
CITAZIONE secondo me alla fine la tipa non è neanche questa oscenità inchiavabile per una 50enne! era più la sensazione di mimì che quello che "dovrebbe essere", almeno io l'ho percepita così.
CITAZIONE Un'altra scena carina è quella di lui che si esercita per la missione sparando ai pupazzi al baracchino dei giochi in piazza (la tipa gli dice che per scacciare via i pensieri invece di sparare dovrebbe trovarsi una ragazza). C'è anche la scena allo specchio 3 anni prima di taxi driver.
CITAZIONE sul letto di Tripolina ci sono peluches e bambole di porcellana che sono proprio gli ultimi complementi di arredo che mi aspetterei di trovare in un bordello perché? io in particolare mi ricordo un cuscino con un gatto ricamato terrificante, secondo me era perfettamente azzeccato, anche la madonnina nella teca.
|