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Santuario della vita selvatica di Huai Kha Khaeng (patrimonio dell'umanità UNESCO):

Bella immagine di una Citroen "Squalo" (in realtà si chiama DS):


Belle alcune di queste macchine, anche se non sono macchine per me: io amo quelle piccole e basse europee, rispetto a quelle lunghissime americane. Strano il culo della Chevriolet Montecarlo, così alto.
Comunque l'ultima auto, la Cheevy Impala, è l'unica con il servofreno

Sì, però un po' meglio del tuning terronico o bolzanino, quello è davvero il peggio del peggio.

No, a me non piace proprio, è troppo plasticona. Non può competere con macchine come questa:


Me li vedrò non appena avrò tempo, comunque non mi sorprende che abbiano usato come base dei modelli realmente esistenti ma che non li abbiano copiati totalmente per evitare denunce.
La seconda che fanno vedere, la Viper, a me piace molto, la usavo anche a Gran Turismo 2. Al secondo minuto c'è anche la Ford GT, e ricordo che sua mamma, la GT 40, che ho anche visto dal vivo, era una delle mie preferita a Gran Turismo 2.
Quella basata sulla Ferrari Testarossa non gli assomiglia per niente, mentre quella basata sulla Wolksvagen Golf sembra in effetti una Golf costruita però dalla Fiat degli anni Ottanta. Quella al settimo minuto è in effetti molto simile alla Subaru Impreza.

Ivan Shishkin (1832-1898) Crepuscolo (dettaglio) 1883

Museo nazionale d'arte della Repubblica di Sakha, Yakutsk (Olio su tela, 118×75 cm)

Ivan Shishkin è stato un pittore russo appartenente al gruppo dei Peredvizhniki (gli itineranti) che raccolse i maggiori talenti paesaggistici dell'epoca proponendo un rinnovamento della pittura con una attenzione particolare per la tradizione popolare e folcloristica .

Gran parte delle opere di Shishkin sono dedicate alle grandi foreste che immortalò in ogni stagione dell'anno.

Il dipinto che ho selezionato ci mostra un lembo estremo della foresta dove gli alberi si diradano e si apre via via il paesaggio. Un sentiero ancora bagnato dalla pioggia ci conduce fuori dalla selva.

E' sera e la luce calda del crepuscolo all'orizzonte invade progressivamente il cielo. Le stesse pozze d'acqua sul sentiero riflettono i colori caldi del momento.

Il pittore costruisce così una dinamica di sentimenti. La foresta oscura si dirada e ci apre alla vista del crepuscolo: siamo sul limitare del bosco ma anche alla fine del giorno.

Queste elementi si armonizzano in una visione salvifica; in fondo al nostro percorso ci accoglie una luce calda e suggestiva che ci suggerisce un messaggio di speranza.

Ho letto Storia delle mie tette (Story of my tits), graphic novel biografica di Jennifer Hayden:

Nonostante il titolo stupido e i disegni stilizzati, è un prodotto di alta qualità. L'autrice ripercorre la sua vita in una serie di capitoli che hanno come titolo qualcosa di inerente alle sue tette; in pratica, la sua vita viene periodizzata in base al non avere le tette, all'averne, all'allattare, al tumore etc. Così parla dei suoi complessi da giovane, del suo rapporto con i genitori (suoi e del fidanzato), del tumore che ha colpito la madre, del tumore che ha colpito lei e di come ha fatto a riprendersi.
Lo stile è molto fresco e divertente, anche se le tematiche sono spesso toccanti. A me ha colpito il legame che aveva con la suocera e il descriverla sempre come la persona più buona e disponibile del mondo; anch'essa morta di tumore, molto peggiore di quelli che hanno colpito l'autrice e la madre. Mi è parsa una storia "sincera" e mi è piaciuto per una volta vedere delle relazioni giuste, sane, una famiglia tutto sommato serena, nonostante i problemi avuti col padre. Gran parte dei personaggi sono totalmente positivi (il marito, ad esempio). Insomma, una storia dolceamara, che consiglierei di leggere soprattutto alle donne, anche perché più volte viene sottolineata l'importanza della prevenzione. Sarebbe bello leggere una storia analoga al maschile, ma forse noi abbiamo più difficoltà a parlare delle malattie. Disegni bruttini; simpatici quanto volete, ma proprio bruttini...

Ieri sono andato a vedere col Dome uno spettacolo di BMW anni Novanta che andavano su due ruote e robe così. Una cosa per bambini, però i piloti davvero bravi. Meraviglioso quando hanno raccolto da terra prima un pacchetto di sigarette e poi una sigaretta, accendendosela.
Abbiamo bevuto da pranzo fino al tardo pomeriggio: vino, liquore al tartufo che gli ho portato da Gubbio, limoncello prodotto da lui, birra ichnusa e un'altra birra.
Poi la sera sono andato a cena con amici (veramente l'80% delle persone le ho viste solo una volta) e ho mangiato quattro cazzo di bistecche, macchiandomi la camicia come un porco, bevendo vino e poi un Braulio.
Tornato a casa, stamattina ero uno straccio, mi sentivo persino depresso. Allora vaffanculo, sono sceso in braghini corti e ho iniziato a correre (ovviamente pochissimo), dato che vedo che il mio fisico con l'età sta invecchiando molto; non sto diventando grasso, ma debole.
Ora voglio impormi di correre tutti i giorni.

Per camminare cammino, solo che quello non fa molto, perché il mio corpo cammina in automatico, inoltre ho una andatura lenta, non veloce, quindi non serve. O meglio, mi serve per fare i cammini, quelli sì, che ho notato che posso iniziarli anche non allenato e vado lo stesso. Però devo riprendere a correre. Perciò se vedete uno stronzo con una tuta nera del Brasile e i braghini corti, questo sono io!

Juan Brufal Moonlit
Artista digitale di Buenos Aires

Monte Ararat (5.137 m.s.l.m.), il più alto d'Europa, se si considera Europa il Caucaso:

Pazzesco questo gruppo, parla della mia vita prima di iscrivermi all'università:


A inizio anni Duemila hanno composto un altro album, che ho su pc, ma è musica molto cervellotica e con testi pessimi. Comunque non malissimo, anche se di fatto - dopo tanti decenni di inattività e presumo con parte della band cambiata - è un altro gruppo, usano il nome solo per rilanciarsi.

Questi non li conoscevo, sono anche alla fine del movimento, dato che in genere si dice che il prog italiano finisca nel 1979. Non sono malissimo, anche i testi sono sensati, per quanto non eccelsi. Però cerchiamo di mettere solo una canzone rappresentativa, anche se so che è difficile per il prog, dove gran parte degli album erano opere con canzoni legate tra loro, solo che così diventa difficile tenersi aggiornato sul topiz.

No, questi proprio no, soprattutto le molte parti in falsetto dove nemmeno si capisce cazzo dicono.

Nella copertina il culo del cavallo sembra un culo di ragazzina in un hentai. Non sono male, come anche il culo delle ragazzine, però ho apprezzato nettamente più le parti melodiche di quelle cantate, cosa che invero accade sovente nei dischi prog italiani. Bello il pezzo al minuto 20. Assurdo che anche questi non li avessi mai sentiti, ma quanti cazzo di gruppi prog c'erano negli anni Settanta?

Questi invece li avevo sentiti già e devo dire che musicalmente li ricordavo peggio di quanto fossero, ma forse perché quando li avevo sentiti in origine avevo ascoltato anche dischi della Locanda delle fate, degli Alphataurus, degli Alusa Fallax, dischi veramente di alto livello. Cantato invece assurdo, da 2 in pagella. Mi è piaciuta molto la commistione tra hard rock e parti col flauto che paiono musiche di guerra medievali. Ma perché hanno disegnato la croce celtica sulla vela?

Bellissimo pezzo, un po' manierista però bello! L'assolo è molto gilmour.glamour anni Ottanta, quello di Learning to Fly, per intenderci...

Ho seguito il tuo consiglio, anche se non ho buone cuffie perché sono un poverello della Chiesa, e in effetti la canzone migliora tantissimo. Veramente toccante anche il corto, che mi ha fatto interessare al testo della canzone (al primo ascolto non lo avevo capito... o meglio, non lo avevo manco cercato di intendere, come sempre con le canzoni in inglese).


Faceva parte della Banda de l'urtiga.

Beccatevi 'sti matti PeterFlyani:


Mitici questi serbacci post-punk!

Minchia che atmosfere darkissime quest'album di dungeon synth! Però bravissimi! L'ultimo pezzo dapprima mi ha fatto venire in mente Dante e Virgilio che scendono verso il centro dell'Inferno, poi Aragorn quando va a fare il patto con il re dei morti.

Mi fa impazzire di rabbia il fatto che il titolo dell'album sia in italiano e il titolo delle canzoni in inglese (ma che cazzo di senso ha??). Però l'album è buonissimo, anche se preferisco il primo che hai postato. Alcune canzoni mi hanno ricordato l'app Stellarium, che avevo installato per osservare la disposizione delle stelle nel cielo, ma poi ho disinstallato perché bruciava troppa memoria del mio cellulare cinese da 120€ e anche perché non funzionava più il movimento in tempo reale nel cielo. Però le musiche di quell'app erano anche migliori, più oniriche, un misto tra queste e quelle di Spyro the Dragon.

Molto bella Rock Night Long, molto da AC/DC.

Ahahah vero, in effetti i gruppi di estrema destra sono musicalmente carenti, anche quelli che potrebbero fare buone cose.

Ascoltato tutto, non sono il mio genere, però sono bravi!

Dunque, alla fine di un lavoraccio superautistico,
sono riuscito a catalogare e mettere in cronologia
tutti i 33 giri che sono transitati per le mie manine,
escludendo tutti quelli di jazz e musica classica dei
miei genitori.
Non è stato facile perché più di metà sono da mio fratello
che abita lontano e ho dovuto sudare per convincerlo a
collaborare elencandomi tutti quelli del "periodo d'oro".
Qui a casa mia ne ho una trentina mentre tutti gli altri li
ha il mio quasi genero che devo dire è stato di grande aiuto.
Forse potrebbe essercene ancora qualcuno nella mia casa paterna
ma al momento non ho voglia di verificare.
Comunque ne ho archiviati 258 ed il grosso va dal '67 al '76.
Il 70% di questi ci sono stati girati in tempo reale da Paolo
che era il marito di una sorella di mia mamma e che non sono
mai riuscito a chiamarlo zio perché era un tipo assolutamente
fuori dai canoni convenzionali; fatto sta che lui ascoltava un
disco un paio di volte e poi ce lo regalava.
il 10% è stato comprato da mio fratello, un altro 10% l'ho
comprato io, un 5% è stato rubato da Vittorio quando veniva
con me da Buscemi io compravo due dischi e lui se ne metteva
uno dentro l'eskimo per scontistica proletaria diceva.
Il restante 5% probabilmente deriva da dischi avuti in prestito
e mai resi. Inoltre a quei tempi era molto in uso lo scambio
per cui molti dischi sono frutto di baratto.

Visto che questo Forum è in definitiva un mega-archivio
ho pensato di aprire un topic dentro il quale immagazzinare
un disco al giorno in ordine cronologico.
Sarei immensamente grato agli amici se mettessero commenti
a riguardo ma non aggiungessero nel topic altri dischi. Grazie.

Ieri ho visto su Prime, facendolo vedere in seconda media per Educazione civica Mission (The Mission, 1986) di Roland Joffé.
Il film lo conoscevo, ma non l'avevo mai visto. Avevo iniziato a vederlo da solo, ma poi ho notato che era proprio bello e potevo usarlo in Educazione civica, dato che avevo carta bianca per far vedere un film che trattasse del tema sulla diversità. So che ormai si parla di diversità solo per parlare di gay e della terribile condizione della donna vittima del patriarcato operato dai demoni uomini-bianchi, e di film del genere ce ne sono proprio parecchi. Allora ho voluto legarmi al programma di storia, all'arrivo degli europei in America e di come consideravano gli indigeni, quindi ho fatto vedere il film e poi ho fatto la verifica con tre domande riflessive.
Passando al film, è davvero meglio di quanto mi immaginassi. La fotografia, il gran numero di comparse, il tema sonoro di Ennio Morricone e la bravura del duo protagonista (Robert de Niro e Jeremy Irons) lo rendono davvero un colossal meraviglioso. Forse un po' troppo lungo e lento secondo gli standard moderni, ma godibilissimo.
Voto: 9.